PIANO SEDIMENTAZIONE FOSSO DELLA VALLE DI CANTALICE

Oreste Pastorelli

E’ stato presentato questa mattina il Piano sedimentologico del Fosso della Valle di Cantalice che fa parte della Convenzione tra Provincia di Rieti e l’università La Sapienza per la Fattibilità idraulica ed ambientale degli interventi previsti dal Piano per il Ripristino dell’Officiosità dei corsi d’acqua” che riguarda, oltre al Fosso della Valle ( cd Fosso Vallone), anche i torrenti Tascino e Aia.

A presentare il progetto l’assessore alla Difesa del Suolo della Provincia di Rieti, Oreste Pastorelli, il professor Giuseppe Sappa de La Sapienza e il sindaco di Cantalice, Paolo Patacchiola. “Questa convenzione – ha commentato l’assessore provinciale Pastorelli – è l’ennesima dimostrazione dell’attenzione che l’amministrazione provinciale ha nel contenere e contrastare il rischio idrogeologico; non a caso, non appena ci è stato chiesto di redigere un piano sedimentologico per vari corsi d’acqua del nostro territorio da inviare all’Autorità di Bacino, l’ente deputato a effettuare gli interventi di bonifica e ripristino, l’assessorato si è immediatamente attivato. Devo in questa sede perciò ringraziare gli uffici del IV Settore della Provincia, guidati dall’ingegner Sabrina Ferroni, e il Critevat per la celerità con la quale sono riusciti a redigere questo primo progetto che a breve sarà seguito da quelli per il torrente Aia e Tascino”.

“Non posso nascondere la mia soddisfazione e il mio orgoglio – ha invece dichiarato il sindaco di Cantalice Patacchiola – per esser riusciti a rsolvere, grazie anche all’impegno della Provincia, un problema per il quale per molto tempo ci siamo sentiti ‘impotenti’ e che causava disagi soprattutto alle comunità che insistono nella parte bassa del mio Comune. Grazie a questo piano finalmente si potrà intervenire e riportare a normalità l’alveo del Fosso Vallone che in alcuni punti è praticamente scomparso”.

“Il piano stilato dal Critevat – ha spiegato il professor Sappa – prevede la riprofilatura e la calibratura del Fosso della Valle in modo tale da riportare i tempi di deflusso delle piene ai valori previsti dalle normative e cioè i 200 anni. Il piano poi prevede che non vi saranno in pratica costi a carico degli enti pubblici dato che il soggetto che procederà alla riprofilatura potrà utilizzare il materiale che sarà portato via dall’alveo. Un ulteriore motivo di soddisfazione credo che sia rappresentato dal fatto che nella stesura del Piano sono stati coinvolti anche due giovani ingegneri che si sono laureati presso l’università di Rieti”.