Chiunque sia alla ricerca di un’occasione per staccare dalla frenesia quotidiana e concedersi una giornata all’insegna del benessere a contatto con la natura, può partecipare a un’iniziativa speciale e peculiare.
Domenica 21 aprile, nell’incantevole cornice della campagna di Fara in Sabina, si terrà un ritiro rigenerante – promosso e organizzato dall’associazione Accademia del Tempo Libero di Passo Corese in collaborazione con la Pro Loco di Fara in Sabina e l’Ufficio Turistico comunale – dedicato al movimento e al rilassamento ispirato all’antica cultura cinese. Il protagonista della giornata sarà infatti il QI-Gong: la pratica di questa disciplina aiuta a trovare il proprio centro di equilibrio sia fisico che mentale. Distrazione e disperazione mentale si trasformano in concentrazione e chiarezza della mente: la lentezza dei movimenti può inoltre sviluppare una maggiore percezione e consapevolezza del corpo. Questa nuova percezione aiuta a rilassare il corpo migliorando la postura, il sistema nervoso e il rilassamento mentale. In Cina esiste un proverbio che dice: “Chi pratica regolarmente il QI-Gong diventa agile come un bambino, sano come un taglialegna e tranquillo come un saggio”.
La giornata comincerà alle ore 9:30 con il raduno al parcheggio dell’Abbazia di Farfa, da dove si proseguirà lungo il suggestivo sentiero alla volta di Fara Sabina. Durante il percorso verranno svolti esercizi di scioglimento del corpo e recupero energie, con tecniche di respirazione per ottenere equilibrio fisico-mentale: momenti preziosi per prendersi cura di se stessi e per riscoprire il proprio senso di pace interiore. Arrivati al parco di Fara in Sabina, si procederà con il pranzo al sacco e una pausa per il riposo.
Per i sei partecipanti che ne avranno fatto richiesta al momento della prenotazione, si potranno inoltre effettuare massaggi antistress (massaggio testa, Reiki e campane tibetane: la campana tibetana, attraverso il suo suono e la vibrazione, stimola il processo di auto-guarigione e di armonizzazione psico-fisico).
Seduti tutti in cerchio, per ritrovare il proprio equilibrio interiore e rigenerarsi a contatto con la natura, si proverà poi l’antico automassaggio Tao (pratica sperimentata da millenni con movimenti di respirazione e stretching meridiani), la meditazione (meditare è semplicemente esercitarsi a permanere in uno stato in cui la mente e il corpo possono sincronizzarsi entrando in contatto tra di loro e il momento presente).
Per concludere, dopo una giornata dedicata al silenzio, alla riflessione e alla natura, l’iniziativa terminerà con un’immersione nella cultura grazie a una visita al Museo Civico Archeologico di Fara Sabina (il biglietto di ingresso si potrà acquistare presso l’Ufficio Turistico in piazza del Duomo).
Informazioni utili
I partecipanti saranno seguiti dalla docente di discipline orientali, Elisabetta, insegnante presso l’Accademia del Tempo Libero di Passo Corese, in possesso dei seguenti diplomi :
– Maestra Qi Cong;
– Operatrice Shatsu-Master Reiki;
– Operatrice olistica di medicina tradizionale cinese.
Equipaggiamento necessario: un asciugamano, un tappetino o telo per stendersi, acqua e merenda al sacco. Le prenotazioni possono essere effettuare telefonicamente ai seguenti numeri:
Ufficio Turistico di Fara in Sabina: 0765 277321. Accademia del Tempo Libero: 324 5469029 – 333 7835785. Quota di iscrizione: 40 € a persona. Sono ammessi ragazzi dai 12 anni in poi.
Il Museo Civico Archeologico di Fara in Sabina
Il Museo Civico Archeologico di Fara in Sabina è uno dei punti di riferimento per la conoscenza della civiltà dei Sabini, in quanto conserva i materiali provenienti dai due centri più importanti della Sabina Tiberina: Cures ed Eretum. Allestito a partire dal 2001 all’interno del rinascimentale Palazzo Brancaleoni (sito in piazza del Duomo) ha visto – nel corso degli anni – le sue collezioni ampliarsi, grazie agli scavi effettuati con regolarità proprio a Cures ed Eretum. Il cospicuo aumento del numero dei materiali ha reso necessario nel corso del tempo l’allestimento di nuove sale: la sala della Scrittura, interamente dedicata al cippo inscritto ritrovato nel greto del Fiume Farfa, e la sala dedicata alla Tomba XXXVI di Colle del Forno.
Della fase rinascimentale, l’edificio conserva intatta la facciata della prima metà del ‘400, mentre gli interni sono stati pesantemente ristrutturati dai successivi proprietari: al tardo barocco possono essere ascritti gli affreschi di una delle sale, dipinti con motivi a grottesche come si usava nei piani nobili delle case di fine ‘700.