Randstad 1969, mostra su una famiglia olandese nascosta in 141 rullini non sviluppati

Dopo gli ultimi incontri con la fotografia di autori emergenti, Utopia torna ad esporre una nuova, prestigiosa mostra. Randstad 1969 è la storia di una riesumazione accidentale, come la definisce Pierluigi Ortolano che, nel 2017, si aggiudica in un’asta online un pacco contenente 141 rullini di vario formato esposti e dimenticate da cinquant’anni, un lavoro fotografico di fine anni Sessanta di un fotografo olandese sconosciuto. I rullini giungono avvolti in un foglio di giornale, il Randstad, datato 31 gennaio 1969 e dal quale prende il nome il progetto.

Le prime fotografie riportate alla luce dopo mezzo secolo danno una dimensione di quello che l’intero archivio, formato da circa 4000 negativi, potrà restituire in termini di memoria sia familiare che di un’intera area dei Paesi Bassi che va da Amsterdam al Mare del Nord.

Un viaggio per immagini di un tempo ed uno spazio sospesi attraverso paesaggi urbani e scene di vita ordinaria. Partendo da San Salvo, in provincia di Chieti, Randstad 1969 ha suscitato l’interesse dei media (la sua storia è stata pubblicata internazionalmente da El Pais e da numerose testate specializzate in fotografia) e degli spazi espositivi di numerose città italiane, tra cui Genova, Roma, Brescia, Teramo, Campobasso e Ascoli Piceno. Dal 4 fino al 18 maggio l’esposizione sarà a Rieti, ospitata dalla sede dell’associazione fotografica Utopia, inaugurazione sabato alle ore 18:30, apertura dal mercoledì al sabato, dalle 17:30 alle 20, ingresso libero.