LA STORIA DI… Barbara

LA STORIA DI… BARBARA è raccontata dalla direttrice di CNA Rieti, Enza Bufacchi.

Un minuscolo crogiolo per fondere oro e argento e il punzone per apporre il marchio finale sono gli attrezzi dell’inizio e della fine del lavoro di Barbara, orafa per passione, formazione, mestiere.

In realtà l’iter delle sue creazioni comincia prima con la fase di progettazione proprio come ha imparato a scuola ormai tanti anni fa. La scuola era l’Istituto d’Arte, dove Barbara frequenta la sezione “metalli e oreficeria” e dove consegue, dopo i primi tre anni, il titolo di “maestro d’arte” e poi il diploma.

Alla scelta della scuola la inducono sia l’indicazione degli insegnanti che la sua passione per la creatività, la stessa passione che, al termine del corso di studi, la porta a Spoleto a frequentare un percorso di formazione nel laboratorio di un maestro orafo. Qui Barbara rimane a lavorare per alcuni anni, poi, per tornare a stare vicino alla famiglia di origine, nel 1997 torna a Rieti e apre i suo laboratorio, “Arte Orafa”.

È ancora molto giovane e affermarsi in un settore dove la conoscenza prima e il rapporto di fiducia poi, sono determinanti, non è facile, ma a sostenerla è ancora la passione e la determinazione. È brava e lavora sodo. Il suo lavoro artigianale, “niente stampi”, sottolinea più volte, la porta ad acquisire numerosi clienti, privati ma anche oreficerie per le quali diventa il laboratorio di riferimento.

È sola nel suo laboratorio, ma ce la fa e riesce a tenere insieme anche la vita affettiva. Infatti si sposa e, lavorando fino alla sera prima di partorire, mette al mondo anche una figlia, Giulia, e quindici giorni dopo è di nuovo alle sue creazioni. “A me piace creare”, ripete Barbara, “cose particolari, oggetti asimmetrici”, “unici” e quando, “a partire dalla lastra o dal filo” arrivi all’ultima fase, la lucidatura, e “appare il gioiello così come lo avevi pensato, provi una grande soddisfazione”.

Le sue creazioni sono anelli, bracciali, collane, orecchini, ciondoli, chiusure, gioielli in filigrana, fedi, solo per citare i più frequenti. Proprio a una fede è legato l’aneddoto che ci racconta, della signora che con il santino in mano le chiedeva di incidervi, nella minuscola fede, sia l’effige della Madonna che la relativa preghiera, e non fu facile spiegarle l’impossibilità di realizzare questo suo desiderio!

Oltre che delle meraviglie del suo lavoro Barbara ci racconta anche dei cambiamenti che nel corso del tempo hanno reso più difficile non il lavoro, ma l’attività imprenditoriale: l’aumento del prezzo dell’oro, una crescente concorrenza dell’industria, più capace di recepire e al tempo stesso orientare la moda e l’affermarsi degli oggetti tecnologici come regali più desiderati. Eppure lei va avanti con la sua clientela che, con il passa parola, continua a crescere e che a distanza di anni le mostra ancora con ammirazione le sue creazioni realizzate per un evento particolare: un anniversario, un matrimonio, una prima comunione.

Volete sapere qual è il suo cruccio? Le sue unghie un po’ rovinate dal lavoro manuale ma soprattutto senza smalto, un “capriccio” che si regala solo d’estate durante i pochi giorni di vacanza.

Ma se non potrete “ammirare” le sue unghie laccate, andando nel suo laboratorio potrete ammirare i suoi gioielli ornati di perle, pietre dure e preziose e i suoi bellissimi occhi azzurri!

L’ARTE ORAFA di MASCARETTI BARBARA
Largo Bonfante, 9 – RIETI
CEL. 347 5434516