Una folta delegazione di parlamentari “bipartisan”, dal PD a Forza Italia, dal Nuovo Centro Destra a SEL, è intervenuta ieri al Tempio di Adriano per discutere, con i vertici del sistema camerale del Lazio, del dimezzamento del diritto annuale, contenuto nel decreto legge 90 sulla riforma della Pubblica Amministrazione. In rappresentanza della Camera di Commercio di Rieti erano presenti il Segretario Generale Giancarlo Cipriano, il Vicepresidente Maurizio Aluffi e il membro di Giunta Domenico Napoleone.
Ignazio Abrignani, Roberta Agostini, Stefano Fassina, Maurizio Gasparri, Mario Marazziti, Giulio Marcon, Alessandro Mazzoli, Claudio Moscardelli, Barbara Saltamartini, insieme con un’ampia rappresentanza di amministratori locali, fra cui Giovanni Di Giorgi, Daniele Leodori, Marta Leonori, Francesco Saponaro, si sono impegnati a prevedere, nel corso dell’iter parlamentare, una gradualità nel taglio del diritto annuale e a scongiurare il passaggio del Registro Imprese, asse portante dell’attività camerale, al Ministero dello Sviluppo Economico.
Il taglio del 50% del diritto annuale, a oggi previsto a regime da gennaio 2015, comporterebbe una contrazione del PIL regionale dello 0,3% (pari a circa 400 milioni di euro), un rischio occupazionale nel sistema camerale per oltre 650 persone (tra personale pubblico e privato) e, addirittura, alcune migliaia di posti lavoro persi a causa degli effetti recessivi.
Le proposte di autoriforma e la protesta contro il taglio del diritto annuale saranno al centro della manifestazione nazionale dei lavoratori delle Camere di Commercio italiane, che si terrà domani, 23 luglio 2014, in piazza di Pietra a Roma.