IL TRIBUNALE DI RIETI CONDANNA CACCIATORE PER LE CONDIZIONI DI DETENZIONE DEI SUOI CANI

Tribunale di Rieti

Il Tribunale di Rieti ha condannato alla pena di 7000 euro di multa per maltrattamento di animali, A. F., cacciatore, proprietario di numerosi cani da caccia di cui LAV era divenuta custode giudiziaria nel 2008. Il Giudice ha ritenuto la condotta dell’imputato più grave del capo d’imputazione (art. 727, detenzione incompatibile con le caratteristiche etologiche dell’animale), condannandolo invece per maltrattamento. Confisca definitiva per gli animali.

La vicenda risale al 2008, quando la Polizia sequestrò i cani presso l’abitazione del cacciatore reatino, trovandoli in cattive condizioni, costretti a vivere detenuti in spazi angusti. I cani sequestrati erano undici adulti (setter, jagd terrier e un jack russel) e tre cuccioli. Gli animali, però, furono messi in custodia presso un canile già oggetto di inchieste giudiziarie per maltrattamenti di animali, dove cominciarono ad ammalarsi, ad indebolirsi, a sbranarsi con gli altri cani, in alcuni casi riportando ferite mortali.

La LAV chiese subito il loro affidamento per sottrarli a quelle drammatiche condizioni di detenzione e a luglio 2008, quando finalmente la ottenne, erano solo sette i cani sopravvissuti, per i quali, dopo un periodo presso un’oasi dove furono portati per favorire il loro recupero fisico e psicologico, furono trovate delle famiglie affidatarie disposte a dar loro l’affetto e le cure che meritavano.

“Grazie a questa esemplare condanna Rosaria, Selvaggio, Ezio, Laura e Lancillotto, i cinque cani superstiti, sono definitivamente salvi, e possono continuare a godere dell’amore delle famiglie con le quali vivono da ben cinque anni“, ha commentato Ilaria Innocenti, responsabile del settore Cani e gatti della LAV.  La LAV ringrazia l’Avvocato Raffaella Sili, del Foro di Roma, per l’assistenza prestata nell’ambito della vicenda.