LA STORIA DI… Beatrice

LA STORIA DI….BEATRICE è raccontata dalla direttrice di CNA Rieti Enza Bufacchi:

Beatrice è una donna solare, con un sorriso che è sempre lì a dissipare ogni difficoltà, nonostante i suoi occhi verdi ogni tanto, mentre racconta la sua storia, si velino per la commozione dei ricordi che affiorano! La prima cosa che colpisce del suo racconto è che sembra aver vissuto, nonostante la sua giovane età, una, due, tre vite, nelle quali c’è però una costante: la cucina, il cucinare, il cibo.

Babette, come viene di chiamarla, ha oggi un piccolo ristorante a Scai, una frazione di Amatrice, “Da Annarella”, inaugurato da poco, approdo di una lunga storia che comincia a Roma un po’ di anni fa! È lì che nasce e cresce, praticamente dentro il bar dei suoi genitori, ma la vocazione di Pia, la mamma di Beatrice, era la cucina, una passione trasmessa da suo padre, cuoco. Beatrice dice “uno Chef”, che negli anni ’50 aveva un ristorante, “Osteria da Orlando”, vicino alla Stazione Termini.

Beatrice non lo ha mai conosciuto, ma lei si sente erede della passione che fu di suo nonno e che è ancora di sua mamma e, mentre racconta di quando ha lasciato la scuola e dei tanti lavori che successivamente ha fatto, si sofferma a parlare di quelli nelle mense di enti e aziende, Cotral, Peroni, Cnr, dei catering al Circolo Canottieri Lazio, con Paride, un altro chef della sua prima vita, con il quale “adorava stare in cucina”, perchè lui l’aveva “praticamente adottata” e le insegnava “i trucchetti del mestiere”.

E ancora racconta di quando aiutava sua madre, che per quindici anni ha fatto la cuoca a “Santa Marta” in Vaticano, e di quelle volte che ha servito Papa Wojtyla, un’emozione che ancora la commuove. Venti anni fa, per ricercare un po’ di serenità dopo un periodo difficile, Beatrice molla tutto e si trasferisce a Scai, dove sono le sue radici, nelle intenzioni per un anno sabatico che presto si trasformerà nell’inizio di una seconda vita.

La casa dei nonni è un rifugio, ma il contesto non è tanto ospitale;  lei però non si perde d’animo, fa qualsiasi lavoro le capiti, lava macchine alla fontana, taglia la legna, fa pulizie, fino a che non incontra Gianfranco, “è un colpo di fulmine”, e dopo sei mesi si sposano. Dalla loro unione nascono due splendide figlie, Valentina e Sara. Passano gli anni e, pur tra gli affanni della vita, tutto sembra andare per il verso giusto, ma anche per loro arriva il terremoto e, al ricordo di distruzione e lutto, di nuovo gli occhi le si velano di lacrime.

La terza vita inizia subito dopo. Nonostante le macerie e il dolore, Beatrice ricomincia a cucinare prima per amici parenti e poi da “Santino al Lago”, dove c’è Alberta, altra cuoca consigliera. Da allora è passato poco tempo ma sono successe tante cose. Beatrice e la sua famiglia hanno deciso di rimanere a Scai;  nonostante l’opportunità di andare altrove, hanno comprato un’attività che comprendeva un bar e un negozio di generi alimentari della quale occuparsi insieme, ora che anche Gianfranco ha poco lavoro come idraulico e hanno cominciato a fare tutto ciò che era necessario, permessi, lavori, attrezzature, per aprire un ristorante.

Il 31 marzo l’inaugurazione, il nome “Da Annarella”, un omaggio alla suocera con la quale Beatrice ha vissuta e lavorato, prima di perdere tutto, prima di ricominciare!

Da Annarella, via di Roccapassa, 124
02012 Scai – Amatrice (RI)
Telefono 0746818033
Fb scai e varoni

#lastoriadicnarieti
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