LA STORIA DI… Giuseppe, Fabio e Filippo

LA STORIA DI… GIUSEPPE, FABIO E FILIPPO è raccontata dalla direttrice di CNA Rieti, Enza Bufacchi.

Si commuove Giuseppe, per tutti Pino, quando comincia a raccontare la storia, perché, prima che della “Calcestruzzi Aloisi”, è la storia di lui bambino, di suo padre Giovanni e del suo amore per il lavoro, dei suoi fratelli, Fabio e Filippo, delle loro famiglie che per tanti anni hanno anche vissuto insieme, separandosi solo la notte per andare a dormire.

Tutto ha inizio a Terzone di Leonessa alla fine degli anni ‘50, quando Giovanni, utilizzando un “vecchio mezzo militare”, “letteralmente rattoppato” comincia a “inventare” e “trasportare” tutto ciò di cui la comunità ha bisogno: il bestiame, la legna, i materiali da costruzione, il carbone che lui stesso produceva.

Pino è solo un ragazzino curioso che gioca intorno ad un padre per il quale il lavoro coincide con la vita stessa. “Anche la domenica se dovevi cercarlo”, racconta Pino, “lo trovavi a fare la manutenzione dei mezzi”. Intanto Pino cresce e il gioco con i motori, con il vecchio “mezzo militare”, con un nuovo trattore agricolo e un nuovo camion che intanto si sono aggiunti, si fa sempre più appassionante, del resto Giovanni non oppone alcun rifiuto alle richieste di Pino di provare, sperimentare, tentare.

Il risultato è che alla fine anche per Pino, poi per Fabio, e alcuni anni dopo anche per Filippo, il più giovane dei tre, il gioco si trasforma in lavoro e diventa quel che è stato per il padre: stessa passione, stessa serietà, stesso impegno.

Nel 1978 nasce la prima azienda di Giuseppe, una ditta individuale che si occupa di movimento terra e di lavori stradali, alla quale nel 1980 si aggiunge la “Calcestruzzi Aloisi”, una società che muove dalle richieste dei cantieri e coinvolge tutti e tre i fratelli.

A quest’ultima attività Pino dedica tanto impegno, tanto da sacrificare anche il suo viaggio di nozze, come ancora oggi la moglie gli rimprovera, “perchè la metà di quei pochi giorni furono dedicati alla ricerca di betoniere”. Così come altrettanto impegno le hanno poi dedicato i fratelli, le mogli, Erminia, Annunziata e Annarita, e poi le figlie, in particolare Giulia che si occupa di gran parte della gestione delle due imprese e Martina che intanto studia ingegneria edile.

Purtroppo questa straordinaria storia familiare nel 2019 è stata funestata da un gravissimo lutto: la morte di Fabiano, il figlio di Fabio. Un tragico incidente stradale che ne ha interrotto la vita a ventisette anni, lasciando un doloroso vuoto. Su di lui erano riposte molte speranze anche sul futuro dell’azienda.

La terza generazione è formata ora da tutte donne e anche la quarta che si affaccia alla vita e si prepara al futuro. La preoccupazione sottesa, anche se mai esplicitata, nelle parole di Pino, è che fare calcestruzzo non sia un mestiere per donne. Oggi però il ruolo di imprenditore e imprenditrice può essere interpretato anche diversamente da come hanno fatto prima Giovanni e poi i suoi figli, lavoratori manuali prima che altro.

Di questo le giovani donne della famiglia sembrano essere certe: “Spesso le nostre figlie, con innata passione e senso del dovere, ci dicono che cambieranno il colore del calcestruzzo e lo faranno diventare rosa; intanto è grazie a loro che riusciamo a vedere il presente e il futuro in maniera più rosea”.

Nel tempo le aziende di Pino e i suoi fratelli sono cresciute nel numero di betoniere, di camion e di collaboratori. Bruno, Domenico, Roberto, Raman, Francesco, Lorenzo, Alessandro e un altro Domenico sono diventati, per i rapporti che si sono stabiliti, i membri di una famiglia ancora più allargata.

Ora dovremmo raccontare di tutti gli hobby di Pino, del suo quasi museo di attrezzi agricoli, della sua vecchia trebbiatrice e della festa della mietitura riservata prima a pochi amici, poi cresciuti fino a diventare più di centocinquanta, delle cose che coltiva, il grano, le patate e chissà cos’altro, e infine della sua adorata Balilla, l’auto d’epoca usata per le sue nozze e poi per quelle di sua figlia. Poi ancora della sua stanchezza, della burocrazia e delle difficoltà di questo momento, della pandemia, della ricostruzione, ecc…, ma tutto ciò non aggiungerebbe molto alla storia esemplare di una famiglia esemplare!

CALCESTRUZZI ALOISI
Via della Posta, 108 – 02016 Leonessa (RI), Italia
+39 0746 938304
calcestruzzi.aloisi@libero.it
www.calcestruzzialoisi.it
#lastoriadicnarieti