BRAILLE GAMMA, RICCI: UN'ALTRA AZIENDA REATINA RISCHIA IL RIDIMENSIONAMENTO

Luigi Ricci FIM CISL

Per la solita inerzia della politica locale un’altra azienda reatina rischia il ridimensionamento, con ripercussioni su circa la metà dei lavoratori attualmente in servizio.

La Biblioteca "Regina Margherita" sovvenzionata dal Ministero dei Beni culturali è l’unico mezzo di integrazione dei disabili della vista, in quanto provvede a far stampare, a livello nazionale, tutti i sussidi scolastici, dalla scuola elementare a testi di specializzazione post laurea, compresi i testi musicali, per non vedenti.

Quasi tutto il lavoro a livello nazionale viene eseguito dalla Braille gamma presente a Rieti con un’azienda sita nell’ex stabilimento Bosi legnami, in via salaria per l’Aquila, che attualmente conta un’ottantina di dipendenti.

 “L’azienda reatina –spiega Giuseppe Ricci della Cisl di Rieti- ha una fetta di quasi il novanta per cento dell’attività produttiva di cui necessita la Biblioteca. I tagli prospettati dal Ministro Bondi provocheranno una caduta verticale dell’attività produttiva del settore con ricadute sull’occupazione fino a due terzi. Questo significa che se i tagli saranno confermati così come sono entro il 31 luglio, successivamente l’azienda locale avrà un esubero di circa 45 trascrittori (così si chiamano gli addetti all’attività di trascrizione dei testi per vedenti in testi braille).

E questo significa anche una caduta sulle possibilità di integrazione scolastica dei non vedenti. Ciò che la Cisl chiede –continua Giuseppe Ricci- proprio per le ripercussioni che i tagli potrebbero avere sull’azienda reatina, è che la politica locale e in particolare il senatore Angelo Maria Cicolani, come è accaduto per l’emendamento contro la soppressione delle province, intervenga sul Governo in modo tale da scongiurarne l’attuazione.

Inoltre, la Cisl di Rieti, di concerto con le altre organizzazioni sindacali – conclude Ricci- chiede ai vertici dell’Azienda reatina un incontro urgente per  verificare l’eventuale impatto che si determinerà localmente e più direttamente,  le azioni da attuare per la salvaguardia dei lavoratori a rischio licenziamento.

Come è immaginabile, la decisione intrapresa dal Governo sul settore ha una prospettiva disastrosa per la Braille gamma e per i suoi lavoratori. Senza contare le ricadute nel settore in cui opera, che è poi quello del sociale, visto che si parla di strumenti per non vedenti”.