Ministero Trasporti: niente multa per sosta nelle strisce blu con ticket scaduto

Per la permanenza della sosta nelle strisce blu oltre l’orario già pagato, non può essere elevata la multa per divieto di sosta. Lo precisa il ministero delle Infrastrutture e Trasporti che ritiene il pagamento in misura insufficiente nelle strisce blu non costituisca “violazione di una norma di comportamento”, ma configuri soltanto una “inadempienza contrattuale”.
Pertanto, per il ministero, nei casi di pagamenti in misura insufficiente, nessuna multa, l’inadempienza implica il semplice saldo della tariffa non corrisposta. Per recuperare i mancati pagamenti, le amministrazioni potranno affidare al gestore del servizio le azioni necessarie al recupero delle evasioni tariffarie e dei mancati pagamenti, compresi il rimborso delle spese e le penali, da stabilire con apposito regolamento.
“Niente multa, quindi – spiega il ministero – perché in materia di sosta, gli unici obblighi previsti dal Codice sono quelli indicati dall’articolo 157, comma 6, e precisamente l’obbligo di segnalare in modo chiaramente visibile l’orario di inizio della sosta, qualora questa sia permessa per un tempo limitato, e l’obbligo di mettere in funzione il dispositivo di controllo della durata della sosta, ove questo esista; la violazione di tali obblighi comporta la sanzione prevista dal medesimo articolo 157, comma 8, del Codice medesimo”.
Chi ha già pagato non ha alcuna speranza in quanto il versamento esclude il ricorso. Chi omvece ha ricevuto il verbale di recente può presentare ricorso al giudice di pace, (se il verbale è stato notificato da non più di 30 giorni), diversamente c’è la possibilità del ricorso al prefetto (60 giorni).
Naturalmente non condividono i sindaci e i gestori dei parcheggi a strisce blu, in quanto oltre a ridurre gli introiti, la possibilità di recuperare l’eventuale quota tariffaria mancante, generalmente di pochi euro, contrasta con i costi tecnici dell’operazione e finisce per aggravare ulteriormente i conti. Il gap normativo per la sosta abusiva con ticket scaduto deve essere risolto dal governo e non lasciato alla discrezionalità dei comuni che di certo non possono sostituirsi al legislatore. A parere dei sindaci, le dichiarazioni del Ministro dei trasporti sulla possibilità di soprassedere sulle multe in caso di pagamento insufficiente siano il frutto di una larga approssimazione giuridica.
L’Anci, l’associazione dei Comuni italiani sostiene che i Comuni hanno la facoltà di regolamentare la sosta e quindi di sanzionare chi la prolunga oltre l’orario per il quale ha regolarmente pagato il ticket. “Se la sosta avviene omettendo l’acquisto del ticket orario – sostiene l’associazione – si deve necessariamente applicare la sanzione prevista dal Codice della Strada; se invece la sosta si protrae oltre l’orario per cui è stata pagata la tariffa dovuta, si applicherà la multa prevista dal regolamento comunale”.
Il Codacons, chiede al ministero dei Trasporti di “spiegare che fine fanno le multe nulle date negli ultimi 60 giorni”, e ritenendo che vadano tutte annullate sta già presentando centinaia di ricorsi per conto degli automobilisti multati e sta studiando anche la possibilità di un’azione collettiva per il recupero delle somme già versate (per le quali, invece, la Cassazione ha ribadito che non vi è possibilità di rimborso, poiché se si paga pur sapendo che la multa è ingiusta poi non è lecito presentare ricorso).