MANOVRA ECONOMICA, PIETRANTONI CGIL: COSI’ NON C’E’ FUTURO PER IL PAESE

Cgil Rieti

La stretta sulle pensioni contenuta nella manovra del Governo è inaccettabile e la Cgil si opporrà anche con la mobilitazione.

E’ da respingere la norma che blocca al 45% la rivalutazione per gli assegni di valore compreso tra 3 e 5 volte il trattamento minimo, quelli superiori ai 1428 Euro lordi. Particolarmente negativo è l’aumento di almeno tre mesi dell’età minima pensionabile.

Sul fisco si predispone un aumento generalizzato dell’imposizione indiretta; non si rompe il legame tra profitti e ricchezze improduttive e parassitarie; non si avvia una politica di sostegno al reddito più basso e, in generale, di contrasto alla povertà; non si produce un riequilibrio, a favore del lavoro e delle pensioni, della crescita e dello sviluppo.

Dopo aver drasticamente ridotto i finanziamenti destinati ai Comuni e alle Regioni per fare i servizi e aver praticamente cancellato il fondo nazionale per le politiche sociali, quello per i nidi, quello per la famiglia, ora si passa a colpire i diritti soggettivi. Non solo, si sottraggono risorse da tutte le forme di sostegno socio assistenziale, sanitario e previdenziale quali ad esempio l’indennità di accompagnamento, il sostegno all’invalidità o i trattamenti pensionistici di reversibilità. Come se non bastasse dal 2012 tornano i “super ticket” da 10 euro per ogni ricetta sulle visite specialistiche e dal 2014 sono previsti nuovi ticket sui farmaci e sulle prestazioni sanitarie, compresi i ricoveri.

Ulteriori costi di cui dovranno farsi carico le famiglie e nei Comuni normali, alla luce dei nuovi tagli annunciati, arriveranno nuove tasse. Se poi nella famiglia c’è un lavoratore pubblico lo stipendio subirà un blocco totale fino al 2014. Basta questo elenco per rendere il quadro? Volendo si potrebbe andare avanti, parlando della mancanza di prospettiva di investimenti, di occupazione, dei tagli al sostegno per i bambini con handicap, alla scuola…. Siamo di nuovo di fronte a una logica di tagli e di apparente rigore, che nella realtà si tradurrà in un blocco del Paese e dello sviluppo. Più si abbassa la crescita più il rapporto con il debito diventa complicato.In questa manovra ci sono alcuni dei tagli sui costi della politica. Ma non ci sono impegni e date certe.

Serve una vera operazione di equità che in questo documento non è prevista.
Già a partire da giovedì 7 luglio la Cgil effettuerà una prima iniziativa di presidio e volantinaggio presso le sedi delle Prefetture. A Rieti l’appuntamento è alle ore 11,00 in Piazza Cesare Battisti.