PD tanto rumore per nulla

Il 26 febbraio il Partito democratico presentò alla stampa un documento politico. Ci sembrò di leggere cose già lette nel mese di agosto, al tempo della prima crisi dell’amministrazione Petrangeli, ma abbiamo voluto crederci, pensando che fosse la volta buona.
Nel documento si leggeva di dare risposte immediate, efficaci e trasparenti alla città, parlando anche di un cambiamento di rotta radicale rispetto ai metodi adottati fino ad allora nelle tematiche cittadine.
Si esponevano tanti argomenti: dal rinnovamento della giunta all’abbattimento dei costi della politica, che doveva cominciare dalla diminuzione del numero degli assessori, da riportare a otto dopo l’ingresso di Giuli voluto dal sindaco nel corso della crisi di agosto. A questo, si doveva aggiungere la riduzione delle “assunzioni esterne”, per valorizzare meglio le risorse interne al Comune, la rinegoziazione con Saba del contratto per la gestione dei parcheggi a pagamento in superficie, ma anche una rivisitazione del modus operandi dell’amministrazione sulla Ztl, fino a trovare un piano strategico nell’urbanistica che fosse condiviso con associazioni, ordini professionali e così via.
Siamo al 20 marzo e cosa è successo? Nulla!
Di quelle proposte e di quelle idee, non abbiamo saputo più niente. Tutto tace. Il Sindaco non si è pronunciato su nessun aspetto e il PD non da segni di vita, addirittura diserta le commissioni consiliari, anche quelle presiedute dai propri componenti, forse in segno di protesta per la mancata risposta al documento da parte del primo cittadino.
Cosa succede e cosa è successo? Il PD ha forse timore di portare avanti quanto annunciato il 26 febbraio? E’ mai possibile che il partito di maggioranza relativa in Comune non riesca a dare la tanto proclamata svolta? Dopo quanto è accaduto, sembra quasi che il Partito Democratico non abbia il coraggio di spingersi a chiedere neanche l’assessorato al Bilancio, ovvero il più importante in un’amministrazione, che dalle dimissioni di Marcello Degni, datate 18 febbraio (o molto più probabilmente prima), è ancora in mano al Sindaco.
Sono queste cose che spingono i cittadini a non dare più credibilità alla politica, i cittadini vogliono certezze, vogliono fatti non soltanto parole … e presunte crisi.