ATER, PD Rieti: “Si continua a criticare la passata gestione per nascondere le mancanze dell’attuale”

“Nonostante sia passato quasi un anno dall’insediamento della Giunta Regionale Rocca e diversi mesi da quella del nuovo Commissario Straordinario dell’ATER di Rieti, ancora una volta si continua a criticare la precedente gestione dell’Azienda.

Un tentativo di nascondere e distogliere l’attenzione sulle mancanze e i problemi dell’attuale gestione della destra sull’edilizia residenziale pubblica che cerca di scaricare responsabilità su chi lo ha preceduto. Al di là delle parole fuori luogo sono i fatti e i numeri a parlare per la vecchia gestione guidata dall’architetto Giancarlo Cricchi: oltre 50 milioni di euro di progetti lasciati alla nuova gestione tra fondi PNRR (a Rieti, via Colelli e Minervini 19,6 mil. di euro, via Colarieti 9,2 mil. di euro, a Pescorocchiano, via Marsicana 0,8 mil. di euro) fondi PINQUA (Rieti, via della Verdura 2,92 mil. di euro di cui 1,2 mil. di euro di fondi regionali), fondi CIPE (Vari comuni del Cratere Sismico 12,09 mil di euro) e risorse provenienti dalla Regione Lazio per la manutenzione straordinaria (vari Comuni della Provincia 4,6 mil di euro).

Finanziamenti questi che hanno portato all’aggiudicazione dei lavori antecedentemente all’insediamento dell’attuale Commissario Straordinario e che ci si augura possano essere portati a termine prima possibile affinché quelle famiglie di assegnatari di case popolari come anche i nuovi assegnatari possano vivere in immobili più sicuri dal punto di vista antisismico e più efficienti dal punto di vista energetico.

Progetti che l’attuale gestione dell’Ater non disdegna di fare propri e rivendicarli anche con dubbia correttezza istituzionale senza riconoscere i meriti di chi quei fondi ha saputo intercettare e mettere a disposizione per la comunità, come nel caso della recente conferenza stampa per Palazzo Javarroni a Rieti. Anche sulla questione delle riqualificazioni 110 per cento l’attuale gestione dell’Ater sembra non avere ben chiare le idee.La gestione Cricchi, come dimostrano i numeri di cui sopra, ha fatto un grandissimo lavoro per migliorare la sicurezza antisismica e poi anche l’efficienza energetica di un patrimonio edilizio come quello dell’Ater di Rieti per lo più datato e quindi non in linea con gli attuali standard prestazionali e le attuali e più moderne normative tecniche.

Per il cosiddetto Superbonus forse non è noto ai più che sono ben poche, sia a livello nazionale che regionale, le iniziative effettivamente attivate dalle Aziende che gestiscono il patrimonio  E.R.P, non certo per mancanza di volontà politica, ma la complessità dei procedimenti tecnico-amministrativi necessari a contemperare il rispetto delle norme in materia di Contratti Pubblici con le agevolazioni fiscali, il tutto con una tempistica stringente e che l’attuale legislatore, peraltro, non ha voluto prorogare almeno per l’edilizia residenziale pubblica. Anche in relazione all’immobile di via Lama, 81 l’attuale gestione dell’ATER fa un gran vociare nonostante le carte raccontino un’altra storia: l’edificio sarebbe stato oggetto di intervento insieme agli altri edifici di via Lama se il Comune di Rieti, presso il quale da molti anni giaceva la richiesta formale e più volte sollecitata formalmente dall’Azienda ai tempi della gestione Cricchi, avesse tempestivamente adottato un idoneo atto deliberativo propedeutico alla sottoscrizione di una Convenzione inerente il diritto di superficie.

Un’operazione avviata solo nel maggio del 2022 in sede di approvazione del Piano delle Alienazioni e valorizzazioni immobiliari; peccato che il Comune di Rieti ha inserito l’area della palazzina riportando però degli identificativi catastali incompleti in relazione a quell’immobile. Tale situazione ha di fatto impedito da una parte le alienazioni di vari alloggi già da anni richiesti dagli assegnatari legittimati comportando tra l’altro mancati introiti per l’Azienda e il mancato inserimento nel programma di riqualificazione per la mancanza di presupposti giuridico-amministrativi.

Sulla possibilità di accertare eventuali altri danni causati dal Sisma l’attuale gestione dell’Ater non inventa nulla di nuovo: tutti gli edifici risultati danneggiati sono da tempo oggetto di finanziamenti mentre, per quelli che più recentemente sono stati oggetto di segnalazioni e criticità, si è proceduto a richiesta di revisione, come dimostrano due edifici nel Comune di Antrodoco, per i quali l’USR Lazio ha riscontrato la presenza di danni e che quindi dovranno essere oggetto di interventi con i fondi della cd Ricostruzione”. Così nella nota il PD provinciale di Rieti