Si è riunita questa mattina la commissione consiliare del Comune di Rieti per affrontare il Piano d’ambito Ato3. Presenti i redattori del documento che si occupa della gestione idrica dell’Ambito territoriale ottimale che riguarda in gran parte la provincia reatina.
A questo proposito, l’assessore all’Ambiente, Antonio Boncompagni, dichiara quanto segue:
“Il Piano d’ambito è lo strumento di programmazione economica e finanziaria della gestione delle acquee e determina le spese, gli investimenti e le tariffe per il consumo.
È di tutta evidenza, quindi, che il Piano debba indicare in premessa quali siano le sorgenti e le risorse idriche di cui si dispone per programmare poi al meglio le risposte ai fabbisogni del territorio.
Su questa linea, l’assessorato, in accordo con alcuni consiglieri, ha evidenziato che il Piano non chiarisce se le sorgenti Capore-Peschiera ‘appartengano’ al nostro territorio o se debbano essere considerate altrove.
Si tratta, in sostanza, di una questione pregiudiziale alla applicazione del Piano, poiché è un conto che le sorgenti soddisfino gli interessi del Reatino prima di quelli della Capitale, un altro, come avviene oggi, e che diversi Comuni paghino tariffe per l’utilizzo delle acquee acquistandole dal gestore romano, come se queste si trovassero ‘fuori’ dalla provincia. Chiedo, quindi, cosa intenda fare la Regione Lazio su tale questione, considerando che è inerte dal 2002 ed è l’ente concedente lo sfruttamento delle sorgenti. Serve una presa di posizione chiara e univoca, visto che la concessione è scaduta nel 1996.
E’ una battaglia per le nostre comunità, nella quale è di fondamentale importanza, nel calcolo dei fabbisogni, capire il destino delle sorgenti e se siano ‘esterne’ al territorio, per le quali pagare quindi le relative tariffe.
Il Comune di Rieti mantiene la sua posizione di coerenza che mira al raggiungimento di tre obiettivi: costruire un servizio idrico integrato efficiente, creare posti di lavoro in una prospettiva di crescita occupazionale ed evitare il rischio di un aumento delle tariffe idriche.
In conclusione, è ormai chiaro risolvere la vicenda dell’interferenza d’ambito una volta per tutte. Si potrà parlare, infatti, di programmazione della gestione di Ato3 solo dopo aver chiarito la questione della ricaduta economica per il Reatino.”