Le leggende del Rieti Calcio si ritrovano

I giocatori del Rieti Calcio dei tempi che vinceva, provenienti anche da Roma, da vari centri del Lazio, e perfino da Arezzo, si sono incontrati per gli auguri in vista del prossimo Natale.

“E’ un incontro che volevamo fare da tempo – ha detto Nunzio Rucci che di quel Rieti è stato una colonna portante in campo, prima di diventarne Presidente – ma prima il covid, poi impedimenti vari hanno causato alcuni rinvii. Però dalla partecipazione odierna, siamo più di trenta, mi sembra che all’appello abbiano risposto in tanti”.

Ed erano veramente in tanti soprattutto i “reduci” dei due campionati vinti quello del 1963-64 e quello del 1973-74. Rucci fungeva da trait-d’union visto che era presente in modo significativo in entrambe le formazioni, prima da giovane promessa, poi da campione affermato. Invitati i giornalisti Flavio Fosso e Fabrizio Tomassoni, che hanno scritto libri su quelle vicende sportive. Tra i giocatori ha spiccato la presenza dell’allenatore vincente del Campionato 1973-74 Roberto Melchiorri.

“Erano campionati di promozione – ha detto – ma la promozione di quasi cinquant’anni fa era un’altra cosa. Il mio Rieti, che vinse il campionato con sedici punti di vantaggio, oggi giocherebbe tranquillamente in Serie C”.

Erano tutti i campioni, come Orlandi che a ottantacinque anni e mezzo gioca ancora a Tennis, o Andrea Mancinetti che oggi è il patron di una squadra denominata Nazionale OLD che disputa incontri over 65 in tutta Italia ed anche a Cuba. Il prossimo 18 dicembre sarà a Palombara contro la Nazionale Cantanti. E tutto va in beneficienza. O come Riziero Angeletti, avvocato di grido presente spesso nei grandi processi di cui ha parlato la televisione.

Eccoli, tutti lieti di incontrarsi, prima per l’aperitivo al Bar della Lira, poi al ristorante Cava 18 per una conviviale-rimpatriata: Gianpietro Porzia, Luigi Santoboni, Sergio Battisti, Giovanni Orlandi, Mario Fabiani, Fausto Bonaposta, Luigi Daldin, Bruno Del Pelo Dino Pezzotti, Carlo Di Filippo, Giulio Di Cesare, Edoardo Mattei, Sergio D’Aquilio, Piero Trivellone, Giovanni Bianchetti, Oliviero Olivieri, Mattioli Roberto, Roberto Sesena, Riziero Angeletti, Ivano Zangrilli, Roberto Fabri, Alberto Cavalli, Moreno Torcolacci, Giancarlo Petrangeli, Maurizio Del Pasqua, Mauro Passarani, Franco Fabri, Rocco Cignitti, Luciano Ferroni, Renato Ciaramelletti, Eligio Tutti e i già nominati Rucci, Angeletti, Mancinetti. Mario Sebastiani non ha mancato di passare a salutare i compagni di una volta.