Un saldo positivo di 30 imprese nella Tuscia e di sole 5 nel Reatino. E’ il bilancio della nati-mortalità imprenditoriale del secondo trimestre 2023, che mostra un quadro di sostanziale stabilità nell’Alto Lazio, secondo quanto emerge dall’analisi trimestrale Movimprese, condotta da Unioncamere e InfoCamere sui dati del Registro delle Imprese delle Camere di Commercio e disponibile all’indirizzo www.infocamere.it/Movimprese.
Secondo quanto riportato dall’indagine, sono 123 le nuove iscrizioni al Registro Imprese rilevate in provincia di Rieti a fronte di 118 cessazioni e 316 le iscrizioni di nuove imprese in provincia di Viterbo contro le 286 cessazioni avvenute tra luglio e settembre di quest’anno.Un tasso di crescita vicino quindi allo zero per le due province dell’Alto Lazio (+0,08% nella Tuscia e +0,03% nel Reatino) e leggermente inferiore rispetto alle medie nazionale (0,26%) e regionale (0,33%).In merito ai settori, nel Reatino si registra un calo nel commercio all’ingrosso e al dettaglio (-0,61%), nel trasporto e magazzinaggio (-1,07%), nelle attività di alloggio e ristorazione (-0,82%), nelle attività manifatturiere (0,23%), nelle attività professionali, scientifiche e tecniche (-1,67%) e nel noleggio e agenzie di viaggio (-0,19%), mentre crescono lievemente il settore dell’informazione e comunicazione (+0,84%), quello delle attività finanziarie e assicurative (+1,56%) e delle attività immobiliari (+0,36%). Stabili costruzioni (+0,16%), agricoltura (-0,06%), fornitura di acqua, fognature ed energia elettrica, estrazione di minerali.
Nella Tuscia in crescita nel trimestre estivo i servizi di informazione e comunicazione (+1,38%), noleggio, agenzie di viaggio e servizi di supporto (+0,51%) e le attività immobiliari (0,20%), con sostanziale stabilità delle attività di alloggio e ristorazione, costruzioni, fornitura di acqua, fognature ed energia elettrica, estrazione di minerali. Registrano un calo invece i settori agricolo (-0,12%), manifatturiero (-0,21%), del commercio all’ingrosso e al dettaglio (-0,43%), delle attività professionali, scientifiche e tecniche (-0,37%), e delle attività finanziarie e assicurative (-0,55%). A livello nazionale si conferma una lieve ripresa della vitalità del sistema imprenditoriale italiano.
Tra luglio e settembre il Registro delle imprese delle Camere di Commercio ha rilevato un saldo attivo di 15.407 attività economiche (+0,26% rispetto alla fine di giugno), come differenza tra 59.236 nuove iscrizioni e 43.829 cessazioni di attività (tutti i dati sono disponibili all’indirizzo https://www.infocamere.it/Movimprese). In termini assoluti, il risultato del trimestre riflette una vitalità contenuta del sistema imprenditoriale: il saldo si colloca al di sotto della media degli ultimi dieci anni e i due flussi di aperture e chiusure si segnalano tra i meno brillanti del periodo.