Botti di Capodanno, Cicchetti: “Non firmo l’ordinanza di divieto perchè non avrebbe effetti”

Venerdi 27 dicembre 2019 il sindaco di Rieti, Antonio Cicchetti (nella foto), è intervenuto ai microfoni di Radiomondo e Rietinvetrina.it all’interno della rubrica “IO Primo cittadino”, nella quale è tornato a parlare di Capodanno e dei fuochi d’artificio rumorosi, dopo la lettera delle associazioni animaliste reatine (I Miao di Rieti, Adozioni del Cuore, Gli Amici di Fiocco) e di Tesori a quattro zampe, nella quale si chiedeva un’ordinanza che ne avrebbe dovuto vietare l’utilizzo, come accade in tantissime città italiane, magari promuovendo l’uso di fuochi d’artificio silenziosi con base musicale.

“Un volta l’ordinanza l’ho firmata, ma non mi pare che gli esiti siano stati felici, perchè poi bisognerebbe stare addosso a tutti nelle varie zone della città e anche delle periferie un pò estreme, la Piana Reatina ad esempio. Ci vorrebbero squadroni di vigili urbani particolarmente addestrati su questa materia. Il problema è un altro: è una giornata. Per una giornata come quella per Sant’Antonio – prosegue il sindaco Cicchetti – a qualcuno viene in mente che non si facciano i botti? Solo per l’ultimo dell’anno. Mai nessuno ha chiesto che non venissero fatti i botti per Sant’Antonio. Forse temendo la ritorsione divina.

Facciamo una raccomandazione: che siano sempre di meno e meno vistosi e potenti. Credo che rispetto a dieci anni fa, quindici anni fa, sia andata scemando anche questa tradizione. Ricordo, addirittura, prima c’era il versamento sulle strade dei cocci, che era una cosa impressionante. Quando ero bambino non si poteva camminare per le strade. O venivi colpito o camminavi sui cocci. A Napoli, ad esempio, bisognava stare almeno un’ora chiusi dentro casa dopo la mezzanotte. Si usciva verso l’una. Ora si è tutto un pò ridimensionato – conclude Cicchetti – e penso che questa sia la cosa più giusta, più saggia. Anche perchè si è ridotto il numero dei feriti.”