TURINA: CLINICA "SI" CLINICA "NO" NELLA PIANA, NON SI PUO' VALUTARE SENZA UNA PROPOSTA CONCRETA

Gianni Turina

In questi giorni si assiste con molta preoccupazione ad un dibattito sulla clinica “SI” o clinica “NO”  nella piana reatina senza elementi di valutazione e senza che risulti un minimo di proposta inoltrata agli organi competenti.

La preoccupazione nasce per il modo, ormai ripetitivo negli anni, con cui si affronta una idea progetto, lasciandosi andare ad un atteggiamento preclusivo che già tanti danni ha creato al nostro territorio.

Atteggiamenti di questo tipo hanno favorito il fallimento di tante iniziative bocciate “frettolosamente” dal sistema Rieti per poi trovare accoglimento con successo in altri posti, determinando a favore di quest’ultimi sviluppo economico ed occupazionale.

E’ sufficiente ricordare, tra le occasioni perdute, o “interrotte”, il Festival di Spoleto, il Distretto dell’Intrattenimento (ora a Valmontone), l’interruzione della Biennale d’Arte delle Generazioni, il Festival del Musical, Rievocazione storica di Carlo D’Angiò, ed altre legate ad investimenti produttivi che avrebbero comportato un consistente beneficio economico del nostro territorio.
Il momento di grave crisi occupazionale non può consentire ad alcuno di assumere atteggiamenti ostativi e preclusivi verso iniziative tutte da verificare ma mai  da escludere a priori anche attraverso atteggiamenti che rendono impermeabile il sistema Rieti a progetti innovativi.

Ritengo quindi che in mancanza di uno studio di fattibilità, non ancora inoltrato ufficialmente agli organi competenti, non sia opportuno e produttivo lasciarsi  andare ad alcune dichiarazioni significative di scetticismo escludente verso l’esterno.
Resta inteso che la valutazione dovrà tener conto della sostenibilità ambientale, dell’impatto socio-economico, dei livelli occupazionali, dell’aspetto urbanistico e di altri elementi che comportano scelte politiche rispetto ad un’idea prospettica di città di medio-lungo periodo.
Approfondiamo quindi la proposta con il giusto senso di responsabilità, di onestà intellettuale e della adeguata consapevolezza delle prospettive future del nostro territorio.