Beppe Di Viesto non terminerà la stagione con la canotta del Rieti Basket Club nel Campionato LNP di serie B.
Il Club reatino comunica l’avvenuta risoluzione consensuale dell’accordo con il giocatore, che inizialmente prevedeva la conclusione dello stesso al termine di questa stagione.
Preso atto della difficoltà di Di Viesto, per sopraggiunti problemi di lavoro, a prender parte regolarmente ai programma della squadra, il Club ha deciso di accogliere la richiesta del giocatore di rescindere l’impegno e quindi di lasciarlo libero.
RISOLTO IL CONTRATTO TRA DI VIESTO E LA IRCOP
LA FORTITUDO VINCE E DIVERTE
Fortitudo a trazione anteriore, batte in casa il Sempione per 3 a 1 e si porta in testa alla classifica in coabitazione col Tivoli, squadre che sabato si scontreranno al Pala Andrea Doria di Tivoli per decretare il primo verdetto del campionato.
Una Fortitudo ordinata e cinica nel primo e nel secondo set. Terzo set dove la squadra di Ciambella si perde e le romane accorciano le distanze, ma nel quarto set spinte da una super Sara Cicolani le biancoverdi reatine chiudono la gara. "una partita che ci da tre punti, commenta a caldo coach Ciambella, anche se ancora non stiamo giocando al meglio. la squadra è in fase di rodaggio, e si iniziano a vedere buone cose, ma ci vuole ancora un perfezionamento dei meccanismi, però andiamo avanti così!". da registrare l’ottima prova di Endy Cripa giovanissima, diciotto anni, palleggiatrice scuola città di Rieti.
"Una vittoria importante – commenta il presidente Alessandro Mezzetti – un palazzetto pieno di gente, una squadra che può far divertire. noi abbiamo fatto di tutto per allestire un collettivo importante, che possa ben figurare in serie D, mi sembra siano andate bene anche le nuove arrivate, certo ci vorrà un po’ per vedere una vera e propria squadra, ma si vince e questo è quel che conta".
Soddiasfazione dunque in casa Fortitudo, che continua a cercare uno sponsor ma che intanto vince e diverte.
DOPO LA FUGA LUNGO I BINARI 18ENNE TRATTO IN ARRESTO
Nell’ambito dei servizi disposti per il contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti, personale della Squadra Mobile, intorno alle ore 13.00 di sabato 24 ottobre 2009, durante una perlustrazione all’interno della stazione ferroviaria di Rieti, in concomitanza con la presenza di numerosi giovani studenti in attesa del treno, ha notato due ragazzi che, in disparte, stavano litigando animatamente.
Il pronto intervento degli Agenti ha impedito che la lite degenerasse procedendo all’identificazione di D.G.A. e di un ragazzo, minorenne, che, molto spaventato, ha raccontato agli investigatori di essere stato minacciato poco prima dal prepotente giovane.
D.G.A., anche in presenza degli Agenti ha proseguito nelle sue minacce, anche di morte, verso il minorenne e, con una mossa repentina, ha eluso il controllo dei Pubblici Ufficiali e si è dato inspiegabilmente a precipitosa fuga.
Dopo essere stato rincorso lungo i binari della ferrovia il giovane ha opposto resistenza agli Agenti ed ha tentato nuovamente di fuggire per eludere il controllo.
La perquisizione personale operata nei suoi confronti ha permesso agli investigatori di rinvenire, infatti, nascosto nella tasca dei pantaloni, un coltello a serramanico.
D.G.A. non è nuovo a tali gesti; infatti, negli ultimi mesi è stato per ben due volte denunciato dalla Polizia di Stato per il porto abusivo di armi da taglio e noccoliere.
Il ragazzo è stato tratto in arresto, anche in considerazione della sua pericolosità sociale, per il reato di resistenza a Pubblico Ufficiale ed associato presso la locale Casa Circondariale a disposizione della competente A.G. davanti alla quale dovrà rispondere, in stato di libertà, anche dei reati di minaccia grave e di porto abusivo di arma da taglio.
RINVIATO LO SCIOGLIMENTO DEL GAL
L’Assemblea straordinaria dei soci, convocata a Palazzo d’Oltre Velino dal presidente del Gal della Provincia di Rieti Enzo Antonacci, non ha potuto deliberare di sciogliere il Gruppo di Azione locale dopo che esso aveva già realizzato il programma Leader+, riferito al sessennio 2000 – 2006, prorogato dalla stessa UE e dalla Regione Lazio, fino al 31 dicembre 2008.
L’impedimento è risultato dallo statuto che per deliberare prevedeva la presenza di tre quarti dei soci e cioè di 54 su 72 quando, invece, in sala ce ne erano 44, numero pur esso considerevole ed indice di sensibilità e di partecipazione.
Per questo, non si è potuto procedere neanche alla nomina del commissario straordinario liquidatore, figura prevista dalla legislazione comunitaria. Si è pertanto deciso di riconvocare l’assemblea nella giornata del 17 novembre prossimo, alle ore 16, sempre a Palazzo d’Oltre Velino. In quella data si voterà la modifica dell’art.18 dello statuto, abbassando il quorum dei tre quarti, obiettivamente troppo alto e ritenuto di difficile raggiungimento.
Subirà una modifica anche l’art.28 per consentire la nomina del commissario liquidatore che potrà essere scelto anche all’esterno.
Il presidente Antonacci, assistito dal notaio Paolo Gianfelice e dal direttore dello staff tecnico Stefano Martini, è intervenuto in apertura per riassumere l’attività del Gruppo, sottolineando come la stessa istituzione si sia distinta per aver assunto le caratteristiche di un’agile strumento operativo sia per realizzare il programma di sviluppo rurale di competenza, che per diventare punto di riferimento qualificato dell’intera politica agricola provinciale.
“In questo senso – ha detto Antonacci – il raccordo costante e quasi diuturno con Bruxelles, attraverso i Gal spagnoli della Galizia e i Cammini di Fede europei per il Progetto Transnazionale di Per Agros e quello con i Gal italiani, spagnoli, portoghesi e francesi per il Progetto Castanea, ci hanno fornito un reciproco arricchimento di esperienze, assai valide e preziose perché di livello internazionale, nonché di conoscenza di procedure e di sistemi fortemente innovativi, cui abbiamo aggiunto, ad esempio, la nostra volontà di accorciare i tempi burocratici per l’assegnazione alle nostre aziende dei fondi disponibili, riducendoli ad otto mesi, quando prima ci volevano necessariamente anni.
Non bisogna accantonare né il lavoro, né le esperienze acquisite – ha riaffermato Antonacci – e continuare attraverso il nuovo Gal della Sabina, cui molto ha lavorato il collega vice presidente Oreste Pastorelli, con rinnovato vigore, a sviluppare iniziative e progetti, forti di un successo che può rappresentare il supporto indispensabile a migliorare e ad ammodernare il nostro sistema agricolo sabino nella sua interezza”.
DOMENICA RIAPRE AI FEDELI LA CHIESA DI REGINA PACIS
Dopo diversi mesi di chiusura per lavori di adeguamento riapre i battenti con la solenne celebrazione in programma domenica prossima. I fedeli troveranno finalmente l’aula sacra sistemata con il nuovo impianto di riscaldamento sotto traccia, per realizzare il quale è stato necessario provvedere al rifacimento del pavimento, rialzato rispetto al precedente; con l’occasione, si è anche provveduto a una risistemazione dello spazio del presbiterio, con il nuovo altare – ricavato utilizzando la base di quello preesistente, opportunamente adeguata, e con una nuova mensa – collocato in posizione più avanzata.
Ancora in fase di realizzazione, invece, il nuovo ambone per la proclamazione della parola di Dio, cui sta lavorando un artista esperto in sculture sacre: sarà pronto per Natale (per il momento ne verrà collocato uno provvisorio).
Sarà il vescovo di Rieti, Mons. Delio Lucarelli, a presiedere la ricca liturgia durante la quale avverrà la consacrazione della mensa d’altare, e al contempo la dedicazione ufficiale definitiva della chiesa nella sua interezza, visto che a suo tempo (correva l’anno 1963) era stata soltanto benedetta e non consacrata con l’unzione crismale. La solenne Messa di dedicazione, con lo svolgimento dei ricchi e suggestivi riti che prevedono, tra l’altro, l’unzione col sacro crisma della mensa d’altare e delle pareti, si svolgerà nella chiesa di piazza Matteocci alle 10.30 del primo novembre.
In preparazione all’evento, la parrocchia vivrà un triduo di riflessione, nei giorni 29, 30 e 31 ottobre, nell’aula liturgica presso l’ex teatrino che provvisoriamente funge da chiesa: giovedì e venerdì, dopo il Rosario e la Messa feriale, alle 18.30 il parroco don Fabrizio Borrello animerà una “lectio divina” sul significato teologico-spirituale della chiesa e dell’altare, meditando sui temi “Il nuovo tempio” (giovedì 29) e “L’altare: ara e mensa” (venerdì 30); sabato 31, alle 18 la Messa festiva della solennità di Ognissanti con riflessione sul tema “Pietre vive e sante per la costruzione di un edificio spirituale”.
RISULTATI DELLE PRIMARIE A RIETI E NELLA PROVINCIA
Nei 67 seggi allestiti domenica scorsa in provincia di Rieti (6 nel capoluogo) in occasione delle Primarie del Partito democratico sono andati a votare 9678 persone (2.323 nel comune capoluogo).
Nel comune capoluogo ha vinto la Mozione Franceschini con 1.098 preferenze su 2.307 voti validi, la Mozione Bersani ha avuto 891 preferenze, mentre la Mozione Marino 318.
Nella provincia di Rieti ha vinto la Mozione Franceschini con 4.541 voti sui 9.609 voti validi, pari al 47,26 per cento, la Mozione Bersani ha raccolto 3.944 preferenze, pari al 41,04, mentre la Mozione Marino 1.124 voti, pari al 11,7 per cento.
DEVIAZIONE CORSE PER TEMPORANEA CHIUSURA TRAFFICO
L’A.S.M. Rieti S.p.A. informa l’utenza che, causa la temporanea chiusura al traffico, dalle ore 21.00 alle ore 06.00, del tratto di via Salaria per L’Aquila, compreso tra l’incrocio Salto-Cicolana e Porta D’Arce, a far data dalle ore 21.00 di lunedì 26 e fino alle ore 06.00 di mercoledì 28 ottobre c.a. e, comunque, fino a cessate esigenze , le corse normalmente in transito nel tratto interessato dall’interruzione, verranno deviate sui seguenti percorsi:
O DONNE IN GIUNTA PROVINCIALE O RICORSO AL TAR
“Auspico che l’assessore regionale al Lavoro e alle Pari opportunità, Alessandra Tibaldi, la presidente della Consulta femminile per le Pari opportunità della Regione Lazio, Donatina Persichetti e la consigliera di Parità, Alida Castelli, presentino analogo ricorso anche in merito all’attuale situazione della giunta della Provincia di Rieti”.
Lo dichiara la consigliera provinciale del Pdl, Lidia Nobili, in riferimento all’ordinanza (n. 494/2009) emessa dal Tar del Lazio sezione di Latina che ha sospeso il decreto del sindaco del Comune di San Giorgio a Liri (Fr), il quale aveva attribuito deleghe assessorili solo a uomini. Il ricorso avverso a tali nomine era stato presentato proprio da Tibaldi, Persichetti e Castelli.
"Dopo quanto avvenuto – aggiunge la Nobili – spero che il presidente Melilli accolga anche l’invito a riformare le giunte formate da soli uomini fatto dalla Persichetti, senza dover attendere un ricorso o una sentenza del Tar".
“Mi auguro che il presidente della Provincia di Rieti decida al più presto di porre rimedio alla mancanza di donne nella sua giunta – aggiunge Federica De Pasquale, vice presidente della Consulta femminile Pari opportunità della Regione Lazio -.
Da lui ci saremmo aspettate una maggiore garanzia della rappresentanza di genere.
La presenza delle donne all’interno delle giunte della nostra Regione è fondamentale per garantire un vero equilibrio democratico.
Non possiamo più accettare – prosegue – che vi siano giunte che non comprendano l’importanza di garantire il principio della parità di accesso alle cariche pubbliche, nel rispetto delle normative europee e nazionali, tanto da non avere neppure una sola donna al proprio interno. Forti dell’accoglimento del nostro ricorso da parte del Tar in merito alla mancanza di donne nella giunta del Comune di San Giorgio a Liri, siamo pronte a continuare".
CASO MARRAZZO, E' DOVEROSO GARANTIRE IL RISPETTO DELLE ISTITUZIONI
“La situazione che si creata alla Regione Lazio dopo il caso Marrazzo è inaccettabile.
Occorre mettere fine alla farsa dell’autosospensione e delle visite mediche.
Si vada al commissariamento per quindi votare a gennaio”.
È quanto dichiara Fabio Mazzetti, coordinatore provinciale dei Circoli Nuova Italia.
“L’aspetto privato è irrilevante – continua – è doveroso, invece, garantire il rispetto delle istituzioni, e questo non è stato fatto da Piero Marrazzo nel momento in cui ha accettato il ricatto.
Non è pensabile, infatti, che l’ex governatore del Lazio abbia assunto una condotta in contrasto con qualsiasi norma ed etica. Le indagini dei carabinieri hanno portato fortunatamente alla luce la vicenda e hanno messo fine a una situazione che rischiava di diventare pericolosa, in quanto avremmo potuto avere un presidente della Regione ricattato e ricattabile per vicende private”.
COSTINI SUL CASO MARRAZZO
“Non ci interessa la vicenda privata, ma esistono conseguenze di natura politica.
È gravissimo, infatti, che un amministratore, mandato dai cittadini a occupare un ruolo di rilievo come la carica di presidente di una delle Regioni più importanti d’Italia, accetti di soggiacere, per problemi privati, al ricatto congiunto di transessuali e forze dell’ordine deviate.
A chi oggi esprime solidarietà a Marrazzo diciamo che se non fossero esistite le indagini dell’Arma avremmo potuto correre il rischio di avere un governatore del Lazio ricattato e ricattabile".
Lo dichiara il capogruppo del Pdl alla Provincia di Rieti, Felice Costini.