Costantini (FNS CISL): “Sono 1.403 i detenuti in più nelle carceri della Regione Lazio” – I DATI

“Sono 1.403 i detenuti in più nelle carceri della Regione Lazio, dato aggiornato al  30 giugno  2025,  dove la  capienza regolamentare prevista è di  5.307 mentre in carcere  sono  presenti 6.710 detenuti. La  carenza di personale di polizia penitenziaria nella regione Lazio  è invece di -900 unità. Gli Istituti che attualmente risultano maggiormente carenti  di personale di polizia penitenziaria sono NC CC Rebibbia ( -33% con circa – 258 unità),  CC Velletri (-27% con circa  – 73 unità ), CR Rebibbia (- 30% circa  – 55 unità), NC CC Rieti (- 32% con circa  – 56 unità), CC Viterbo “N.Izzo”  (- 30% con  – 98 unità), CC Frosinone (-28%  con circa – 81 unità), CC Regina Coeli (- 25% circa con  circa – 120 unità). Resta, purtroppo,   gravissima  la situazione della carenza di personale di Polizia Penitenziaria nel distretto del Provveditorato del Lazio, Abruzzo e Molise  un dato preoccupante dato che  solo nella regione Lazio la carenza è pari a – 900 unità di Polizia Penitenziaria.

Da segnalare che le ore di straordinario relative all’anno 2024 non ancora liquidate risultano essere regolarmente contabilizzate ma non pagate per esaurimento dei fondi disponibili e che le stesse, tuttavia, sono state accantonate in attesa della disponibilità delle risorse finanziarie da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze, come previsto dal D.P.C.M. del 3 ottobre 2024. Critictà che si registrano  anche per l’anno 2025 dove la situazione di difficoltà nel pagamento degli straordinari delle ore in eccedenza , richieste dall’amministrazione, effettuate nel primo semestre. Criticità che si registrano anche nel pagamento di missioni, restano inevase le richieste del personale dell’Istituto di Frosinone, sia appartenente al Nucleo Provinciale ed altri  per missioni fuori regione.

Anche nell’istituto Casal del Marmo di Roma  c’è  sovraffollamento, ci sono presenti oggi circa 56 minori di cui 6 donne, la carenza è  di circa -10 unità di Polizia Penitenziaria. Mancano in particolare le unità nel ruolo ispettori e sovrintendenti. E’ noto che il settore della giustizia  minorile e’ sotto pressione, con l’aumento  della devianza giovanile e delle cosiddette baby gang, spesso legate  alla criminalita’ organizzata. Una situazione che richiede risposte  urgenti e risorse specifiche.
Apprendiamo che in data 1 luglio 2025  e l’ennesimo episodio di estrema violenza consumatosi all’interno di un Istituto Penale per i Minorenni  a farne le spese sono stati due appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria in servizio presso l’IPM di Roma. Il detenuto si è scagliato contro i colleghi utilizzando una lametta, colpendo uno con tagli al braccio e l’altro con morsi alle gambe. Buoni Pasti non corrisposti da febbraio 2025 a causa della mensa chiusa per lavori, da circa un anno.

Per la FNS CISL Lazio occorrono urgenti e radicali interventi perchè il personale è stremato e così non si può continuaroccorre, pertanto, migliorare la condizione di lavoro  del personale che opera per l’amministrazione penitenziaria, per la  giustizia minorile e di comunita’, servono investimenti sulle  strutture in cui insistono gli ambienti di lavoro spesso vetusti e privi di tutte le  necessarie previsioni utili a garantire salubrita’, sicurezza e  igiene per chi ci lavora e per chi e’ costretto a viverci per effetto  delle sentenze penali che li riguardano.Dalle condizioni delle carceri si misura il grado di civiltà della nostra Repubblica ma non occorre dimenticare che chi opera nei penitenziari deve poter lavorare in serenità  per risollevare il comparto c’è veramente tanto da fare mettere mano alla carenza degli organici, solo nel Lazio mancano 920 unità di Polizia Penitenziaria vi è necessità di rinnovare ed ammodernare molte carceri assai vecchie, del tutto inadeguate, creare spazi per il personale ed ausili tecnologici per migliorare il servizio.

Per la Fns Cisl Lazio il sovraffollamento rende inaccettabili le condizioni di lavoro del personale penitenziario dove vi è la necessità e la  priorità di una risposta concreta da parte di tutte le autorità competenti per quanto riguarda la carenza degli organici in essere e l’esigenza di rivedere la dotazione organica in ambito regionale  di questi istituti interessati ad ampliamenti NC CC Civitavecchia, CC Frosinone, CC Viterbo, perché solo superando il sovraffollamento si potrà tornare a controllare in maniera adeguata chi realmente deve stare in carcere ma vi è necessità di assicurare standard dignitosi per i detenuti, in linea con gli obiettivi costituzionali e con il rispetto dei diritti umani, con il sovraffollamento non c’e rieducazione. Deve essere chiaro a tutti che il sovraffollamento comprime sia la sicurezza che il trattamento”. Così nella nota Costantino segretario della FNS CISL Lazio