L’Associazione IntesaValTurano scrive al presidente Comunità Montana Turano

L’intervento del Presidente della Comunità Montana riportato dal “Corriere di Rieti” del 12.12.18 e provocato con tutta probabilità dalla richiesta di difesa di chi si è sentito e si sente a disagio e sotto scacco per la creazione e l’attivismo del nostro Movimento, ci costringe ad abbandonare il tono diplomatico usato nel comunicato riassuntivo del Convegno organizzato domenica 9 a Collegiove e a parlare con franchezza.

E così, diciamo ora con forza, è possibile pensare che la ventilata e poi confermata nei fatti assenza dei sindaci, peraltro invitati con notevole anticipo tramite le mail istituzionali, derivi dal mancato “coinvolgimento” degli stessi all’iniziativa? Ma non scherziamo! Come dire che la “democrazia”, l’esercizio dei diritti democratici di riunione e di discussione deve essere asservita alle istituzioni e al potere! Semplicemente assurdo, signor Presidente e signori Sindaci!

Inoltre, sottolineiamo che ai convegni, da che mondo è mondo, si partecipa anche se non si è coinvolti in prima persona e ci si va per conoscere persone, per capire i problemi, per approfondire le materie in trattazione, per cogliere opportunità, per avere occasioni di confronto anche su altre tematiche di interesse generale che poi consentono di lavorare al meglio per i propri rappresentati.

E questo vale, a maggior ragione, nel periodo attuale che vede un territorio alle prese con grossi problemi tra cui primeggia quello della “protesta per il caro pedaggi” che fa ridurre il ritorno nei nostri paesi di oriundi e turisti con un grave danno per l’economia locale. Una situazione che sindaci “accorti” e responsabili avrebbero potuto evidenziare alle personalità presenti al convegno, a cominciare dal Presidente del Parlamento Europeo che magari sarebbe pure intervenuto direttamente per favorire il richiesto incontro dei manifestanti da loro stessi programmato per il 13 dicembre con la Presidente del Senato.

E un coinvolgimento nella vicenda dei due consiglieri regionali presenti, vista l’assenza dei rappresentanti del Lazio alle apprezzate iniziative messe in campo sotto la guida del Comune di Carsoli e del delegato della Comunità Montana nonché Sindaco di Colle di Tora, Beniamino Pandolfi, non sarebbe stata utile?

NO, signor Presidente D’Angeli e signori Sindaci del Turano, se questo è il vostro modo di fare e ragionare noi “NON CI STIAMO”!!! Non ci stiamo e vi facciamo presente che tutti noi d’ora in poi saremo ancora più attivi, più attenti e più vigili nel difendere la democrazia e gli interessi dei cittadini. Saremo sempre contro i piccoli protagonismi, il pressapochismo, il nullismo, i danni che comportamenti del genere portano al territorio e alle istituzioni.

“NON CI STIAMO” neanche a farci rimproverare dal prof. D’Angeli sui tempi di redazione del nostro “Manifesto per la Valle del Turano” in cui tutti noi ci riconosciamo. E questo semplicemente perché allora non ce n’era bisogno. Allora, infatti, nonostante un’ingombrante e permanente presenza, c’erano la politica, la vitalità, la democrazia, la partecipazione, il confronto programmatico e c’era anche una Provincia vera che agivano efficacemente e ai vari livelli per risolvere le numerose problematiche pur sempre presenti.

Quello che è stato scritto ed evidenziato lo scorso sei agosto dai quattro sottoscrittori del “Manifesto” non era affatto aderente alla realtà di quegli anni ma, invece, era ed è, purtroppo, assolutamente attuale oggi per una zona dove ora c’è solo il nulla, un immobilismo programmatico e politico, il turpiloquio imperante, tanta presunzione, una mancanza di punti di riferimento validi che dovrebbero far preoccupare seriamene qualunque persona di buon senso.

Oggi siamo così in una situazione assolutamente da cambiare, che purtroppo nuoce a tutti e che ha già fatto perdere battaglie e occasioni importanti per la Valle e per i cittadini, sulle quali ci riserviamo di tornare in seguito.”

Associazione e Gruppo consiliare “IntesaValTurano”