Svolta la presentazione del comitato Fermare la Guerra, “Salviamo l’Italia”

Nella giornata del 7 ottobre 2022 si è svolta la presentazione del comitato Fermare la Guerra, Salviamo l’Italia, che ha visto una grande partecipazione nella suggestiva sala convegni della Rieti Sotterranea, di via Pellicceria.

L’incontro, introdotto da Chicco Costini, componente del direttivo nazionale del comitato, ha visto gli interventi del senatore William De Vecchis esponente di Italexit, e del portavoce nazionale del comitato Gianni Alemanno, che hanno spiegato come le politiche fortemente interventiste del governo Draghi, abbiano posto di fatto l’Italia in prima linea in un conflitto che sta insanguinando l’Europa, e dal quale stanno traendo vantaggio esclusivamente gli U.S.A.

La crisi economica, iniziata con la pandemia, sta oggi portando la nostra Patria verso la recessione, con conseguenze devastanti per le piccole e medie imprese nazionali, sconvolgendo in modo definitivo il tessuto socio economico della nostra comunità.

Draghi, ha dichiarato Alemanno, ha principalmente curato gli interessi della NATO, trasformando l’Italia nella sentinella dell’amministrazione Biden in Europa, senza mai cercare una strada negoziale per un conflitto che vede le sue radici in una guerra civile iniziata nel 2014 nel Donbass tra popolazione russofone e ucraini, e sfociato in un conflitto che rischia di tracimare in una guerra mondiale, per la volontà espansionistica della NATO. L’Europa è così tornata a vedere un conflitto svolgersi nel nostro continente, con i drammi legati ad una guerra che sembra non aver termine.

Il comitato Fermare la Guerra auspica che il nuovo governo guidato dalla Meloni modifichi questo atteggiamento, ponendo l’Italia alla guida di un progetto di neutralità attiva che coinvolga tutta l’Europa, trovando in un nuovo protagonismo svincolato dagli interessi americani il proprio ruolo.

Tante le adesioni raccolte al termine dell’incontro, e la promessa di continuare a mettere in campo azioni che permettano di dare voce alla volontà di tanti italiani, contrari al coinvolgimento della nostra Nazione in questa guerra, che rischia di essere la pietra tombale per l’Europa.

Alemanno e De Vecchis hanno inoltre annunciato la volontà di partecipare a manifestazioni unitarie, ovviamente apartitiche, che si muovano sulla strada della pace, anche se il nuovo attivismo degli stessi soggetti che fino a ieri hanno votato a favore dell’invio di armi a Zelenski lascia quantomeno perplessi.