REGOLARIZZAZIONE LAVORATORI STRANIERI, ASSISTENZA DALLA UIL IMMIGRAZIONE

Immigrato

Mancano  soli 4 giorni  all’avvio della “fase di emersione dei lavoratori immigrati irregolarmente presenti in Italia”, prevista dal 15 settembre al 15 ottobre, che offre la possibilità ai migranti e ai loro datori di regolarizzare la posizione lavorativa.

La Responsabile  della Uil Immigrazione di Rieti, Chiara Simonetti,  rende noto che presso gli uffici di viale Matteucci n. 32 sarà possibile usufruire di assistenza e consulenza per le complesse operazioni di compilazione e inoltro delle domande, con particolare attenzione sarà ralle famiglie che intendono regolarizzare il lavoro domestico (colf e badanti).

"Diversamente dal Decreto flussi – fa sapere il sindacato – per la regolarizzazione non c’è numero chiuso: tutte le dichiarazioni che hanno i requisiti saranno accettate. Non esiste, quindi, la necessità di arrivare tra i primi facendo file e attese inutili nei giorni iniziali".

Ecco in breve le modalità di svolgimento dell’emersione:
La dichiarazione viene resa dal datore di lavoro, cittadino italiano o comunitario o straniero extracomunitario con Permesso di Soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo (Carta di Soggiorno);

Il datore di lavoro deve possedere un reddito minimo annuo imponibile di 30.000 annuo. Per il lavoro domestico sono necessari 20.000 , oppure 27.000 nel caso di nucleo familiare con più redditi. E’ inoltre possibile cumulare il redditi del coniuge e dei parenti entro il 2° grado (anche se non conviventi). Per il lavoro di assistenza ad un datore di lavoro non autosufficiente o portatore di handicap non è richiesto un reddito minimo;

L’emersione può riguardare un rapporto di lavoro dipendente di qualsiasi settore, a tempo pieno, e per il solo lavoro domestico, anche a tempo parziale. Il rapporto di lavoro deve essere in corso almeno dal 9 maggio 2012;

Il datore di lavoro dovrà pagare la somma di 1.000 alla presentazione della domanda;

Alla firma del contratto dovrà quindi dimostrare di avere versato contributi e retribuzione per almeno 6 mesi. Sono esclusi i datori di lavoro condannati per tratta o sfruttamento di prostituzione e minori, per aver dato lavoro a immigrati irregolari, per caporalato, per favoreggiamento dell’ immigrazione clandestina;

Il lavoratore deve provare con un documento emesso da organismo pubblico di essere presente in Italia ininterrottamente almeno dal 31/12/2011. Non deve inoltre avere subito espulsioni, segnalazioni di non ammissibilità in area Schengen, condanne per i reati ex art. 380 CPP, o essere considerato minaccia per l’ordine pubblico o la sicurezza dello Stato.