L’artigianato interpreta la Natività. Il progetto della CNA – LE FOTO

Questa mattina, 19 dicembre 2018, presso la sede CNA di Rieti alla presenza del vescovo, mons. Domenico Pompili, è stato presentato “L’artigianato interpreta la Natività: segni, simboli, oggetti”.

Il progetto è nato per concorrere alla realizzazione degli obiettivi de “La Valle del Primo Presepe”, la più importante iniziativa di valorizzazione del territorio, creata per volontà della Diocesi, con mostra degli oggetti relizzati da artigiani.

Alla presentazione oltre a CNA Impresa Sensibile, CNA Rieti e La Casa delle Donne di Amatrice, erano presenti i rappresentanti delle associazioni promotrici del progetto, Silvana Angeletti e Daniele Ruzza, designer e art direction, Sonia Mascioli, Gianluca Maggi, Antonio Mercadante, Vincenzo e Alvaro Angelelli, realizzatori dei manufatti.

“L’idea è nata quando il vescovo in occasione dell’edizione zero della Valle del Primo Presepe chiamò a raccolta ognuno di noi per stimolare la partecipazione dando un contributo. Il progetto – dichiara Enza Bufacci presidente CNA Rieti – oltre ad avere un grande significato religioso e spirituale, ha secondo noi un valore di sviluppo locale, uno sviluppo che molte volte viene evocato, ma che troppo poco viene attuato.

La Valle del Primo Presepe valorizza luoghi ed eventi in maniera tale da farli diventare sviluppo. Noi della CNA abbiamo pensato di favorire la realizzazione di oggetti di design moderno, valorizzando l’artigianato locale con il progetto: “L’artigianato interpreta la Natività: segni, simboli, oggetti”.

“I nostri disegni – commentano i design – sono stati ispirati dalle parole del vescovo e di un frate di Greccio. Partire dall’idea di natività di San Francesco,Tornare alla mangiatoia, tornare al senso spirituale e all’intuizione di San Francesco, una semplicità della vita, toglierci le maschere cercando ciò che veramente dà valore alla vita.

“Rappresento la Casa delle Donne di Amatrice e frazione nato proprio per dare valore all’artigianato in una terra fortemente colpita dal terremoto – dichiara Sonia Mascioli – un grande onore aver partecipato a questo progetto che rappresenta la natività. Il Natale arriva e non guarda come ci sentiamo o se ci sono mura e case in piedi, sta a noi carpire il senso della Natività che si rinnova ogni anno”.

“Valorizzare l’economia civile – commenta il vescovo Pompili – iniziative che iniziano dal basso, di persone come voi, che lavorano insieme in un progetto possono provare a fare la differenza. All’interno di questa prospettiva, la Chiesa ha come scopo di facilitare lo sviluppo di del territorio, la riscoperta della Valle del Primo Presepe, la traccia Francescano debba essere riscoperta con maggiore consapevolezza, ritornare all’essenziale, la mangiatoia (che in latino si dice praesepium), l’opera di sottrazione. Acqua, scuola, cultura, università, Francesco. Se riusciamo a concentrarci su questo possiamo reagire.

I prodotti entreranno in commercio intorno alla metà del 2019, saranno tutti realizzati a mano e saranno previsti diversi materiali così da poter essere acquistati da un pubblico differente e più ampio possibile.