Lorenzini (Coldiretti Rieti): “Riqualificazione Strampelli opportunità per il mondo agricolo e della ricerca”

«Quello della ristrutturazione dell’ex Stazione sperimentale di Granicoltura “Strampelli” è un risultato davvero importante non solo per la nostra città e il modo agricolo, che vedrà così riconsegnarsi un pezzo della sua storia, ma anche per la ricerca agraria e la formazione dei tanti giovani che hanno deciso di scegliere questo settore». Così il presidente di Coldiretti Rieti, Claudio Lorenzini, sull’intesa raggiunta dalla Cabina di Coordinamento Sisma, presieduta dal Commissario alla Riparazione e Ricostruzione Sisma 2016, Guido Castelli, sull’Ordinanza speciale che prevede la riqualificazione dell’ex Stazione sperimentale di Granicoltura “Strampelli” di Rieti, rimasta lesionata dal sisma del 2016. L’importo previsto dall’ordinanza è di 7 milioni di euro per interventi di miglioramento sismico strutturale per preservare un patrimonio di rilievo per tutto il territorio reatino.

«Un intervento del quale si è parlato anche in occasione della recente mostra a Roma – prosegue Lorenzini – presso il Masaf, dedicato all’agronomo e genetista, che ha dedicato la sua vita alla selezione e miglioramento delle piante cerealicole, soprattutto del frumento, sviluppandone alcune ad alto rendimento, come “Senatore Cappelli”». Un’occasione alla quale Coldiretti Rieti era presente con il presidente Claudio Lorenzini insieme al sindaco di Rieti, Daniele Sinibaldi, le istituzioni locali e i ministri all’Agricoltura, Francesco Lollobrigida e della Cultura, Gennaro Sangiuliano.

Ad ospitare il museo, comprensivo di numerosi oggetti appartenuti a Strampelli, tra cui 150 pannelli, 600 ampolle con i grani migliorati e in misura ridotta le avene, sarà proprio l’ex Stazione, oggetto di ristrutturazione e sempre qui si volgeranno anche i corsi del Dipartimento di Scienze Agrarie e Forestali dell’Università della Tuscia. 

«Nazareno Strampelli rappresenta i valori che Coldiretti difende e promuove da sempre – aggiunge Lorenzini – che vanno dalla valorizzazione del Made in Italy, all’importanza di tramandare la nostra cultura, le nostre tradizioni. Ricordando la nostra storia, riusciremo a costruire un futuro migliore per i giovani, con una struttura che sarà dedicata anche alla loro crescita formativa».

Un tema, quello della formazione, sul quale Coldiretti ha sempre investito molto, attraverso la creazione di nuove figure professionali, come quella ‘Evologo”, nata da un’intuizione con Unaprol, ma anche attraverso l’attivazione di corsi presso le proprie sedi e le scuole del territorio, con le quali sono state avviate importanti sperimentazioni e collaborazioni. E’ quanto sta accadendo con l’ITS Academy Sistema Agroalimentare di Rieti, dove è possibile avviare un percorso che abbraccia una formazione molto ampia dall’agronomia alle applicazioni digitali, al settore olivicolo, dal marketing alla gestione d’impresa, fino alla patologia vegetale, all’informatica e all’inglese tecnico.

«Un risultato che è frutto di un impegno corale – conclude Lorenzini – quello che prevede la ristrutturazione dell’ex Stazione sperimentale di Granicoltura, che ha portato alla realizzazione di un progetto sinergico, grazie alla collaborazione del Comune di Rieti, della Regione Lazio, della Struttura Commissariale, dell’Urs Lazio e dell’Agenzia del Demanio e naturalmente del ministero dell’Agricoltura e della Cultura. A loro va il nostro riconoscimento per questa grande opportunità di crescita per il territorio e per il mondo agricolo».