Il pizzo al tombolo rinasce ad Antrodoco con L’Arte senza Tempo

Il 26 febbraio è stato inaugurato ad Antrodoco in Corso Roma, 36 “L’arte Senza Tempo”, il negozio di Lidia Ermini che riporta in vita la tradizione antichissima del pizzo realizzato a tombolo. In un ambiente intimo ed accogliente sono esposti i delicatissimi merletti realizzati dalle sue talentuose mani, rivisitati in chiave modera. Non solo trine, ma anche accessori di abbigliamento, gioielli, complementi d’arredo e bomboniere che nascono dalla creatività e dall’abilità manuale di Lidia. Ogni prodotto è un pezzo unico, dal design originale, che nasce dal sapiente connubio fra tradizione e innovazione.

Il pizzo a tombolo – spiega Lidia – si realizza utilizzando un cuscino cilindrico, denominato tombolo, sul quale viene fissato con degli spilli un disegno, e il merletto prende vita attraverso una serie continua di intrecci di fili sottili fissati a dei fuselli di legno. E’ un’arte che richiede molta pazienza, dedizione e amore. La concentrazione deve essere completa ed esclude qualsiasi altro pensiero, quasi fosse una vera e propria forma di meditazione.

Le origini del merletto a tombolo sono incerte, i primi manoscritti sull’argomento risalgono al 1400 e parlano di lavori eseguiti con attrezzi rudimentali, fuselli ricavati da ossa animali e lische di pesce usate come spilli. Sembra che sia stata proprio l’Italia il primo centro di diffusione di questa arte manuale, e da qui poi, per opera dei mercanti veneziani, la tecnica del merletto a fuselli si propagò negli altri paesi europei. Inizialmente veniva utilizzata per impreziosire i corredi da sposa, e più tardi nell’ ’800 per decorare riccamente i capi di abbigliamento. Narra un’antica leggenda che un marinaio della Serenissima, al rientro da un lungo viaggio, portò in dono alla sua amata un’alga marina. Volendo conservare il caro ricordo, la ragazza decise di copiarne e ricrearne la forma e i trafori, attorcigliando i fili attorno a dei piccoli piombi. Nacque così il primo merletto a fuselli.

L’amore di Lidia Ermini per questa arte affonda le sue radici nell’infanzia, quando fin da piccola osservava affascinata la mamma intenta nelle attività manuali di cucito, ricamo e maglia. Un giorno poi comparve a casa il cuscino a cilindro, per realizzare i preziosi merletti al tombolo. Fu quella la molla da cui scattò la sua curiosità verso questa raffinata arte. Si iscrive più tardi all’istituto d’arte diplomandosi con il massimo dei voti, e apprende le tecniche di progettazione che poi utilizzerà per creare tutti i disegni originali alla base delle sue creazioni con il tombolo. Nel 1998 frequenta all’Aquila una scuola di tombolo della durata di cinque anni, dopo la quale inizia a diffondere questa antica arte tenendo corsi ad Antrodoco, attraverso i quali ha insegnato negli anni a tantissime persone.

Lidia racconta che da venti anni serbava il sogno di poter aprire una propria attività, per proporre le sue creazioni al pubblico. Tuttavia, il lavoro presso un’azienda locale, non ne permetteva la realizzazione. Recentemente, ha perso il suo impiego a causa di una riduzione del personale e questo evento, benchè critico da un lato, ha rappresentato dall’altro l’opportunità per concretizzare la sua aspirazione, con l’apertura de “L’arte senza tempo”.  Il pizzo realizzato al tombolo, e l’artigianato in generale – spiega Lidia –  sono parte del nostro patrimonio culturale da custodire e tramandare che, se valorizzati adeguatamente, possono creare nuove opportunità lavorative.

Anche grandi firme della moda infatti, come Fendi, Christian Dior e Manolo Blanich, nelle loro recenti collezioni hanno utilizzato i raffinati merletti al tombolo, per impreziosire le loro creazioni, dando così visibilità internazionale e a questa arte antica ma moderna al tempo stesso, e stimolando la creazione di nuove scuole dedicate al suo insegnamento. Info 339 8786065 – FB Il mio angolo l’arte senza tempo

Maria Elena Ciancarelli