ARUOTALIBERA: TYBUROWSKI-AHMADI, L'ALLENZA DI FERRO POLACCO-IRANIANA ANNIENTA TREVISO

Ahmadi, Aruotalibera Solsonica Rieti

In una giornata colorata dai sorrisi e dalla compagnia dei bambini, la Solsonica – Cariri Rieti domina la prima gara casalinga imponendosi sulla PDM Treviso 68-53.

Primo quarto a due marce per ARUOTALIBERA che parte subito in quarta portandosi sul +7 (17-10) a 7′ grazie al tandem Tyburowski-Ahmadi per poi farsi recuperare tra la fine del primo (18-15) e l’inizio del secondo (18-17) al 12′. Un paio di palle perse e qualche errore di troppo al canestro permettono infatti a Treviso di rifarsi sotto.

Ma l’illusione di poter riacciuffare la partita per gli ospiti, dura solo qualche minuto. In difesa Rieti è compatta (grazie anche alle palle recuperate da Jarrett-Bryan e ai rimbalzi di Tyburowski) e trovare la via del canestro per i trevigiani non è cosa facile (34 per cento la percentuale del tiro da due). In attacco, la coppia Tyburowski-Ahmadi continua a essere una macchina segna punti difficile da arrestare: l’intesa tra i due infatti è perfetta con l’iraniano che si permette di servire il compagno polacco sotto canestro, anche senza guardare. E il risultato si vede nel punteggio: alla fine del primo tempo la Solsonica-Cariri è di nuovo sopra di 10 punti (33-23).

La pausa tra i due tempi diventa così un momento per riprendere fiato e ricaricare le energie. Difficile pensare che Treviso possa tornare in campo senza combattere. Lo fa allora affidandosi a Karaman e Dal Ben che insieme provano a tenere a galla la loro squadra. Ma i padroni di casa non hanno alcuna intenzione di mollare. E le troppe palle perse di Treviso (11 in un quarto), frutto della difesa pressante reatina, si trasformano presto in un divario di 16 punti (56-40) con cui Rieti chiude il terzo quarto. Quando Ahmadi (32 punti) al 37′ lascerà il campo per Rasa, la partita è ormai finita.
E a Treviso non resta che salvare un po’ la faccia limitando i danni. La stanchezza tra le file del Rieti, infatti, inizia un po’ a farsi sentire anche se Tyburowski sembra averci ormai preso gusto (23 punti e 8 rimbalzi). Agli ospiti non resta che arrendersi: finisce così, sul punteggio di 68-53, una gara dominata dai padroni di casa.

"E’ stata una gara intensa – osserva coach Carpentieri alla fine della gara -. Avevo detto ai miei ragazzi che non esisteva una partita perfetta. Devo ringraziarli perché questa volta mi hanno quasi smentito andandoci molto vicino. Sono scesi in campo con l’atteggiamento giusto, fin dal primo minuto.
Non hanno mai mollato e nell’unico momento di difficoltà hanno tenuto i nervi saldi e la testa concentrata. In settimana avevo lavorato molto sulla difesa perché temevo il pressing di Treviso ed in gara sono riusciti ad eseguire quello che avevamo provato in allenamento. La strada è ancora lunga – conclude l’allenatore della ARUOTALIBERA – ma quello che ho visto in campo durante questa partita è molto positivo perché, al di là dei singoli, ognuno ha fatto il suo, esprimendo un gioco di squadra vincente".

"Un risultato importante, e non solo per la vittoria, – osserva il Presidente Paolo Anibaldi – ma delle questioni tecniche lascerò parlare il coach. Io vorrei soffermarmi sulla bella atmosfera che c’era sugli spalti del PalaCordoni. E’ stato bello sentire il calore e il tifo di tutti coloro che ci hanno sostenuto per tutti i 40′. Così come è stato emozionante incontrare la mattina i bambini della Giovanni Pascoli.
Ci hanno accolto con molto entusiasmo, tanto che è stata quasi un’impresa andarsene. Anche questo è il significato di ARUOTALIBERA".