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martedì 14 Ottobre 2025
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EMILI: MARRAZZO DEVE DIMETTERSI DA PRESIDENTE DELLA REGIONE LAZIO

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Giuseppe Emili Sindaco di ReitiNon vorrei apparire maramaldo e non voglio “uccidere” un uomo già politicamente “morto”, ma il presidente della Regione Lazio deve dimettersi e non per le sue vicende private, che non ci interessano, bensì perché, lui a differenza di quanto affermava nei miei confronti, ha rese indecorose le istituzioni, recandosi, a quanto pare, con l’auto messa a disposizione dai cittadini per il suo incarico, in un appartamento al cui interno si trovava un transessuale.

Inoltre, deve politicamente scomparire perché ha offeso tutti soggiacendo a un ricatto.
Ci aspettiamo che venga a chiedere scusa, non a Giuseppe Emili, ma al sindaco della città di Rieti, per le accuse che gli ha rivolto durante i rari incontri con la popolazione reatina.

Credo che debbano vergognarsi anche coloro che non si fanno scrupolo a santificarlo perché si è “autosospeso”. Cosa significa questa “autosospensione”? Quanto accade oggi a Marrazzo è la fine di un “moralizzatore da strapazzo” che conduceva una trasmissione del livello di “Mi manda Rai Tre”.

Lo ribadisco: chiediamo le dimissioni del presidente della Regione non per i vizi o le virtù di Piero Marrazzo, ma perché avrebbe violato ogni norma e ogni consuetudine utilizzando l’auto “blu” per scopi impropri e soprattutto per aver soggiaciuto a un ricatto, come egli stesso ha ammesso.

E lo ha accettato evidentemente perché riteneva che i suoi vizi o le sue virtù private avrebbero in ogni caso compromesso la sua immagine e determinato giudizi negativi nei suoi confronti da parte dell’opinione pubblica e dell’elettorato. Vada via e non continui a sporcare le istituzioni con la sua presenza.

REDATTO DOCUMENTO CONCLUSIVO SUL POLO DELLA LOGISTICA

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ASIPresso la sede del Consorzio Industriale sono intervenuti i soggetti rappresentativi delle categorie e datoriali dei lavoratori, come da allegata nota, per discutere in merito alla situazione del  polo della logistica di Passo Corese.

Premesso che
– L’iter amministrativo dell’intero intervento, particolarmente lungo ed elaborato è iniziato nel 2000 con l’adozione, da parte dell’Assemblea generale del Consorzio Industriale del Piano Regolatore Consortile con la conseguente approvazione da parte della Regione Lazio nel maggio 2004;
– Il provvedimento finale della Conferenza dei Servizi risale al 22 novembre 2006 con parere favorevole della Soprintenda archeologica;
– L’opera è stata sottoposta a Valutazione Impatto Ambientale con parere positivo;
– Nel novembre 2008 il Comune di Fara in Sabina ha rilasciato il necessario Permesso di Costruire (n.60/08) mentre la comunicazione di inizio lavori è avvenuta in data 15  dicembre 2008;
-Sono stati appaltati,ed in avanzato stato di esecuzione,  i lavori per il primo stralcio dell’impianto di depurazione che servirà l’area produttiva e per un totale di Euro 1.719.033,26 mentre sono  in fase di aggiudicazione i lavori relativi al secondo stralcio per ulteriori 3.906.109,60;
-I lavori per la realizzazione della bretella di collegamento tra SS4dir. e la SS313, anch’essa sottoposta a valutazione di impatto ambientale con esito positivo, sono in fase più che avanzata per un costo complessivo di Euro 13.912.000,00 interamente finanziato dalla Regione Lazio;
– sono stati sottoscritti accordi transattivi con i proprietari delle aree espropriate per 21.049.752,00;
–  sono stati sottoscritti numerosi contratti preliminari con operatori nazionali ed internazionali di primissimo livello;
-dal mese di dicembre 2008, sotto l’alta sorveglianza e direzione della Soprintendenza Archeologica sono in corso le indagini archeologiche con archeologi, paleontologi, operai specializzati e relativi mezzi meccanici ( mediamente quasi 20 persone ), con spese chiaramente a carico dei promotori dell’intervento che hanno comportato costi fino ad oggi superiori ad 1.300.000,00 e che sebbene tutto ciò abbia consentito di sbloccare un primo stralcio dell’intervento non ci sono certezze sui tempi e sui costi per svincolare l’intera area;
-sono iniziati i lavori per le opere di urbanizzazione sulla parte delle aree svincolate;
Tutto ciò premesso,
i convenuti concordano nel ritenere l’intervento di primaria importanza per il nostro territorio, anche in considerazione dell’attuale situazione economica che mina la stabilità di famiglie ed imprese del reatino. In tal senso l’iniziativa di Passo Corese costituisce attualmente una prima risposta concreta per il rilancio della nostra economia locale e ogni ulteriore ritardo rischia di vanificare gli sforzi fin qui sostenuti e che, laddove le necessarie indagini archeologiche dovessero comportare ulteriori ritardi, potrebbero sorgere difficoltà per gli operatori che si sono già impegnati economicamente, tenuto conto che il fattore tempo non è una variabile indipendente per la concretizzazione dell’iniziativa utile allo sviluppo ed alla occupazione.
 
Per quanto detto si richiede a S.E. il Prefetto di Rieti un incontro al fine di valutare le eventuali azioni da intraprendere per attivare l’iniziativa, evitando colpevoli ritardi che potrebbero determinare “fughe” di imprese che già hanno prenotato i lotti o addirittura determinare trasferimenti societari a soggetti non bene identificati.

SIMEONI SUL POLO DI ECCELLENZA DELLE CARNI

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Inalca“Chiedo a che punto sia la concretizzazione del cosiddetto Polo di eccellenza delle carni”. Così Matteo Simeoni, responsabile provinciale del Dipartimento per le Politiche lavorative, di sviluppo economico e per le Relazioni sindacali del Popolo della libertà.

“Il Comune di Rieti, infatti, ha già realizzato quanto di sua competenza – continua – ovvero una compartecipazione al progetto. A differenza di questo, vorremmo sapere a che punto sono gli impegni presi dalla Regione Lazio e dalla Provincia di Rieti, le quali dovevano provvedere a reperire le risorse necessarie per far sì che il mattatoio, concesso dall’amministrazione comunale, potesse essere compatibile con la lavorazione per l’intera filiera delle carni di qualità. La struttura dovrebbe essere dotata, a questo fine, di un reparto adibito alla trasformazione del prodotto”.
 
“Vogliamo sapere, però, dal coordinatore comunale del Pd, Giuseppe Martellucci, – aggiunge – il quale ha contribuito da ‘regista dietro le quinte’ alla nascita del consorzio deputato alla realizzazione del Polo delle carni, se ha notizie relative al piano industriale che lo stesso consorzio doveva produrre, se i requisiti per la ricollocazione dei lavoratori ex Inalca sono tali da garantire il reinserimento lavorativo e se, soprattutto, la parte privata si stia organizzando per reperire le risorse necessarie a una piena concretizzazione del progetto. A questo proposito, infatti, ritengo che i 27mila euro finora destinati dai privati al Polo non diano neanche la possibilità dell’accensione di una macchinario. Non vorrei che il progetto fosse in realtà una ’boutade’ come quella di un’automobile ad aria compressa”.

TEODORI NUOVO SEGRETARIO UIL FPL

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UIL FPLE’ Domenico Teodori il nuovo segretario della Uil Fpl di Rieti.
L’elezione è avvenuta ieri all’unanimità al termine dei lavori del III Congresso provinciale della Federazione dei poteri locali del sindacato di viale Matteucci.

Sanità, lavoro pubblico e rapporti con le istituzioni locali: sono stati questi i principali temi trattati nella relazione dal neo eletto segretario Teodori.
«Il commissariamento della sanità a livello regionale – ha spiegato Teodori – ha avuto pesanti ripercussioni anche sulla nostra provincia. Una penalizzazione evidente in termini di diminuzione di posti letto e di accreditamento delle Rsa con una conseguente riduzione e perdita di importanti posti di lavoro nel nostro territorio».
 Attenzione rivolta anche alla politica nazionale e alle novità introdotte dal “decreto Brunetta”. «Siamo in totale disaccordo – ha proseguito Teodori – sulle modalità di applicazione proposte dal ministro. Si parla continuamente di produttività, ma lo si fa in termini esclusivamente propagandistici. Temiamo che si stia limitando sempre di più il ruolo del sindacato, con un conseguente e pericoloso allontanamento della politica dalle organizzazioni sindacali».
 
Prima delle votazioni, la parola è passata ai membri della segreteria Marino Formichetti e Valter De Santis che si sono rivolti alle istituzioni locali, chiarendo il ruolo della Uil Fpl nei confronti della politica. «Noi non abbiamo “padrini” – hanno spiegato Formichetti e De Santis – e siamo equidistanti rispetto alla politica. Siamo stati e continueremo a stare dalla parte dei lavoratori, in tutti gli enti locali indipendentemente dalla parte politica che governa. Il nostro giudizio sull’operato degli amministratoti sarà basato sempre sui fatti».
 
Oltre a Tedori, eletto segretario generale provinciale, e a Formichetti, referente sanità e formazione, al termine del congresso sono stati eletti nella segreteria anche Valter De Santis, referente enti locali, Giustino Tiberti, segretario organizzativo, Rossella Cortigiani, referente del 3° settore, e Angelo Raimondi. L’ex segretario Odoardo Patacchiola è stato eletto all’unanimità presidente della Uil Fpl di Rieti. 

AD EMPOLI SI INTERROMPE L'IMBATTIBILITA' DELLA IRCOP

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azione IRCOPUna partita decisamente sfortunata quella della Ircop contro il Consorzio Etruria Empoli.
Chiuso il primo quarto con il vantaggio dei padroni di casa, la squadra di Alessandro Crotti riesce a risalire la china  portandosi anche a più  dieci.

Nell’ultimo quarto il Consorzio Etruria, dopo una serie di palloni persi da entrambe le formazioni, riesce ad agguantare il vantaggio portandosi 61-60 a 1’e 58” dal termine  dell’incontro.
A soli 14” dalla fine, nella rimessa da metà campo per la Ircop, Grillo perde  palla commettendo poi fallo su Mariotti, che porta il Consorzio Etruria a più 5.
Per la formazione reatina l’incontro è ormai sfuggito di mano e si conclude con il punteggio di 65-60  a favore degli avversari.
E’ la prima sconfitta della Ircop che interrompe la scia positiva che durava dall’inizio campionato.

ARRESTATO UN LATITANTE DELL'OPERAZIONE RECYCLED CARS

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volante CarabinieriA Fiumicino è finito in manette un componente della banda di Romeni che nel 2008 fece razzia di auto nuove, mettendo a segno una serie di furti ai danni di alcune concessionarie del Reatino: BADEA Iliuta del 66.

L’uomo, latitante dal mese di gennaio 2009, è stato sorpreso dalla polizia di frontiera allo scalo dell’aeroporto di Fiumicino, nel mentre tentava di imbarcarsi per Bucarest.Immediatamente una squadra di Carabinieri del Reparto Operativo di Rieti è andata a Fiumicino e, dopo aver formalmente riconosciuto il latitante, gli ha notificato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere.

Era il 6 maggio del 2008 quando  scattò l’operazione RECYCLED CARS.
Due rumeni furono arrestati e altri fuggirono in Romania.
Per tutti l’accusa era di associazione a delinquere finalizzata al furto e riciclaggio di autovetture. L’indagine dei Carabinieri del REPARTO OPERATIVO, in collaborazione con la compagnia di Cittaducale, era partita nel mese di maggio 2008 quando, in due diversi raid, erano state razziate una serie di auto nuove, ancora da immatricolare, nei pressi delle concessionarie Top Car e Centralmotor sulla Salaria per l’Aquila.

In tempo di record, dopo alcuni giorni dai furti, i Carabinieri erano riusciti ad individuare alcune aree di Roma, dove i componenti della banda avevano parcheggiato le autovetture rubate, sulle quali erano state apposte delle false targhe provvisorie rumene ed erano stati alterati i numeri dei telai. Le auto erano pronte per essere inviate in Romania. Il primo ad essere stato catturato è stato il capo della banda, Gheorghe Durneac, 48 anni, pluripregiudicato e specializzato nel furto di auto. In manette anche un componente della banda: Tanasie Catalin Marcel del 88

Per Durneac l’accusa di essere il promotore e l’organizzatore dell’associazione a delinquere. Nel computer sequestratogli fu individuato un sito internet rumeno dove l’associazione poneva all’asta le auto che rubava (dopo aver oscurato la targa). E proprio dall’analisi dei dati immagazzinati nel computer di Durneac che partirono ulteriori e più approfondite indagini dei Carabinieri, che pazientemente ricostruirono date e luoghi dei furti messi a segno dalla banda in tutto il territorio nazionale, nonché le generalità dei componenti della banda ancora non identificati.

Il PM Santangelo nel Gennaio 2009 richiese e ottenne dal Gip nuove ordinanza di custodie cautelari per furti, aggravati e continuati, ricettazione e riciclaggio di autovetture rubate e trasportate in Romania, e formazione di targhe false rumene. Cinque furono le ordinanze emesse nei confronti della banda di Rumeni.

L’unico ad essere nuovamente arrestato fu, però, solo Durneac, che si trovava agli arresti domiciliari nella sua abitazione di Roma. Gli altri quattro suoi connazionali erano da tempo fuggiti in Romania. Nei loro confronti furono emessi ordini di cattura europei.

 

Questo il lungo elenco delle auto rubate e spedite in Romania:
– 3 furgoni citroen, modello Jumper e 2 citroen mod Evasione e C3, in danno della societa’ Pierasi, con sede a Jesi, eseguiti nella notte tra il 23 e il 24 aprile 2008;
– 2 auto Dacia logan e Renault scenic, in danno della societa’ Pampaloni SRL, con sede a Poggibonsi in provincia di Siena, eseguiti nella notte tra il 23 e il 24 aprile 2008;
– 3 furgoni di cui 2 Fiat Iveco e un Ford Transit, in danno della societa’ Tercam SRL, con sede a Cisterna di Latina, eseguiti nella notte tra il 23 e il 24 aprile 2008;
– 2 Wolkswagen Tuareg e 1 furgone Citroen jumper, ai danni della ditta Ital autotrasporti 2000, con sede a Monterotondo, eseguiti nella notte tra il 14 e il 15 aprile 2008;
– 1 Alfa 159 1900 multijet e 1 159 2400 multijet, in danno della societa’ Gruppo Centralmotor con sede a RIETI, via del Terminillo, eseguiti nella notte tra il 12 e il 13 maggio 2008;
– 1 Bmw 320 Touring rubata a L OSTIA il 15 maggio scorso;
– 1 Bmw X3 rubata a Roma sulla via Appia il 9 giugno 2008.

Sulle tracce del resto della  banda si è attivata anche l’Interpol.

SALVATO DALLA FORESTALE UN ESEMPLARE DI LUPO

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Guardia ForestaleE’ stato grazie alla segnalazione fatta dal primo cittadino del Comune di Monte San Giovanni in Sabina al numero verde del Corpo Forestale dello Stato (1515) che si è potuto salvare un magnifico esemplare di lupo rimasto intrappolato in un laccio in un area a poche centinaia di metri dall’abitato di Monte San Giovanni in Sabina. Sul posto prontamente allertato dalla Centrale Operativa del C.F.S. è giunto il personale del Nucleo Operativo Speciale di Protezione Civile in servizio presso il Comando Provinciale di Rieti.

Giunti sul posto gli Agenti coordinato dall’Ispettore Capo Fabio Ciccomartino , hanno interessato il servizio veterinario al fine di poter agevolmente liberare il lupo (Canis lupo).
Il selvatico risultava infatti bloccato da un micidiale “laccio” (una cordina in acciaio) che lo cingeva all’altezza del bacino.

Giunto sul posto il veterinario Dr. Crescenzi provvedeva a narcotizzare il lupo, che veniva trasportato presso il “Giardino Faunistico di Piano dell’Abatino” del Dr. Antonio De marco per le cure del caso.
Sul posto intanto gli Agenti del N.O.S. rivenivano altri sei laccio abilmente dissimulati tra la vegetazione. L’area veniva quindi bonifica e i micidiali “laccio” posti sotto sequestro. Per il momento verrà redatta una notizia di reato a carico di ignoti, ma gli Agenti della Forestale stanno raccogliendo notizie per poter risalire alla persona e/o alle persone che hanno posizionati i “lacci”, che ricordiamo sono considerato mezzi illegali per l’esercizio della caccia.

Le condizioni del lupo non sono delle più rassicuranti, ma il prof. De Marco e il figlio Lorenzo (medico veterinario), non disperano di poterlo salvare. Infatti da un esame approfondito sembrerebbe che il lupo ( un maschio di 4/5 anni) sia rimasto intrappolato da circa due giorni,  presenta una vasta lacerazione con complicazioni alla vescica, il tutto aggravato dallo stress della cattura. Per fortuna non presenta fratture agli arti.
Nei giorni prossimi sapremo se il   povero lupo potrà riconquistare la libertà.

DICHIARAZIONE DI PIERO MARRAZZO

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Piero MarrazzoHo detto la verità ai magistrati prima che l’intera vicenda fosse di pubblico dominio. L’inchiesta sta procedendo speditamente anche grazie a quelle dichiarazioni, che sono state improntate dall’inizio alla massima trasparenza. Si tratta di una vicenda personale in cui sono entrate in gioco mie debolezze inerenti alla mia sfera privata, e in cui ho sempre agito da solo.

Nelle condizioni di vittima in cui mi sono trovato ho sempre avuto come obiettivo principale quello di tutelare la mia famiglia e i miei affetti più cari; gli errori che ho compiuto non hanno in alcun modo interferito nella mia attività politica e di governo.

Sono tuttavia consapevole che la situazione ha ora assunto un rilievo pubblico di tali dimensioni da rendere oggettivamente e soggettivamente inopportuna la mia permanenza alla guida della Regione, anche al fine di evitare nel giudizio dell’opinione pubblica la sovrapposizione tra la valutazione delle vicende personali e quella sull’esperienza politico-amministrativa.

Ho quindi deciso di autosospendermi immediatamente e a tal fine ho conferito al vicepresidente la delega ad assumere la provvisoria responsabilità di governo e di rappresentanza ai sensi della normativa vigente, rinunciando a ogni indennità e beneficio connessi alla carica.

In considerazione degli importanti provvedimenti di governo e legislativi che nell’immediato dovranno essere assunti, in virtù della particolare congiuntura economica e anche in relazione alle funzioni che svolgo in qualità di commissario di Governo, ho deciso di aprire un percorso che porti alle mie dimissioni dalla carica di presidente della Regione.

LA IRCOP STASERA IN TERRA TOSCANA CONTRO IL CONSORZIO ETRURIA EMPOLI

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azione IrcopCaccia alla quinta vittoria consecutiva per la Ircop Rieti che stasera, fischio d’inizio alle 21.15, affronterà in terra toscana il Consorzio Etruria Empoli con cui la Ircop condivide, insieme a Scauri, il primo posto in classifica. Coach Alessandro Crotti dovrà ancora fare a meno del lungo Simone Bagnoli che in settimana ha ripreso comunque ad allenarsi.
Sarà probabilmente in panchina anche se la sua presenza in campo è tutt’altro che scontata.
Una gara, quella di stasera, decisamente impegnativa per i reatini che dovranno vedersela con la miglior difesa del campionato.
Attesi sul parquet di Empoli Mossi e compagni che dovranno ancora una volta dare prova di essere una delle squadre da battere in questo campionato.

Come di consueto diretta integrale della partita su Radiomondo fm 99.9 mhz ascoltabile anche in streaming nel sito internet www.radiomondo.fm

IL RIETI A CACCIA DELLA PRIMA VITTORIA CONTRO IL FONDI

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azione F.C.RietiProva del fuoco al Manlio Scopigno per il Rieti targato Pietro Mariani che affronterà, alle 14.30, il Fondi che occupa la seconda posizione in classifica.
La gara si presenta più che impegnativa contro una squadra del girone a non aver mai perso. I reatini invece occupano l’ultimo posto in classifica con soli tre punti.
Per gli amarantocelesti una gara decisiva per dimostrare che c’è ancora qualcosa di buono da regalare ai tifosi. E soprattutto portare a casa la prima vittoria che potrebbe far ripartire il cammino del Rieti. Domenica prossima ancora un incontro casalingo contro il Selargius.
Quindici giorni per cambiare il volto ad una stagione che, fino ad oggi, ha regalato ben poche soddisfazioni agli amarantocelesti.  

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