LA POLIZIA ARRESTA DUE ROMANI PRONTI A RAPINARE L'UFFICIO POSTALE DI VAZIA

Poste Italiane, sportello di Vazia
Personale della squadra mobile della Polizia di Stato, ha arrestato due romani: A.F. del 1978 e V.A. del 1955, responsabili in concorso di tentata rapina all’ufficio postale di Vazia.
 
Nella mattinata di ieri, infatti, le pattuglie presenti sul territorio, hanno notato un giovane che più volte si era aggirato con fare sospetto nei pressi dell’ufficio postale di Vazia e, dopo averlo seguito, lo hanno bloccato ed identificato insieme ad un suo compagno che lo attendeva a bordo di una autovettura.
 
Durante il controllo gli investigatori hanno rinvenuto, occultata nei pressi dell’autovettura, una pistola scacciacani ed uno scaldacollo che sarebbero stati utilizzati dai due uomini per commettere una rapina allo stesso ufficio postale.
 
A.G. già conosciuto dalle Forze dell’Ordine per aver commesso altri reati di rapina e V.A. messi alle strette dagli Agenti, hanno confermato di essere venuti da Roma con l’intenzione di commettere la rapina. Inoltre, dal controllo, è emerso che l’autovettura con la quale viaggiavano era priva di copertura assicurativa e, pertanto, sottoposta a sequestro amministrativo.
 
In considerazione dei gravi indizi di responsabilità evidenziati dagli investigatori, i due uomini sono stati tratti in arresto ed associati presso la casa Circondariale Nuovo Complesso di Rieti a disposizione della locale Autorità Giudiziaria davanti alla quale dovranno rispondere, in concorso, del reato di tentata rapina aggravata.
 
“Questo episodio – ha dichiarato il Questore di Rieti Carlo Casini – conferma che un efficace controllo del territorio è l’arma giusta per contrastare il dilagante fenomeno dei reati contro il patrimonio, piaga sociale che investe ogni angolo del territorio nazionale e che non risparmia nessuna realtà, neanche quella reatina, che statisticamente, in tema di reati, può essere considerata quasi una “isola felice”. In questa circostanza, il pronto intervento degli Agenti ha impedito la commissione di un grave reato che spesso può sfociare in situazioni altamente pericolose per l’incolumità pubblica”.