Scuola, presentazione domande di pensione. Turi: “Lavoratori trattati come numeri”

Non accade in nessuna altra amministrazione: presentare con più di un anno di anticipo la domanda di pensione. Accade nella scuola, dove – ha denunciato la Uil Scuola – è stata anticipata di tre mesi la scadenza per la presentazione delle domande.

Il personale della scuola avrà dunque tempo fino al 31 ottobre per decidere e mettere insieme tutta la documentazione necessaria. Un ulteriore stress per Segreterie e Uffici che proprio ora stanno mettendo a punto tutti gli atti organizzativi (nomine, trasferimenti, supplenti) e cominciano a valutare le reali condizioni del rientro in presenza, trasporti, dispositivi di sicurezza. Avranno tempo fino al 28 febbraio i Dirigenti scolastici ma la sostanza – dicono alla Uil Scuola – non cambia. Nel decreto D.M. 1/10/2021 n. 294, avente per oggetto “Cessazione dal servizio del personale scolastico dal 1° settembre 2021. Trattamento di quiescenza.

Indicazioni operative” viene fissato un termine incongruo: il personale della scuola non avrà, alla scadenza, un quadro normative certo e la ragione è presto detta. La materia pensionistica è una di quelle oggetto di valutazione da parte del Governo e che, già in occasione dell’approvazione della prossima Legge di Bilancio, potrebbero essere introdotte variazioni significative in alcuni degli istituti previdenziali vigenti (Quota 100, APE, APE sociale, Opzione donna, lavori usuranti, etc.).

“Un decreto scritto nella solitudine ministeriale – ha osservato il Segretario generale Uil Scuola, Pino Turi – si continuano a trattare i lavoratori della scuola come numeri e non come persone. In questo contesto si ignorano non solo le aspettative, ma i loro diritti, acquisiti in una vita di lavoro.Non si è voluto considerare il ruolo che le scuole rivestono nella formalizzazione di tutti gli atti propedeutici alla liquidazione del trattamento pensionistico (decreti di computo, di riscatto, di ricongiunzione), alle prese sempre più con carriere composite e discontinue.

“In uno specifico incontro –ha aggiunto Turi – avevamo chiesto un momento di riflessione e di approfondimento, prima annunciato, mai fissato e poi omesso con una fretta inaccettabile Si stanno mettendo a dura prova le relazioni sindacali condotte come semplice formalità. La proposta della Uil Scuola è di riconsiderare l’intera materia del trattamento pensionistico con maggiore riguardo non solo ai tempi e alle scelte delle persone ma anche al personale amministrativo delle scuole a cui è stato demandato un adempimento molto impegnativo”.