Una domenica mattina, quella del 24 maggio 2020, dove in molti stanno tirando le somme di uno dei primi sabati sera post lockdown Covid. Le somme le tirano i commercianti che sono tornati a lavorare dopo mesi di forzata inattività, le tirano i ragazzi impegnati in pubbliche relazioni dopo tre mesi di sola messaggistica WhatsApp, e le tirano probabilmente Forze dell’Ordine, Prefettura e Comune di Rieti.
Però, vedendo le tante persone presenti e assembrate tra ponte Romano, lungofiume e via Roma, alcune somme da tirare in negativo ci sono. Partiamo dal non rispetto delle distanze di sicurezza, proseguiamo con le molte persone che non indossavano le mascherine ritenute dal 4 maggio scorso obbligatorie e andiamo avanti inserendoci anche lo stato in cui è stata lasciata la città tra bottiglie, bicchieri sparsi a terra, mascherine buttate in strada e immondizia sull’argine.
Che la situazione sia sfuggita di mano è evidente, come è altrettanto evidente la confusione che regna nel rispetto delle regole. L’unica speranza che ci auguriamo è che in questa fase il Coronavirus si sia davvero indebolito.