LA STORIA DI… Francesco e Umberto

LA STORIA DI FRANCESCO e UMBERTO è narrata dalla direttrice della CNA Rieti, Enza Bufacchi.

Quando Francesco e poi Umberto finiscono di raccontarti la loro storia, la prima cosa che pensi, è che è proprio una storia esemplare per conoscere l’evoluzione della tipografia, dai caratteri mobili alla stampa digitale. È quello che è successo nel loro laboratorio di Magliano ed è quello che è successo nel mondo.

Esemplare perché loro, a tenere il passo con questa rivoluzione, ce l’hanno fatta e, per farcela, hanno usato la stessa passione con la quale il padre Arnolfo, per tutti Foffo, a quel laboratorio ha dato vita.

Era il 1962 e Foffo con la moglie Nadia mandavano avanti la tabaccheria e cartolibreria di famiglia ma lui aveva, in fondo, un altro interesse. Proprio per soddisfare la sua aspirazione, apre una tipografia e, da autodidatta, comincia a far funzionare la prima macchina: un torchio a pressa del 1850, ancora la tecnica di Gutenberg.

La Stampa era allora un processo completamente manuale e i testi si componevano con i caratteri mobili di piombo. L’interesse, la passione e l’ingegno potevano sostituire un percorso di istruzione e formazione formalizzato!

Per Umberto e Francesco la tipografia è allora un posto per giocare. Per distrarli, papà Foffo, cospargeva le loro mani di vinavil e così essi erano costretti a passare il tempo nel ripulirle, facendo salve le lettere dei pezzi già pazientemente composti.

Giusto venti anni dopo, nel 1982, il laboratorio diventa il loro luogo di lavoro, in tempo per conoscere l’antico mestiere e per attraversare tutte le tappe del percorso di innovazione: caratteri mobili, linotype, stampa offset e digitale.

Che cosa fanno oggi Umberto e Francesco nella loro tipografia? Tutto! Tutto quello che si può immaginare. Stampare ogni cosa: manifesti, volantini, depliant, biglietti da visita, partecipazioni, su carta e su tessuti di qualsiasi tipo, in qualsiasi quantità, diecimila, dieci o anche solo una copia!

Ma c’è una cosa, tra le tante che fanno, alla quale Francesco e Umberto tengono particolarmente ed è la stampa della piccola editoria, una nicchia di mercato nella quale sono un’eccellenza. E ce n’è una alla quale è Francesco a tenere in particolar modo: un divertissement, il calendario con le foto di graffiti e murales scattate in tutto il mondo. Lo aveva stampato in poche copie per farne dono agli amici, “costretto” poi a replicarlo per tanti altri.