A RUOTA LIBERA PERDE TRA LE MURA AMICHE

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Niente da fare per A Ruota Libera Solsonica Rieti che, tra le mura casalinghe del PalaSojourner, si arrende 55-59 al Don Orione Roma.

Parte male la squadra di coach De Pieri che alla fine del primo quarto è già sotto di 8 punti (12-20). Il tandem Robins-Scagnoli provano a tenere testa a Azim Orlic, il lungo romano che in 10’ ha già realizzato 12 punti.

La situazione non sembra sbloccarsi: Rieti subisce e non riesce a reagire. A 2’ dalla fine del secondo quarto la Solsonica è sotto di 13’ punti (21-34).

Ma quando la partita sembra aver preso una brutta piega, Robins e compagni trovano la forza per reagire e provare a rimontare. A caricarsi la squadra sulle spalle è proprio l’australiano Robins che realizzando 6 punti in meno di 1’, riporta i suoi sotto di 6 (28-34) alla fine del primo tempo.
L’entrata in campo di Magno poi,all’inizio del terzo quarto, sembra dare una spinta in più alla squadra lanciata nella rimonta.

E sono proprio i 4 punti del giovane di Piacenza a portare la Solsonica in vantaggio per la prima volta nella gara: è il 24’ quando il tabellone luminoso segna il punteggio di 36 a 35 per i ragazzi di coach De Pieri. Il quintetto schierato in campo funziona alla perfezione: Robins torna a segnare, Magro recupera palloni in difesa, Scagnoli continua a farsi sentire sotto canestro, Palma sblocca finalmente la sua casella dei punti. Rieti arriva a + 5 e chiude il quarto sul punteggio di 46-41.
E’ un momento chiave: A Ruota Libera ha la gara in mano e la possibilità di chiudere i giochi. Un’opportunità che però non riesce a sfruttare. Don Orione si rifà sotto e recupera lo svantaggio, riportandosi addirittura sopra. Mancano 20’’alla fine quando Roma sopra di 3 (54-57) è già lì pronta a festeggiare la vittoria.

PER I CONSIGLIERI COMUNALI PARCHEGGIO GRATUITO NELLE FASCE BLU

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“A seguito di numerose richieste e lamentele da parte dei consiglieri comunali di tutti gli schieramenti, salvo poche eccezioni, è stata emanata l’ordinanza che regola la sosta e l’accesso dei componenti del consiglio nella ztl.

La questione era sorta dopo l’ampliamento, anche a largo Alfani, dell’area di parcheggio per i residenti del centro storico: una zona in cui solitamente sostavano i consiglieri. Ciò ha comportato una riduzione dei posti a disposizione dei componenti del consiglio. In merito a ciò, è doveroso specificare che non esiste alcun parcheggio garantito o riservato per gli amministratori comunali. Unica eccezione sono, infatti, i mezzi delle forze dell’ordine e quelli di emergenza.

Quindi, dopo le richieste pervenutemi, è stato stabilito con ordinanza che i consiglieri potessero usufruire gratuitamente delle ‘fasce blu’ all’interno della ztl senza fare ricorso a una delibera che avrebbe imposto, invece, come previsto dalla normativa, un rimborso delle spese sostenute nell’esercizio dell’attività istituzionale di consigliere, quindi anche quelle per il parcheggio. Un’eventualità, questa sì, che avrebbe gravato sulle tasche dei cittadini.

I
n sostanza, per venire incontro alle esigenze dei residenti, l’amministrazione comunale ha ‘aperto’ largo Alfani agli abitanti nella zona C e nel contempo, per garantire un efficiente svolgimento dei compiti istituzionali, ha dato ai consiglieri l’opportunità di sostare nelle aree blu della ztl. Il riferimento a una sorta di decisione per salvaguardare la casta è quindi eccessivo.

Si sottolinea, infine, che altri enti possiedono parcheggi interni nelle sedi ‘decentrate’ e che la Provincia di Rieti, ad esempio, dopo il trasferimento a palazzo Dosi, ha dovuto affrontare la problematica della sosta in zona a traffico limitato, optando per l’acquisto di tessere a pagamento nel parcheggio sotterraneo”.

ALBERTO PAOLUCCI RICONFERMATO ALLA GUIDA DELLA UIL

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Alberto Paolucci è stato confermato alla guida della Uil di Rieti. Un’elezione all’unanimità, avvenuta al termine del XV Congresso provinciale che si è svolto sabato 28 e domenica 29 novembre a Villa Potenziani.

«Questo nuovo incarico mi dà maggiori responsabilità rispetto al passato – ha commentato visibilmente commosso il rieletto segretario – perché la mia nomina precedente non era arrivata all’interno di un Congresso, ma in una situazione diversa. In pochi avrebbero scommesso sulla mia durata, invece sono restato in carica fino a fine mandato. Grazie alla mia caparbietà e alla voglia di battermi per le idee nelle quali credo sono riuscito a vincere la sfida».

Nel corso della prima relazione dopo la riconferma, Paolucci ha tracciato un rapido bilancio degli anni della sua segreteria e ha dato le linee guida per il futuro.

«Con grande tenacia e con l’aiuto della segreteria – ha spiegato – siamo riusciti a superare delle grandissime difficoltà. Oggi abbiamo un sindacato rinnovato, che ha visto aumentare in maniera considerevole il numero degli iscritti e che è sano da un punto di vista economico. Ora dobbiamo andare avanti, serve un sindacato che si sappia rinnovare ma che, al tempo stesso, abbia una continuità rispetto al passato. Dobbiamo cominciare a lavorare fin da subito per risollevare la nostra provincia partendo dai temi emersi in questo ultimo Congresso».

Viabilità, rilancio del nucleo industriale, vertenza Ritel, valorizzazione delle acque e del patrimonio turistico sono alcune delle priorità emerse nella due giorni di dibattito durante la quale sono intervenuti numerosi ospiti istituzionali.

Dopo aver ottenuto la conferma da parte del Congresso, Paolucci è passato subito alla nomina dei membri della nuova segreteria provinciale. «Una scelta che va contemporaneamente in due direzioni – ha spiegato Paolucci – ovvero la continuità e il rinnovamento. Per questo la nuova segreteria sarà formata da Alvise Casciani in nome della continuità e da Marino Formichetti in nome del rinnovamento».

Eletto anche il tesoriere della Uil di Rieti, ruolo andato a Giuliano Sciotti, e il nuovo comitato esecutivo che sarà formato dai 3 membri della segreteria provinciale e dai segretari delle 16 categorie operative sul territorio.

TUTTI GLI ASSESSORI HANNO RIMESSO LE DELEGHE AL SINDACO

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Si è riunita la giunta comunale, con la partecipazione allargata ai dirigenti provinciali delle formazioni politiche del centrodestra, per fare il bilancio dell’attività di metà mandato e per definire l’azione politica e amministrativa della seconda parte di sindacatura, con l’intento di ottimizzare la realizzazione dei punti programmatici della coalizione.

Dopo un’attenta analisi dei numerosi risultati conseguiti, si è preso atto delle mutate condizioni politiche rispetto a quanto sancito dal risultato elettorale del 2007, ovvero la costituzione del Popolo della libertà e l’ingresso in maggioranza di nuove forze politiche rappresentanti l’area moderata e cattolica. Si è deciso, quindi, di rivisitare e aggiornare il programma alla luce di questi cambiamenti e conseguentemente di adeguarlo alle nuove esigenze.

A tal fine, con decisione assolutamente corale e spontanea, tutti gli assessori hanno rimesso le rispettive deleghe nelle mani del sindaco, adottando così una decisione di alta valenza politica. Spetteranno ora al sindaco Emili le risoluzioni più idonee da mettere in atto, tenendo in considerazione le necessità della cittadinanza.

Il sindaco si è riservato pochissimi giorni di tempo (comunque entro e non oltre sabato prossimo) per rimodulare le deleghe, partendo dal presupposto che tutto avverrà nell’ambito della composizione dell’attuale giunta, vale a dire che non muteranno i componenti, ma solo le deleghe a loro assegnate.

Il sindaco ha apprezzato il senso di responsabilità di tutti gli assessori e la volontà unanime di proseguire e, se possibile, di incrementare lo sforzo per il conseguimento dei risultati positivi a vantaggio dell’intera comunità reatina.

DICHIARAZIONE DEL SINDACO EMILI

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"Non ho mai espresso commenti in merito alla vicenda giudiziaria del segretario cittadino del Pd, quindi, non capisco quale letame avrei sparso.

Ho semplicemente fatto una constatazione. Significativo è, però, quanto dichiara Giuseppe Martellucci in riferimento al fuoco incrociato a cui è sottoposto ‘spesso dal fronte amico’: è l’ennesima conferma della bontà della tesi relativa al ‘discorso fatto a nuora perché suocera intenda’.

Posso ritenermi soddisfatto, anche con il coordinatore comunale del Partito democratico abbiamo fatto centro".

RIORDINO COMUNITA' MONTANE. IL SINDACO DOMINICI SCRIVE ALL'ASSESSORE REGIONALE PARRONCINI

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In relazione all’incontro avuto presso la Provincia di Rieti in cui sono state esaminate le difficoltà, stante la situazione in cui si trova ancora la Regione Lazio, di emanare il decreto di riordino delle Comunità Montane entro tempi brevi, ritengo opportuno sottoporre all’attenzione della S.V. la necessità di rispettare sin dal prossimo anno 2010 che ormai è alle porte gli scopi principali per i quali è stata emanata la legge regionale 20/2008 di riordino delle Comunità Montane Laziali, ovverosia: la presenza dei Sindaci all’interno dell’assemblea comunitaria;  la riduzione dei costi della politica.

Orbene, se il secondo scopo è stato in parte raggiunto sin da quest’anno con la riduzione sia delle indennità che del numero degli assessori,  rimane sempre il problema della pletoricità delle assemblee che vedono tre rappresentanti per ogni Comune aderente con i soliti problemi di gestione di organismi sovradimensionati e notevoli costi derivanti non tanto dai gettoni di presenza quanto dai rimborsi che gli Enti debbono sopportare nei confronti dei datori di lavoro  privati per compensare le assenze dal lavoro dei consiglieri.

Inoltre,  viene ad allontanarsi  ancora il momento in cui questi Enti, la cui sopravvivenza è legata alla loro trasformazione, di diritto o di fatto, in Unioni di Comuni,  vengono gestiti direttamente da coloro che hanno la responsabilità diretta del territorio, vale a dire i Sindaci.

Per ottenere tutto ciò in tempi rapidi, riterrei opportuna l’emanazione di una nota di indirizzo regionale che preveda l’insediamento della nuova assemblea comunitaria con la presenza dei Sindaci o loro delegati e non più dei componenti eletti dai Consigli Comunali sulla base delle vecchie norme.

Se è vero che mancherebbero dall’assemblea il Presidente eletto da tutti i consiglieri comunali ed eventualmente quello sconfitto, è pur vero che la composizione del collegio sarebbe ugualmente valida in quanto costituita dalla maggioranza degli aventi diritto.
Il Presidente, poi, in attesa del decreto di indizione delle elezioni sarebbe poi eletto dopo l’emanazione del decreto regionale attualmente mancante.
Mi parte che questa possa essere una soluzione più che accettabile per riprendere il cammino della riforma di questi Enti.

SI E' SVOLTA LA TAVOLA ROTONDA SU LAVORO E FAMIGLIA

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Promossa dalla Cisl di Rieti, si è svolta presso il Park Hotel di villa Potenziani una tavola rotonda su lavoro e famiglia.

Presenti, oltre al segretario generale del sindacato di viale Fassini Bruno Pescetelli, Andrea Ferroni presidente dell’Asi, Vincenzo Regnini presidente della Camera di Commercio, Gianfranco Castelli presidente dell’Associazione industriali, Carmine Rinadi presidente di Federlazio, Nazareno Figorilli presidente del Movimento cristiano lavoratori, Antonio Perelli assessore alle attività produttive e rapporti con le società partecipate del Comune di Rieti e Gianfranco Felici assessore alle attività produttive Provincia di Rieti.

Nella relazione introduttiva, il segretario generale della Cisl di Rieti Bruno Pescetelli ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa tesa ad intraprendere con tutte le forze del mondo istituzionale, politico ed imprenditoriale della città un percorso condiviso e unitario per uscire da una crisi economica che nel territorio provinciale ha toccato livelli di massimo allarme e che, nonostante arrivino da più parti segnali di ripresa, potrebbe continuare con una coda per tutto il 2010.

“Voglio ricordare, parlando del nostro territorio – ha esordito Pescetelli- che la proposta della Cisl sulla richiesta dello stato di crisi del reatino, inizialmente recepita attraverso l’adozione del progetto Rieti-2015, ha avuto l’amaro sapore dell’ennesima beffa,  né Rieti ha beneficiato dell’inserimento  nel novero  delle aree depresse che avrebbe previsto una defiscalizzazione per le imprese.

E così –continua il segretario- negli ultimi due anni abbiamo assistito ad uno sfaldamento del comparto industriale con la fuoriuscita di oltre 1000 posti di lavoro, lo stato di crisi per 26 aziende del Nucleo industriale con il problema interminabile sulla vertenza Ritel.

Aumento esponenziale dei diversi ammortizzatori sociali e di altri strumenti di aiuto  al reddito, con gli Lsu che nella nostra provincia sono ancora in attesa della loro definitiva stabilizzazione.  E che dire delle sacche locali di povertà  e di incapienza? Soltanto la Caritas ogni giorno assiste oltre 5 mila persone: dato che fa del reatino il territorio più povero del Lazio”.    

“La ripresa  vera e propria –ha spiegato Pescetelli- è ancora frenata dall’aumento della disoccupazione, dalla reale disponibilità del credito e dal livello dell’indebitamento pubblico. Il segale positivo della modesta crescita è comunque importante: proprio per questo oggi arginare la crisi  non è più sufficiente. 

Abbiamo bisogno di interventi più decisi a favorire la crescita sostenendo gli interventi infrastrutturali e stimolando i consumi  attraverso una   riduzione graduale  ma strutturale delle tasse per i lavoratori, i pensionati e anche per le imprese  che investono in innovazione e ricerca, mentre serve un preciso impegno per lo sviluppo del mezzogiorno. Il nostro paese, la nostra provincia – ha continuato Pescetelli- dovrà arrivare all’appuntamento con la ripresa economica profondamente mutato e ognuno    fin da subito deve fare la propria parte a cominciare da Regione, Provincia e Comune”.

Sei sono i punti su cui intervenire:

1) Ridurre l’imposta sul reddito delle persone fisiche per incrementare saliri e pensioni e rilanciare i consumi.

2)  Sostenere la famiglia intanto con il nuovo assegno familiare da prevedere anche per gli incapienti.

3) Rendere strutturale o comunque migliorare la detassazione  dei premi erogati tramite contratti   collettivi aziendali o territoriali cercando di ampliarli a tutti i settore del mondo del lavoro.

4) Alleviare il peso del fisco sulle imprese più meritevoli che investono e che non riducono  la base occupazionale.

5)  Attuare  un incisiva lotta all’evasione fiscale ripristinando la tracciabilità dei pagamenti.

6)  Spostare il peso del fisco sui patrimoni e  sulle rendite finanziarie.                                                    

I sei punti espressi dal segretario generale della Cisl di Rieti e più in generale, l’impostazione data per far risalire la china dalla crisi che ha investito in maniera così pesante il nostro territorio, sono stati largamente condivisi dai rappresentanti delle Istituzioni locali presenti. I vari interventi che sono seguiti infatti, hanno ricordato l’importanza dell’attivazione di un percorso comune. 

La necessità di non disperdere le forze concentrandosi su alcuni specifici obbiettivi da perseguire per lo sviluppo del nostro territorio. Inevitabili i riferimenti ai collegamenti: Salaria, Rieti-Torano, Rieti-Terni.

Ma anche allo sviluppo del Terminillo, del turismo religioso, alla grande opportunità data dalle aree ex industriali. Un capitolo a parte è stato dedicato al Polo della logistica di Passo corese. Anche in questo caso il pensiero comune è stato quello di focalizzare l’attenzione sulla finalità ultima a cui è demandato il progetto: Vale a dire nuovi posti di lavoro. 

E questo, anche per rispondere a chi vorrebbe bloccare il progetto per un non meglio precisato impatto ambientale sulle aree in questione. 

IL SINDACO EMILI REPLICA A MARTELLUCCI (PD) E BECCARINI (UDC)

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"Il rinvio dell’udienza, per la nota vicenda giudiziaria che lo vede coinvolto, ha evidentemente restituito al coordinatore cittadino del Pd, Giuseppe Martellucci, non solo il sorriso, ma anche la parola e persino qualche reminiscenza pseudo-classicheggiante. Soltanto per il momento, è ovvio.

In ogni caso, se è ancora valido l’antico detto per cui ‘excusatio non petita, accusatio manifesta’, ritengo che il ‘discorso a nuora perché suocera intenda’ abbia colpito nel segno. In riferimento, invece, alla nota diffusa da Michele Beccarini, si può affermare che ‘il luccio ha abboccato all’amo’, come volevasi dimostrare, e l’assessore è stato ‘tanato’, ma non era difficile prevederlo".

PER L'UDC LOCALE RIETI NON CE LA FA PIU' E' ORA DI CAMBIARE

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Dopo mesi di astensione dalla bagar politica, nel rispetto delle problematiche in cui  naviga l’intera città, coinvolta pesantemente nelle risultanze pratiche di una crisi che interessa tutti i settori, lo scrivente segretario Provinciale UDC si sente, per così dire,tirato per la giacchetta in quella che il Sindaco Emili, distratto dai veri problemi, ha fatto diventare la questione del momento.

Difatti quella che voleva essere, con il documento presentato dalla minoranza una segnalazione di attenzione e responsabilizzazione sulla etica dell’azione amministrativa,  è stata trasformata dallo stesso Sindaco,che non riesce a trovare l’antidoto al suo virus di sistematico sarcasmo, in una diatriba inutile e di inesistente spessore politico.

 Per venire alla questione,c’è un intera popolazione che si meraviglia come alcuni soggetti possano ad esempio,implementare così rapidamente la loro attività al punto da ricoprire la veste di Presidente di importanti società sportive, con quanto ne consegue, senza che la politica stessa esercitasse i dovuti controlli, accontentatosi di semplici dichiarazione di non incompatibilità tra la propria figura imprenditoriale e quella di indirizzo politico. Il problema, per comprenderci, non è quello del titolo professionale posseduto, che non è di per se mero ostacolo al ruolo politico acquisito, ma nasce quando lo stesso, sia esso tecnico o imprenditoriale, si sovrappone in maniera frequente e ripetuta al ruolo Amministrativo assunto.

 Da tutto ciò i nostri assessori sono assolutamente immuni; nel senso chè agli stessi il partito a imposto di cessare qualsiasi attività professionale che  possa anche solo idealmente confliggere con il ruolo politico amministrativo loro attribuito.

 Mi stupisco che i Partiti al Governo della città ed il Sindaco che guida questa coalizione, in questi due anni e mezzo non abbiano sentito il dovere di esercitare la doverosa azione di controllo sull’operato dei propri assessori.

Sarebbe forse più opportuno che, anziché affannarsi ad esercitare difese ad oltranza, (che potrebbero portare anche ad inaspettate conclusioni) il Sindaco si adoperasse attivamente “almeno” a risolvere problemi di assoluta priorità come ad esempio quello delle mense scolastiche, dove gli insegnati sono costretti da mesi a somministrare lo “storico” pane e olio agli alunni, a causa di problematiche emerse nel consumo dei pasti, che hanno portato i genitori ad iniziare un azione di collegiale protesta unitamente al corpo dei docenti.

 Per non parlare poi delle bombe ecologiche presenti nelle aree ex industriali e nei siti di Vazia che espongono i cittadini a rischi evidenti per la propria salute.

SABINA RADICALE SULL'IMMINENTE ENTRATA IN REGIME DEL NUOVO CARCERE

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Sabina Radicale plaude all’imminente andata a regime del nuovo carcere di Rieti, il quale potrà consentire a circa 200 detenuti provenienti da altri istituti di vivere in condizioni migliori delle attuali; pensiamo in particolare al carcere di Viterbo, che durante la visita del Ferragosto in Carcere organizzato da Radicali Italiani, risultava ospitare 688 detenuti a fronte di una capienza regolamentare di 300.

Si rallegra per l’interesse che anche il Sindaco Emili manifesta per la situazione carceraria nel suo comune, e lo rassicura riguardo a quello che egli ha definito "sovraffollamento di Santa Scolastica"; in realtà, ad agosto risultava una invidiabile situazione di 45 detenuti, a fronte di una capienza regolamentare di 37 e capienza tollerata di 48 posti.
Chiede al senatore Cicolani (che sa sensibile all’argomento, avendo aderito all’iniziativa e consentito la visita di Ferragosto a Santa Scolastica) di richiedere che sia rispettato l’ordinamento penitenziario, laddove prescrive (articolo 42) che "nel disporre i trasferimenti deve essere favorito il criterio di destinare i soggetti in istituti prossimi alla residenza delle famiglie".

Chiede altresì al Senatore di impegnarsi in sede legislativa affinché il nuovo carcere possa rimanere nei parametri di occupazione previsti, garantendo così, come anche noi ci auguriamo "stato di salute migliore per detenuti e guardie, percorsi di recupero veri". Precisiamo "in sede legislativa", perché non crediamo che il solo impegno personale possa garantirlo, a fronte dell’attuale tasso di aumento mensile della popolazione carceraria, che è di quasi 800 detenuti.