Padre e figlio detenevano in casa munizioni

Personale dell’Ufficio Armi ed Esplosivi della Divisione di Polizia Amministrativa e Sociale e dell’Immigrazione della Questura di Rieti ha denunciato in stato di libertà S.A. del 1975 e suo padre S.G. del 1949, residenti nella bassa Sabina, poiché resisi responsabili dei reati di detenzione illegale di munizioni ed omessa custodia di munizioni.
Nell’ambito dei servizi di controllo amministrativo disposti dal Questore di Rieti D’Andrea, nella mattinata di ieri il personale della Divisione P.A.S.I. della Questura di Rieti, avendo avuto notizia che nell’abitazione di un uomo destinatario di una licenza di detenzione e vendita di polvere da lancio da convertire in cartucce erano nascoste numerose munizioni, si è recato a Fara Sabina al fine di rintracciare il materiale illegalmente detenuto.
Una volta raggiunta l’abitazione del sospettato, S.A., di anni 41, l’uomo, vistosi scoperto, non ha potuto far altro che ammettere le proprie responsabilità e, collaborando con gli Agenti, ha spontaneamente mostrato i luoghi ove numerose munizioni erano illegalmente detenute.
Le indagini svolte dagli Agenti hanno consentito di individuare anche nell’abitazione del padre di S.A., un uomo di 68 anni S.G. residente in un adiacente comune della provincia di Roma, numerose altre munizioni da caccia illegalmente detenute.
Complessivamente la Questura di Rieti ha individuato nei due domicili, opportunamente occultate ma non direttamente custodite e vigilate, oltre 50.000 cartucce di vari calibri e marche che sono state sottoposte a sequestro.
S.A. ed S.G. sono stati pertanto denunciati in stato di libertà alla competente Autorità Giudiziaria davanti alla quale dovranno rispondere dei reati di detenzione illegale di munizioni ed omessa custodia di munizioni.