Sequestri immobili, Paggi (PSI): “Basta propaganda, serve un grande atto di maturità della politica locale”

Il dibattito a cui assistiamo in questi giorni a Rieti, se non fosse preoccupante per le sorti della Città, sarebbe davvero avvilente per tutti coloro che confidano ancora nella politica e nelle capacità della Pubblica Amministrazione.

La vicenda dei sequestri decisi dalla magistratura, dapprima del Teatro Flavio Vespasiano e a seguire del PalaMalfatti, certifica l’inadeguatezza di una larga parte delle strutture pubbliche, a partire da quelle di proprietà comunale, rispetto alle numerose prescrizioni di legge in termini di agibilità e certificazioni varie.

La Giunta Cicchetti come unica risposta agli eventi, sembra aver scelto l’esistenza di fantomatici complotti, ma questo tentativo di propaganda politica non può certo nascondere la realtà dei fatti, ovvero che, quelle strutture non avevano effettivamente le certificazioni richieste dalla legge. E, in ogni caso, vale la pena ricordare che l’attuale Amministrazione è ormai in carica da 3 anni ragion per cui, deve assumersi quota parte, la sua fetta di responsabilità.

Certo è, però, che sarebbe esercizio ingiusto non riconoscere che la situazione che sta emergendo circa alcune strutture pubbliche (in primis quelle deputate al pubblico spettacolo) è un tema che si trascina da almeno 3 o 4 lustri, al quale dunque è sempre più urgente porre rimedio. E non si può neanche nascondere che si tratti di una situazione non certo circoscritta soltanto alla Città di Rieti ma probabilmente comune a tante altre Città in Italia. Non basta, dunque, dire che l’attuale Amministrazione poteva e doveva fare di più. Questo ormai è chiaro a tutti. Bisogna invece intervenire ed è imprescindibile farlo in fretta.

Come in altri ambiti, se possibile questa volta con ancora maggiore vigore, lanciamo una proposta alla politica e alle Amministrazioni del territorio: istituire al più presto una cabina di regia tra Comune, Provincia, Regione Lazio e i rappresentanti reatini in Parlamento, per individuare la strategia più adatta e più veloce per risolvere una situazione che rischia di diventare esplosiva, insopportabile e difficilmente comprensibile agli occhi dei cittadini.

Servono certamente risorse economiche per adeguare le strutture pubbliche ed è necessario individuare anche la strada migliore per ridurre tempi e storture della burocrazia. In una tale situazione non si può continuare con la mera propaganda visti gli oggettivi problemi esistenti che partono da lontano ma che esplodono oggi, si rischia cosi di danneggiare l’economia e la vitalità della nostra Città in tanti ambiti, a partire da quello culturale, ricreativo e sportivo. Almeno questa volta la politica e la classe dirigente di Rieti, tutta, compia un grande atto di maturità e responsabilità: sieda intorno a un tavolo e individui fondi e strategie per adeguare una serie di impianti, secondo una scala di priorità.

Una Città alle prese con i risvolti economici del sisma 2016 e oggi con quelli del Covid non può permettersi anche di perdere ulteriori spazi di vitalità ed energia.