REDDITO MINIMO GARANTITO, GIA PERVENUTE OLTRE DIECIMILA DOMANDE

Regione LazioA poco più di due settimane dall’apertura dei termini per l’invio delle domande per l’accesso al reddito minimo garantito della regione Lazio, le domande hanno già superato quota diecimila". Lo annuncia a LABITALIA Alessandra Tibaldi, assessore al Lavoro, alle Pari Opportunita’ ed alle Politiche Giovanili della Regione Lazio.

 "Abbiamo fatto, insieme alle Poste – dice Tibaldi – una prima stima delle domande presentate ai Comuni capofila e ai Distretti sociosanitari e abbiamo contato appunto oltre 10.000 domande e mancano ancora due settimane alla chiusura dei termini che ricordiamo scadono il 30 settembre".
 
Una cifra, che secondo l’assessore al Lavoro del Lazio, "interna a una stima del fabbisogno che sembra essere molto più grande". "Attraverso i servizi per l’impiego – chiarisce Tibaldi – abbiamo infatti stimato che la platea dei possibili beneficiari del sostegno al reddito risulta composta da circa 75.000 persone". La legge sul reddito minimo garantito varata dalla regione Lazio, la prima del genere in Italia e avente carattere sperimentale, prevede l’erogazione di 583 euro mensili, oltre all’eventuale fornitura di prestazioni indirette gratuite e agevolazioni tariffarie da parte dei comuni, ad esempio nei settori del trasporto pubblico, delle attività culturali, ricreative e sportive, dei pubblici servizi e dei libri di testo scolastico.
 
Per quest’anno le domande possono essere presentate esclusivamente da persone che hanno i seguenti requisiti: età compresa tra i 30 e i 44 anni; residenza nella regione da almeno 24 mesi al momento della presentazione della domanda; iscrizione ai centri per l’impiego come inoccupati (ovvero alla ricerca di una prima occupazione) o disoccupati-precariamente occupati. Per queste categorie, occorre rientrare nel cosiddetto stato di disoccupazione che si mantiene anche se si è occupati (compresi i contratti di tipo subordinato) quando il reddito annuo percepito è inferiore all’importo fiscale non soggetto all’imponibile Irpef (8.000 euro).
 
Inoltre il reddito personale imponibile non deve essere superiore a 8.000 euro nell’anno precedente e non bisogna aver maturato i requisiti per il trattamento pensionistico. Sono attribuiti punteggi ulteriori per i carichi familiari, per le donne, per i disabili, per i soggetti in emergenza abitativa e per i disoccupati di lungo periodo con oltre 24 mesi di iscrizione ai centri per l’impiego.
Dalle parole dell’assessore si delinea chiaramente il percorso del reddito minimo garantito. "Chi risulterà idoneo nella graduatoria verrà preso in carico dai Centri per l’Impiego della sua provincia di residenza. Questo significherà accedere a un percorso che partendo dalla valutazione delle competenze, si snoderà attraverso momenti formativi, e speriamo si concluda con un inserimento lavorativo che soddisfi le aspettative del lavoratore".
 
Tibaldi ricorda "il grande sforzo fatto dalla Regione Lazio per applicare un diritto al reddito minimo garantito, in un Paese come l’Italia, che è rimasto l’unico Paese in Europa a non prevedere alcuni strumento di reddito come sostegno universale". E ricorda le cifre impegnate dalla Regione: "135 milioni di euro – dice Tibaldi – per il periodo 2009-2011, dei quali 60 per il periodo novembre 2009-novembre 2010". "Ma quello che servirebbe veramente – conclude – è una riforma profonda del sistema degli ammortizzatori sociali".
 
(fonte: Adnkronos/Labitalia)