IL MODULO SOLSONICA ENTRA NEL CARRELLO DELLE COOP

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Il modulo Solsonica entra nel carrello delle COOP, attraverso la collaborazione con Fase Engineering e il Consorzio Cooperative Costruzioni (CCC- ACAM) L’iniziativa di COOP Adriatica e Nord/Est costituisce l’avvio al progetto “il Sole nel carrello” che prevede l’offerta ai soci/clienti COOP di impianti della potenza di 2,8 KWp, capaci di assorbire il consumo medio di una famiglia italiana.

Solsonica scelta come fornitore esclusivo di moduli per la realizzazione del kit “Made in EU” che permetterà al socio/cliente COOP di beneficiare di un ulteriore bonus del 10% sulla tariffa incentivante. Solsonica, il primo produttore italiano di celle, moduli e soluzioni fotovoltaiche, parte del Gruppo EEMS quotato al segmento Star di Borsa Italiana, è stata scelta da Fase Engineering e dal colosso bolognese Consorzio Cooperative Costruzioni (CCC – ACAM), per la fornitura esclusiva di moduli che formano l’offerta del kit fotovoltaico “Made in Europe”, promosso da COOP nell’ambito dell’iniziativa “il Sole nel carrello”.

Fase Engineering è una società leader nazionale nella consulenza energetica ad aziende, enti pubblici e privati, mentre il Consorzio Cooperative Costruzioni (CCC-ACAM) è tra i primari operatori nazionali nel settore delle costruzioni, trasporti, servizi; attraverso la rete dei soci (piccole-medie cooperative) può contare su circa 20.000 addetti, per un giro d’affari annuo superiore ai 6 miliardi di Euro.

Più in dettaglio, l’iniziativa “il Sole nel carrello” verrà indirizzata ai soci/clienti COOP Adriatica e Nord/Est e verrà promossa come offerta di impianti fotovoltaici assemblati in kit della potenza complessiva di 2,8 KWp, capace di assorbire il consumo medio di una famiglia italiana di circa 3.600 KWh all’anno.

L’obiettivo dell’iniziativa “Il Sole nel Carrello”, è quello di premiare i soci COOP con una soluzione fotovoltaica di elevata qualità a prezzi convenienti, perseguendo la duplice finalità, da un lato di promuovere un atteggiamento “green”, di pieno rispetto e tutela ambientale, dall’altro, di far ottenere ai propri soci un considerevole risparmio sulla bolletta elettrica.

In concreto, il socio/cliente COOP interessato a installare un impianto fotovoltaico si metterà in contatto la struttura di vendita di Fase Engineering e potrà realizzare il proprio impianto “chiavi in mano” attraverso una formula semplice e conveniente. La scelta del kit “Made in Europe” con moduli Solsonica, consentirà ai soci/clienti COOP di avvalersi di un ulteriore bonus del 10% sulla tariffa incentivante, come stabilito nel IV° Conto Energia.

“Il progetto COOP condotto inizialmente nelle quattro aree pilota di Bologna, Ravenna, Reggio Emilia e Pordenone, in collaborazione con Fase Engineering e CCC-ACAM” – ha affermato Paolo Mutti, Amministratore Delegato di Solsonica e del Gruppo EEMS – “va nella direzione che da tempo perseguiamo con Solsonica e Solsonica Energia circa un utilizzo più efficace ed efficiente della tecnologia fotovoltaica: la realizzazione di impianti laddove si verifica la coincidenza tra punto di produzione elettrica e punto di consumo come, ad esempio, sul tetto della propria casa”.

Con il contributo al progetto, Solsonica ha la grande opportunità di condividere il proprio approccio presso un elevato numero di famiglie italiane, grazie ad un canale di comunicazione di eccezionale impatto, come quello rappresentato dal mondo COOP.

IL 20 OTTOBRE DI SEI ANNI FA MORIVA WILLIE SOJOURNER

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Era la mezzanotte di sei anni fa quando, lungo la strada Terminillese, perdeva la vita uno dei personaggi più amati di sempre del basket reatino, quel Willie Sojourner delle grandi vittorie della Sebastiani e della conquista storica della Coppa Korac.

Il cestista americano era tornato a Rieti un mese prima grazie al presidente della Sebastiani, Gaetano Papalia. Per Willie c’era stata un’accoglienza da star con più di cinquemila tifosi che lo avevano accolto con una grande festa all’interno di quello che poi sarebbe diventato Palasojuorner per onorare il nome di chi al basket reatino ha dato tanto.

Per il giocatore, tornato in quella che considerava la sua seconda casa, era stato un momento indimenticabile e nei giorni successivi Sojourner aveva ritrovato amici e compagni con cui avrebbe seguito l’avventura della Sebastiani. Tra questi anche Walter Zampolini con cui aveva diviso, negli anni passati, campionati e partite.

E sarà proprio Zampolini il primo ad arrivare su quel tratto di strada maledetto dove il compagno e l’amico perderà la vita. L’auto su cui Sojourner viaggiava, probabilmente a causa dell’asfalto reso viscido dalla pioggia, finì la sua corsa contro un albero dove oggi è stata riposizionata la lapide voluta per ricordare lo zio Willie e dove i tifosi continuano a portare fiori e gadget per un personaggio che il mondo sportivo reatino difficilmente dimenticherà.

NPC, 16 DOMANDE A DIEGO GRILLO

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Diego Grillo, classe 1984, playmaker della NPC, reatino di nascita, vanta una carriera spesa tra alcune delle società cestistiche più antiche e gloriose della storia della pallacanestro italiana.

Diego, dove sei cresciuto cestisticamente parlando?
Ho esordito nel settore giovanile reatino, per poi spostarmi a 17 anni in Fortitudo a Bologna.

Sei uscito di casa da piccolo, è stata una esperienza più difficile od emozionante?
E’ stato un anno incredibile, importante, difficile ed emozionante: è stato l’anno dello scudetto 2004-5 e si respirava un grandissimo entusiasmo in tutti i settori della società.

Come funziona il settore giovanile della Fortitudo?
E’ organizzato benissimo. Eravamo trattati da professionisti. La mattina si andava a scuola. Al pranzo provvedeva il cuoco della foresteria, dove vivevo con altri sei ragazzi divisi in due appartamenti ed il pomeriggio poi c’era doppio allenamento, quello con la squadra e quello individuale per migliorare le caratteristiche personali.

Chi ti allenava?
Maurizio Ferro. Alcuni allenamenti erano vicini a quelli della prima squadra, con gli stessi giochi. Ho imparato molto.

Tra i giocatori che hai frequentato quell’anno hai ricordi particolari di qualcuno?
Nella mia squadra c’era Belinelli, un ragazzo tranquillo e molto ben integrato, non ha mai fatto il fenomeno. Nella prima squadra tra tutti ho un bel ricordo di Pozzecco.

Dove sei andato dopo Bologna?
Sono stato a Roseto degli Abruzzi, per la mia prima esperienza da senior. Lo ricordo come uno degli anni più belli. Purtroppo c’erano grandi difficoltà economiche.

Di lì ti sei spostato a Latina in B1
Fino a gennaio e poi sono andato a Molfetta in B2.

Hai girato parecchio
L’anno seguente sono andato alla Reyer Venezia, anche quella una società organizzata in maniera impeccabile, con un avanzato settore marketing e con ambizioni notevoli. Quell’anno siamo arrivati in semifinale.

Per poi tornare a casa in serie A1
E’ stato l’ultimo anno dell’A1. Ricordo l’entrata in campo nel Palasorjourner, di fronte ai tifosi, agli amici, alla famiglia … una delle emozioni più belle della mia vita…

Sei rimasto in città più di un anno
L’anno seguente ho giocato la B2 cin la Spes. Purtroppo ci sono stati 3 gravi infortuni che hanno condizionato l’intero campionato. Ciò nonostante siamo arrivati in semifinale.

E poi sei ripartito
Per Ozzano in B1, ma ora sono tornato per giocare nella NPC

Cosa ti ha riportato a Rieti?
La pallacanestro italiana sta vivendo un momento negativo, di grosse difficoltà e alla NPC c’è invece un buon progetto, fatto con serietà e concretezza. Mi ha fatto piacere il modo in cui sono stato cercato e voluto. Sono contento della scelta perché è una squadra in cui mi trovo bene, sono tutti ragazzi in gamba.

Quale è stata l’esperienza che ti ha fatto crescere di più?
L’esperienza più forte è stata quella di Rieti A1. Lino (Lardo ndr) è un allenatore incredibile. Tra mille difficoltà ci ha portato alla salvezza. Lui e lo staff ci hanno tutelato, tenendoci fuori dai problemi. Il presidente Papalia aveva un carisma fuori dal comune ed io credo che abbia fatto molto, portando a Rieti allenatori di alto livello. Quell’anno ho avuto anche molto spazio, che per un giocatore italiano non è un fatto scontato.

Fin qui Diego il giocatore. Oltre questo cosa fai? Studi?
Sono iscritto all’Università di Terni, nella facoltà di Scienze Politiche, ma diciamo che sono in un momento di riflessione…

Allora come spendi il tuo tempo libero?
La mattina, tutte le mattine, mi alleno: è una abitudine, una passione e mi fa sentire bene e poi se non lavori, non fatichi, non ti sacrifich,i non puoi ottenere risultati.

Un ultima domanda.. sei più romantico o tecnologico, libro o internet?
Tecnologico, come tutti i ragazzi, navigo molto sul web..però vado anche al cinema con la mia ragazza.

AL FLAVIO VESPASIANO CONCERTO SINFONICO DELL'ORCHESTRA DI ROMA E DEL LAZIO

Sabato 22 ottobre alle 18, al teatro Flavio Vespasiano si terrà il concerto sinfonico dell’Orchestra di Roma e del Lazio, diretto da Salvatore Magazzù, giovane direttore d’orchestra che ha  completato la sua formazione musicale a Vienna.

Il programma alterna sinfonie di Joseph Haydn, capolavori del Settecento, a pagine moderne come l’Adagio per archi di Samuel Barber (1910-1981). È stato scritto quando l’autore era un giovane borsista dell’Accademia Americana a Roma, ed è tuttora la sua composizione più nota e apprezzata, nonostante in seguito abbia composto musiche più ampie e impegnative, che gli hanno fatto guadagnare due premi Pulitzer. Si tratta di un pezzo molto breve e semplice, che colpisce per l’armonia e l’equilibrio perfetti, per la pura cantabilità e per la suggestiva espressività, qualità molto rare nella musica  degli ultimi cent’anni.

Poi è la volta del cinquantenne compositore abruzzese Roberto Bellafronte con le sue Aerobic Seasons. L’interesse per la ricerca e la sperimentazione hanno portato Bellafronte, attraverso multiformi esperienze, ad affrontare sia la musica “colta” che quella elettronica. Le sue composizioni varcano ormai i confini nazionali per approdare in sale da concerto e teatri tra i più importanti del mondo, quali la Carnegie Hall di New York e il Konzerthaus di Vienna.

Completano il programma le Sinfonie n. 44 e n. 46 di Joseph Haydn, due capolavori di uno dei compositori più geniali di tutti i tempi, che ha praticamente inventato la Sinfonia, prendendola nelle sue mani quand’era ancora gracile e incerta e trasformandola nel genere orchestrale più importante della storia della musica, capace di influenzare i più grandi compositori dei due secoli seguenti, da Beethoven a Glass, passando per Schubert, Mahler e innumerevoli altri. 

Il programma:
S. Barber, Adagio per archi
F.J. Haydn, Sinfonia in Mi min., n. 44 (Trauer Symphonie)
R. Bellafronte, Aerobic Seasons (Summer, Autumn, Winter, Spring)
F.J. Haydn, Sinfonia in Si magg., n. 46

Costo biglietti  (ingresso unico)   5 euro. La vendita dei biglietti avrà inizio il 22 ottobre alle 17 al botteghino del teatro Flavio Vespasiano (tel 0746 271335)  Per informazioni: Comune di Rieti – Ufficio teatro tel. 0746 287.318

RICCI FIM CISL: CON QUALE SPIRITO I LAVORATORI PARTECIPERANNO ALLO SCIOPERO DELLA FIOM CGIL

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Non si comprende con quale spirito i lavoratori parteciperanno, venerdì prossimo a Roma, allo sciopero indetto dalla Fiom, per la riconquista del contratto nazionale di lavoro. 

Siamo convinti che non saranno sereni nel protestare su argomenti che crediamo essere pretestuosi e privi di fondamento. Secondo la Fim, come del resto la Uilm, il contratto infatti esiste già dal 15 ottobre del 2009. Contratto peraltro che stiamo distribuendo a tutti i lavoratori.

Forse sarebbe il caso di evitare di giocare con i diritti di chi opera nel settore. I metalmeccanici hanno bisogno di certezze, come quelle del CCNL sottoscritto davvero da Fim e Uilm nell’ottobre del 2009 e che avrà effetto fino al 2012. La FIOM, forse, alle forzature di piazza, dovrebbe mettere in campo una rinnovata e seria disponibilità al confronto con FIM e UILM per realizzare, nella categoria, le nuove regole del 28 giugno e provare a costruire un rinnovo unitario del CCNL per il 2013, sulla base dei contenuti e delle scadenze del contratto vigente. Per questo, alla Fiom, alla vigila della protesta di piazza, poniamo dieci semplici domande nella speranza di poter trovare risposta al più presto: 

1. Perché la FIOM è l’unico sindacato di categoria di CGIL, CISL ed UIL che presenta fuori tempo, e da sola, la piattaforma per il rinnovo di un CCNL già rinnovato e di cui è in corso, proprio in questi giorni, la diffusione ai lavoratori del testo? (è un diritto di ogni lavoratore riceverlo dall’azienda).

2. Perché presenta una piattaforma per rinnovare un CCNL scaduto due anni fa e che sa essere stato recesso da dermeccanica e quindi estinto e nonrinnovabile. Lo spiegherà questo ai lavoratori quando, proprio in tempi di crisi, li farà scioperare inutilmente, perché non vi sarà nessuna trattativa?

3. Perché prima presenta la piattaforma in solitudine e poi chiede a FIM e UILM di concordare nuove regole unitarie? Non  dovvrebbe essere il contrario se davveroavessero voglia di presentare una piattaforma unitaria?

4. Perché nel 2008 rifiutò la proposta di FIM e UILM per un rinnovo del CCNL triennale unitario e oggi propone da sola una piattaforma triennale? Non poteva pensarci prima?

5. Perché la FIOM non precisa che gli aumenti salariali richiesti della loro piattaforma sono relativi al quinquennio 2010-2014, dal momento che devono recuperare anche il precedente biennio economico? E invece, i 42€ della terza tranche del CCNl che tutti i metalmeccanici riceveranno a gennaio 2012 grazie al Contratto firmato da FIM e UILM, come verranno conteggiate?

6. Perché per la FIOM ora la formazione è un diritto ma ha ostacolato l’operatività e la costituzione, in tutti i territori ed in tutte le aziende delle commissioni, per la formazione professionale, che erano già previste dal CCNL del 2008 e dai precedenti?

7. Perché le procedure di raffreddamento in FIAT, dove si riportava lavoro, erano attentati ai diritti e nella piattaforma FIOM il raffreddamento viene scambiato con una maggiore partecipazione alle scelte aziendali?

8. Perché la FIOM non spiega ai suoi iscritti e delegati il totale fallimento della propria sbandierata iniziativa legale contro il CCNL del 2009 e gli accordi Fiat?

9. La FIOM condivide i principi e le regole dell’accordo interconfederale sulle regole tra CGIL, CISL, UIL e Confindustria siglato il 28 di giugno?
• Se la risposta è no, ci conferma che è contro l’unità sindacale ma lo spieghi prima alla CGIL che lo ha invece sottoscritto!
• Se la risposta è sì, abbandoni l’idea di presentare una inutile piattaforma e metta in campo una rinnovata disponibilità al dialogo e al confronto con FIM e UILM, per implementare nella categoria le nuove regole del 28 giugno e provare a costruire un rinnovo unitario del CCNL sulla base dei contenuti e scadenze del contratto vigente.

10. Perché la FIOM non prende atto con realismo e buon senso che le scelte fatte negli ultimi anni si sono, con ogni evidenza, dimostrate sbagliate e che da sola non va da nessuna parte?

CONSIGLIERE MORENO IMPERATORI: SEI SOLO CHIACCHIERE E DISTINTIVO!

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Sei solo chiacchiere e distintivo! Questa frase tratta dal mitico film ‘Gli intoccabili’, potrebbe essere citata per tanti esponenti politici anche reatini, basterebbe vedere l’incarico politico e/o amministrativo svolto, le dichiarazioni fatte, le promesse elettorali, e quanto effettivamente realizzato.

Per lo sviluppo socio economico reatino, per tanti anni anni si è affermato, ed è vero, che le infrastrutture, le mega opere, sono il mezzo necessario per lo sviluppo territoriale, ma, visto che sono lungi dal venire cosa si è fatto d’altro? Se la politica è anche l’arte del possibile, significa che gran parte dei nostri amministratori sono dei sognatori o peggio degli imbonitori.


Pochi esempi credo illuminanti:
1) Il Turismo:
Tutti concordano che con la crisi del nucleo industriale occorre puntare su altri settori, in primis sul turismo, anche in considerazione delle nostre bellezze ambientali e culturali. Ebbene, il Comune capoluogo di provincia, ha un assessore al turismo? Qualcuno si è interessato, anche in considerazione della prossima apertura della superstrada Rieti/Terni e dei progetti per il Terminillo, di coinvolgere la Regione Lazio e la Regione Umbria, l’opera romana pellegrinaggi, ( pensiamo ai santuari francescani) le pro loco, le agenzie turistiche, di farsi promotore presso i nostri operatori, in pratica di fare i cosiddetti pacchetti turistici? Qualcuno si è interessato per raccordarsi in primis con l’Ente Provincia e con gli altri Comuni?  In tanti parlano, in tanti vogliono dei ruoli, (il distintivo) ma realmente, chi lavora per l’interesse generale?

2) Il recupero dell’evasione fiscale:
Nella Città di Rieti l’evasione fiscale è altissima, in data 18.04.2011 prot. n° 21341 ho proposto di formare, stante l’obbligo legislativo, il consiglio tributario, ma, non ho avuto risposta. Ancora meglio del Consiglio tributario, recentemente il Governo ha stabilito che il 100% del recupero sull’evasione fiscale spetta ai Comuni. Una sorta di uovo di colombo! Qualcuno ha fatto nulla? Solo recuperare il 50% dell’evasione, sistemerebbe i conti comunali, dando la possibilità all’amministrazione di fare investimenti che nel medio periodo producano sviluppo e occupazione.

3) Servizi sociali
Il Comune di Rieti destina molte risorse a questo settore, però nel tempo da un’assistenza che doveva essere temporanea, si è trasformata in molti casi, in assistenzialismo perpetuo. In questo modo non si da la possibilità ad altri di accedere ai servizi, oppure si va in deficit. Non sarebbe meglio anziché adibire queste persone a dei servizi comunali a volte inventati, inserirli nelle varie attività lavorative private, facendo accordi con le imprese, dando, a condizioni da concordare, con apposito regolamento, e per un certo periodo un contributo? Sono certo che ad oggi tante persone avrebbero ritrovato una vera occupazione. 

Ci sarebbero altre idee da valutare, su tutte  le azioni da intraprendere per avere il giusto indennizzo per l’interferenza d’ambito con l’ATO 2, oppure lo sfruttamento delle energie alternative, ecc ecc  tutte sono valide solo che occorre una cosa purtroppo non conosciuta da tutti gli amministratori, LAVORARE LAVORARE LAVORARE.                                                              

SCIOPERO DIPENDENTI COTRAL, CICCHETTI: PIU' POLITICO DI CONTRASTO ALLA REGIONE LAZIO CHE SINDACALE

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“E’ veramente singolare la motivazione addotta dalla triplice sindacale per giustificare l’odierno sciopero dei dipendenti del CO.TRA.L.

Si rivendica una sorta di diritto ad avere in Rieti un deposito di proprietà aziendale; si chiede la mensa che è provvisoriamente attiva presso lo stabilimento INTERMOTOR a cui si accede, comunque, attraverso navette messe a disposizione dal CO.TRA.L; si sollecita la realizzazione di una sala d’attesa per il personale anche se lo spazio è già disponibile.

Ci si dimentica, però, che i cittadini non si appassionano nel  sapere se la proprietà del deposito è di CO.TRA.L o di ASM.

L’importante è che i locali siano igienicamente e funzionalmente a norma e che siano suscettibili  di ampliamento per far fronte ad eventuali ulteriori esigenze ( è possibile costruire altri 7500 m² ).

Ci si dimentica anche che la mensa è realizzabile nell’attuale sede purchè CO.TRA.L lo chieda e che non può essere una sala d’attesa, peraltro immediatamente attrezzabile, il pomo della discordia capace di lasciare a piedi migliaia di cittadini che ogni giorno usano il mezzo pubblico per andare a lavorare.

Si ha l’impressione, in sostanza, che l’odierno sciopero abbia valore politico di contrasto all’attività della Giunta della  Regione piuttosto che significato squisitamente sindacale. A questo proposito è bene ricordare che la gente è stufa di ripetute interruzioni di pubblici servizi per ragioni totalmente politiche o  chiaramente pretestuose.” 

ANCHE I METALMECCANICI REATINI ALLO SCIOPERO DEL 21 A ROMA

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Ci saranno anche i metalmeccanici  reatini il 21 a Roma allo sciopero indetto dalla Fiom del Lazio.

Uno sciopero importante con una piattaforma ben precisa della Fiom. Il primo punto è la riconquista del  Contratto Nazionale di lavoro senza deroghe approvato ed approvato democraticamente dai lavoratori, cosa che sempre di più viene messo in discussione dall’azione dell’amministratore delegato della Fiat Marchionne con il sostegno di questo governo.

Basta con la logica degli accordi separati firmati dalle altre OOSS, senza che i lavoratori interessati possano esprimere democraticamente il proprio parere. Altro punto importante è il blocco dei licenziamenti in una fase di crisi industriale sempre più pesante e chiediamo inoltre a questo Governo una politica industriale che possa far uscire il nostro paese dalla crisi.

Siamo contro la manovra economica di questo  Governo che penalizza sempre di più i lavoratori e le lavoratrici, scaricando i costi della crisi proprio su di loro che poi sono gli stessi che la crisi la stanno vivendo sulla loro pelle. Siamo per l’abolizione dell’articolo 8 della manovra finanziaria, un’articolo che ha come unico scopo l’eliminazione del contratto nazionale di lavoro aprendo anche la strada all’eliminazione dell’articolo 18 dello statuto dei lavoratori.

Questo provvedimento convalida retroattivamente gli accordi separati fatti in Fiat, gli stessi che sono stati messi in discussione dalle battaglie sostenute dalla Fiom in questo ultimo anno. Questi sono i motivi per quali i lavoratori reatini saranno a Roma a manifestare insieme a tutti i metalmeccanici del Lazio ed a quelli del gruppo Fiat e della Fincantieri.

Il programma:
Partenza da Rieti con i pullmans alle ore 7.00 dallo Stadio Centro Italia.
Concentramento  a piazza della Repubblica alle ore 9,30
Comizio conclusivo di  Maurizio Landini Segretario Generale della Fiom e  Susanna Camusso Segretario Generale della Cgil

PROTEZIONE CIVILE E IL RISCHIO TERREMOTO: INDAGINE SULLA SICUREZZA PERCEPITA DAI CITTADINI

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Si è conclusa nei scorsi giorni scorsi l’indagine conoscitiva sulla percezione e la consapevolezza del rischio sismico tra i cittadini, che ha visto coinvolti un campione di 1.000 abitanti tra i 18 ed i 65 anni, residenti nei 13 Comuni censiti dalla Protezione Civile a più alto rischio terremoto nella nostra provincia, per la precisione Amatrice, Posta, Accumuli, Borbona, Cittareale, Micigliano, Antrodoco, Leonessa, Fiamignano, Pescorocchiano, Borgorose, Petrella Salto e Poggio Bustone.

Il progetto, intitolato "PERSONA AVVISATA MEZZA SALVATA", è stato promosso dal Centro Studi CE.S.I.S.S. in collaborazione con l’Associazione di Protezione Civile C.E.R. di Rieti, le cui conclusioni e la relazione finale saranno consegnate nei prossimi giorni all’Università di Perugia. Dall’indagine svolta emerge uno spaccato fatto di paure inconsce, mancanza di conoscenza, ed anche un pò di rassegnazione alla fatalità, che fà del rischio terremoto, un problema quanto mai attuale e molto sentito dalla popolazione che vive in provincia di Rieti, che genera allarme ed è motivo di grande preoccupazione.

Ci spiega i risultati della ricerca, Crescenzio Bastioni, responsabile del C.E.R. di Rieti, coordinatore delle attività sul campo: – "il presupposto da cui siamo partiti è la verifica dell’attuale livello di conoscenza dei cittadini sui rischi presenti nel territorio in cui vivono e sulla percezione che hanno di quali siano i comportamenti più sicuri da adottare in caso di pericolo. Un’area molto critica è rappresentata dalla mancanza di conoscenza circa l’esistenza di un Piano comunale di emergenza: sommando i “no” e i “non so” l’89% dei cittadini ammette di non conoscerlo.

La maggior parte degli intervistati ritiene che il soggetto preposto istituzionalmente alla redazione del Piano e alla sua diffusione siano i Vigili del fuoco; solo il 9% sa che questo obbligo riguarda il Comune. Non conoscendo il Piano comunale non si conoscono neanche le aree di attesa in caso di terremoto da esso previste, come conferma il 92,5% di coloro che sono stati intervistati, sommando i “no”ed i “non risposto”. Il terremoto dell’Abruzzo ha portato un leggero incremento delle conoscenze ma esse permangono in ogni caso drammaticamente basse: tra i genitori, ad esempio, dopo il terremoto aquilano, solo il 17% di coloro che hanno risposto al questionario si sono attivati per conoscere le caratteristiche strutturali della propria casa, il 29,5% la percentuale di coloro che ha cercato di conoscere le condizioni della scuola dei propri figli, e il 38% coloro che hanno sentito la necessità di sapere in quale zona sismica fosse collocato il proprio Comune. Poco, decisamente troppo poco.

La sfida, – prosegue Bastioni – è conoscere, informarsi, pretendere sicurezza per sé e per i propri figli. Se poi prendiamo ad esempio la parte più prettamente anagrafica, la fotografia che ne scaturisce è che ammonta complessivamente ad oltre il 39% la somma di anziani over 65 e delle persone non autosufficenti, che necessitano di assistenza diretta ed immediata in caso emergenza e che, in mancanza di un piano comunale che ne delinea le procedure, si ritroveranno in grande difficoltà e pericolo. Da questa indagine, svolta attraverso un questionario e per mezzo di interviste dirette ai cittadini, ci sono arrivate le risposte che attendevamo riguardo al grado di informazione che la popolazione ha sui temi che riguardano la protezione civile, e la loro comprensione reale e percepita di vivere in una dimensione di sicurezza.

La conoscenza di questi dati, – conclude Bastioni – ci permette di cogliere al meglio quali siano le esigenze reali che la popolazione necessita in termini di informazione corretta e condivisa, anche per meglio tarare quelle che sono le iniziative da promuovere nelle attività di prevenzione dai rischi, punto fondamentale su cui si basa qualsiasi azione di Protezione.

PRESENTAZIONE DELLA "GUIDA AL MUSEO CIVICO DI RIETI SEZIONE STORICO-ARTISTICA"

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L’Assessorato alla Cultura del Comune di Rieti comunica che venerdì 21 ottobre alle ore 16.00 si terrà presso la Sezione Storico – Artistica del Museo Civico di Rieti in Piazza Vittorio Emanuele II, 1 la presentazione del nuovo volume “Guida al Museo Civico di Rieti Sezione Storico – Artistica” edito da Erios Srl (ingresso libero).

Con l’occasione sarà possibile ammirare la nuova esposizione della lastra marmorea con lo stemma della città di Rieti del 1634. Il volume si apre con una introduzione sulla storia della collezione civica, vengono poi presentate le singole sale concentrando l’attenzione su alcune opere, alle quali è stata dedicata una scheda.

All’interno sono presenti cinque monografie riguardanti gli artisti più importanti: Zannino di Pietro, Antoniazzo Romano, Antonio Gherardi, Antonio Canova e Antonino Calcagnadoro.