UIL FPL: NON E' PIU' TOLLERABILE IL LIBERO ARBITRIO DEL SALARIO ACCESSORIO

UIL FPL Rieti

Come consuetudine di questi ultimi anni viene rinviata  la riunione di delegazione trattante per discutere del salario accessorio dall’anno 2008. Anche se il rinvio è di pochi giorni l’ UIL FPL DICE BASTA!

Se il Direttore Generale del Comune di Rieti intende  fare “ammuina” deve sapere che il limite della tolleranza e della sopportazione è stato oltrepassato.

L’UIL FPL da anni rivendica il tavolo della trattativa per discutere del salario accessorio dei dipendenti.

L’UIL FPL non accetta il fatto che  non si tratti il salario accessorio lasciando al libero arbitrio la gestione dello stesso ad alcuni dirigenti.  La UIL FPL non tollera più:

1. Che si  raddoppi  l’indennità di posizione per qualcuno in assenza di contrattazione e non venga liquidata  a chi ne ha diritto;

2. Che il ricorso al lavoro straordinario puntualmente sfora il budget annuale,  per poi essere liquidato attingendo al budget dell’anno successivo senza chiamare a responsabilità il dirigente o i dirigenti che hanno determinato la maggiore esposizione e questo a danno sempre dei dipendenti;

3. Che, ad esempio nel settore della polizia municipale, lo straordinario serve per liquidare  costantemente chi presta servizio in ufficio (addirittura per  lo più addetti al lavoro di segreteria del dirigente o ad  altre incombenze interne) con picchi  di circa 3.000,00 euro ( gennaio agosto 2010) mentre appare secondario  l’utilizzo delle risorse per attività effettiva di controllo della viabilità etc.»;

4. Che alcuni dirigenti (oseremo dire più “furbastri”) in questi frangenti liquidino indennità (art. 17 lett.f)  ai propri dipendenti e ciò a scapito di tutto il restante personale che avendone titolo non riescono ad avere lo stesso trattamento riservato a “pochi”;

5. Che non si contratti il salario accessorio degli anni  a partire dal 2008 senza avere contezza di come e da chi è stato utilizzato;

E’ chiaro che non vi sono più margini per un dialogo e per una trattativa, ma che, per  porre un freno a questi costanti segnali di insofferenza nei confronti delle OO.SS. sulle  le prerogative sindacali, non rimane che ricorrere Giudice del Lavoro per la repressione della condotta antisindacale ed alla Corte dei Conti perché gli eventuali abusi accertati vengano addebitati ai dirigenti responsabili.