Insieme per Amatrice: “Chieste dimissioni del sindaco Palombini”

Pubblichiamo integralmente il testo dell’intervento letto dal Consigliere Francesco Di Marco durante il consiglio comunale di Amatrice giovedi 23 agosto 2018 e relativo al punto dell’ordine del giorno avente ad oggetto la nomina ad assessore dell’Avv. Valeria Lettera e conseguente richiesta di dimissioni del sindaco di Amatrice Filippo Palombini:

“Signor Sindaco, Signori Consiglieri,
ancora una volta, l’ennesima, ci troviamo a commentare la nomina di un nuovo membro
della giunta. Dobbiamo dunque ribadire che questa anomalia, per cui la Giunta viene fatta e
disfatta al di fuori di qualsiasi contesto di legittimazione attraverso il voto, è la
conseguenza inevitabile della scelta dell’ex Sindaco Pirozzi, il quale ha deciso di non
rassegnare le dimissioni nel momento in cui ha maturato l’idea di candidarsi a Consigliere
Regionale.

Se l’ex Sindaco non avesse voluto attendere l’esito del voto, costringendo questo
Consiglio ad attivare la procedura di decadenza che ha portato Filippo Palombini ad
assumere le funzioni del Sindaco, oggi ci troveremmo con una Giunta ed un Consiglio
Comunale probabilmente diversi, ma sicuramente legittimati dal voto e nella completa
pienezza dei poteri. Tuttavia ciò non è avvenuto e quindi ci troviamo nella condizione di avere una Giunta ed un Consiglio Comunale che continuano ad operare, ancorché formalmente sciolti.

Come già avemmo modo di sottolineare durante la procedura di decadenza dell’ex
Sindaco Pirozzi, ci troviamo quindi ad esercitare le nostre funzioni – chi di Sindaco, chi di
Assessore e chi di Consigliere – in una situazione di legittimità affievolita, in quanto non
assistita da alcuna manifestazione della volontà popolare.

Per questo abbiamo chiesto sin dalle primissime fasi di questa condizione di
anomalia, che il coinvolgimento delle minoranze, la condivisione delle decisioni e la partecipazione della cittadinanza divenissero una costante della presente fase
amministrativa.

Su questi temi ricevemmo ampie rassicurazioni dal Sindaco facente funzioni
Palombini e, come gruppo Insieme per Amatrice, abbiamo atteso con fiducia che tali
rassicurazioni maturassero nei fatti.

Tuttavia, a distanza ormai di diversi mesi dalla decadenza del Sindaco Pirozzi,
possiamo dire che il Sindaco Facente Funzioni Filippo Palombini ha preso in giro questo
Consiglio: perché non ha dato seguito ad una sola delle belle parole pronunciate in questa
assise.

La nomina ad Assessore dell’Avv. Lettera, che oggi siamo a commentare, non è
altro che l’ennesima dimostrazione di quanto stiamo dicendo. Si tratta infatti di una nomina
che non può essere valutata singolarmente, ma nel complesso di una Giunta Comunale
che ad oggi è formata da un Sindaco non eletto e da due Assessori esterni, non solo non
eletti ma pressoché estranei alla vita quotidiana della nostra Comunità.

Viene allora da chiedersi: per quale motivo il Sindaco facente funzioni, dopo averci
declinato tutte le possibili nefaste conseguenze di un commissariamento prefettizio, si
arroga egli stesso il diritto di commissariare – nei fatti – la comunità Amatriciana?
È davvero possibile che tra tutti i Consiglieri di maggioranza, che hanno dedicato a
questa amministrazione gli ultimi dieci anni del proprio impegno civile, non ce ne fosse uno
idoneo e disponibile a ricoprire la carica di assessore?

Eppure tra questi Consiglieri ci sono professionisti, tecnici, imprenditori di successo;
eppure di questi stessi Consiglieri abbiamo sentito tessere le lodi proprio da Filippo
Palombini.

Ma ammesso, e non concesso, che nessuno di Loro fosse idoneo e disponibile:
possibile che nell’intera Comunità Amatriciana, quella dei residenti che resistono destando
l’ammirazione di tutti, non ci fosse qualcuno in grado di fare l’Assessore? La nostra
Comunità è forse figlia di un Dio minore?

Probabilmente Filippo Palombini ritiene che la nostra Comunità sia antropologicamente incapace di decidere per sé stessa. Altrimenti non si spiegherebbe come mai, ogni qual volta viene il momento di assumere una decisione, il cerchio dei partecipanti alla discussione viene improvvisamente a restringersi a pochissime persone, per di più in gran parte estranee alla comunità.

In cosa consiste il coinvolgimento della minoranza, se i Consiglieri apprendono
delle decisioni prese dagli organi di stampa e senza nessuna preventiva discussione?
Così è stato per i centri commerciali, per la nuove scuole, per l’ospedale e per
qualsiasi altra opera rilevante pensata dopo il 24/08/2016: il Sindaco Pirozzi prima ed il
facente funzioni Palombini poi, hanno scelto da soli, per tutti, senza chiedere a nessuno.
Così è stato e continua ad essere per l’uso dei fondi provenienti dalle donazioni
private, rispetto ai quali non si riesce ancora a mettere a regime un piano di aiuti per le
famiglie, per il semplice fatto che ancora non viene reso pubblico il saldo residuo dei
relativi Conti Correnti.

Così e stato e continua ad essere per la giornata del 24 agosto. Non crede, Sig.
Sindaco f.f., che avrebbe dovuto esserci un confronto con tutte le categorie della nostra
comunità per decidere cosa fare?

Così è stato e continua ad essere per il ripristino e l’organizzazione della sagra; non
sarebbe stato opportuno coinvolgere le associazioni operanti sul territorio, che tanto hanno
fatto in questi ultimi due anni?

La nomina ad Assessore dell’Avv. Lettera ci trova dunque contrari per tutti i motivi che abbiamo detto.  Avevamo chiesto al Sindaco facente funzioni Palombini una discontinuità di metodo e di merito rispetto all’Amministrazione Pirozzi: una discontinuità che Filippo Palombini aveva annunciato ma che, al di là delle chiacchiere di circostanza, non ha mai praticato nei fatti.

Avevamo chiesto a Filippo Palombini di non farci rimpiangere il Commissario, ed
anche su questo ci ha delusi profondamente costituendo egli stesso una giunta
Commissariale.

Per questo, nel ribadire che riteniamo tradite le intenzioni espresse solo qualche
mese fa, siamo a chiedere a Filippo Palombini di rassegnare le dimissioni così da
permettere il commissariamento: una circostanza estrema, ma per lo meno autentica ed
utile nell’ordinaria amministrazione, che poi altro non è che la vita quotidiana dei cittadini.”

Francesco Di Marco
Stefano Pompei