NPC perde contro Biella, Nunzi: troppe palle perse

La NPC Rieti perde a Biella per 77-73 dopo aver lottato fino all’ultimo secondo. Il commento di coach Nunzi:
“C’è un grande rammarico – spiega coach Nunzi in conferenza stampa – per aver perso una partita che abbiamo ripreso più volte, senza mai riuscire a chiudere. Sul 53 pari non abbiamo capitalizzato, per cinque volte, quello che di buono stavamo facendo in difesa. Nel momento in cui potevamo mettere la testa avanti, non ci siamo riusciti e purtroppo paghiamo sempre gli stessi errori. Il problema non è nelle ultime azioni. Abbiamo tirato con percentuali non usuali ed abbiamo giocato una partita di sostanza a livello offensivo, abbiamo fatto meno tiri, ma con buonissime percentuali ed abbiamo preso più rimbalzi.
La differenza l’hanno fatta le 18 palle perse contro le 8 di Biella, dovute sicuramente anche ad un diverso modo di giocare.  Queste numerose palle perse hanno fatto la differenza in una partita come questa che si è decisa per 4 punti.  E’ significativo come le abbiamo perse e questo al di là degli ultimi possessi. Fa tutto parte della nostra pazzia, come anche la capacità di rientrare in partita per due volte di seguito in un campo come questo, in cui forse un’altra squadra non sarebbe riuscita. Questa era un partita che valeva 4 punti per loro e 4 punti per noi. Gli avversari sono stati bravi ad assorbire l’assenza di Hall.
Dopo averne subito pesantemente le conseguenza a Ferentino, ora c’era da trovare energie e aggrapparsi a quel giocatore di classe infinita che è Ferguson. Era prevedibile che accadesse questo e noi lo sapevamo, ma abbiamo avuto dei momenti in cui non siamo riusciti a tenerlo uno contro uno. Un giocatore così, che noi non abbiamo, fa la differenza. Biella ha messo un punto esclamativo sul suo campionato. Noi dobbiamo andare avanti e cercare di migliorare. Al di là di tutto sarebbe bello poter veder Rieti – Biella giocare in un campo neutro, i nostri duemila tifosi ed i loro duemila: ne uscirebbe un bellissimo spot per la pallacanestro”.