AL REATE FESTIVAL VENTI DANZATORI PER "UN PONTE TRA ITALIA E ISRAELE"

Fondazione Flavio Vespasiano

Danza e cultura per “Un ponte tra Italia e Israele”. È quanto prevede un importante progetto promosso dalla Fondazione Flavio Vespasiano e dall’assessorato alla Cultura del Comune di Rieti, in collaborazione con la direzione generale per lo Studente e l’Integrazione del ministero dell’Istruzione, per favorire il dialogo e la cooperazione tra diverse culture attraverso la danza.

L’iniziativa, dal nome “Danza e/è Cultura”, è stata presentata a Roma alla presenza del sovrintendente della Fondazione Vespasiano, Carlo Latini, dell’assessore comunale alla Cultura, Gianfranco Formichetti, del dirigente dell’ufficio VI della direzione generale per lo Studente del Miur, Antonio Cutolo, dell’addetto culturale dell’ambasciata di Israele in Italia, Ofra Farhi e del coreografo Mauro Astolfi.

Il progetto a carattere nazionale, ideato e coordinato da Monica Ratti e Valentina Marini, finanziato dal Miur con la collaborazione dell’ufficio scolastico regionale dell’Emilia Romagna, vedrà coinvolti venti danzatori, dieci italiani e dieci israeliani scelti dopo un’intensa selezione, che saranno impegnati a Rieti, a luglio e agosto, in un workshop di quattro settimane per dare vita a una coreografia contemporanea che sarà presentata il 22 agosto nell’ambito della terza edizione del Reate festival. I ballerini si esibiranno con il nome di “Reate ballet”.

I ragazzi selezionati saranno diretti da due autori di fama internazionale come Mauro Astolfi (direttore artistico della "Spellbound dance company") e Adi Salant (direttrice artistica associata del "Batsheva dance company" di Israele). Ulteriore motivo di soddisfazione per la città di Rieti è la presenza, tra i danzatori selezionati, di Federica Valloni, reatina di 19 anni, che ha superato la impegnativa prova per accedere al progetto artistico.

“A Rieti si inaugura un modo nuovo di fare cultura – commenta l’assessore Formichetti – coinvolgendo gli ambienti scolastici e facendo lavorare studenti di nazionalità diverse con un’intensa attività finalizzata alla realizzazione di un progetto artistico di grande respiro, in questo caso legato al mondo della danza moderna, nel quale Israele è all’avanguardia. Altro aspetto da sottolineare è che si tratta di un’iniziativa in cui l’interazione tra studenti avviene non in un tempo limitato, ma prolungato”.  Grazie al contributo del Miur, il workshop è gratuito per tutti i partecipanti.