ANNA MARIA MASSIMI PD: EMILI E IL PASSO DEL GAMBERO

Anna Maria Massimi

Con la decisione di revocare l’azione di costituzione di parte civile nei confronti del consigliere Festuccia, la Giunta Comunale rinnega se stessa rinunciando in pratica ad ogni speranza di riavere indietro i denari percepiti dal consigliere per un rapporto di lavoro che a giudizio della magistratura è solo simulato.

Delle due l’una, o il sindaco ha avuto un abbaglio a marzo quando decise di “compiere un doveroso atto di tutela dell’ente da parte degli amministratori che hanno l’obbligo di attivarsi per l’eventuale risarcimento dei danni subiti dal Comune, ad evitare responsabilità dirette nell’eventualità che l’ipotesi accusatoria dovesse risultare fondata”, oppure compie un errore macroscopico oggi che revoca quella decisione.

Sarebbe opportuno che il Sindaco Emili, cui non fa difetto né l’acume politico né la capacità di eloquio, spiegasse ai cittadini la ragione di questa giravolta che in sostanza mette il Comune nella impossibilità di essere risarcito se non “a babbo morto”.

Eviti di dirci che resta in piedi l’ipotesi dell’opzione dell’azione civile, la quale ha un duplice risvolto: quello di arrivare troppo tardi e quella di risultare con ogni probabilità più onerosa delle somme erogate al consigliere.

Di questo i cittadini-contribuenti è bene che siano messi al corrente, direttamente dal Sindaco, il quale avrà così l’opportunità di spiegare perché la delibera di giunta è stata assunta con singolare tempestività.