Torna domani sera, organizzata dal Rotary Club di Rieti la Cena al Buio. Un serata di beneficenza e un modo diverso di assaporare, dialogare, giocare a riconoscere le cose, parlare con il vicino senza condizionamenti dell’immagine. Introdotta a Rieti dal Lions Club Flavia Gens, la cena, ha trasformato una semplice raccolta fondi in una esperienza sensoriale e di sensibilizzazione al tema della disabilità.
INFORMAZIONI AGGIUNTIVE
Cenare al buio, nella più totale oscurità, vuol dire assaporare e gustare… senza vedere. L’ambiente della sala, rigorosamente e completamente al buio, favorisce un diverso e più stimolante percorso alla scoperta del cibo e dei sapori, un viaggio nel gusto che vede impegnati tutti gli altri sensi in un gioco di riconoscimenti che riserverà non poche sorprese.
Scopo principale della cena al buio è ridurre la distanza psicologica tra chi ha perso il bene prezioso della vista e chi non ha questo handicap, provando, solo per qualche ora, quello che una persona cieca vive quotidianamente, scoprendo quanto sia difficile affrontare una situazione così banale, che i minorati della vista compiono nella massima semplicità. Un viaggio al buio
ESPERIENZE IN CITTA’
Durante l’evento si viene a creare un dialogo costruttivo basato sulla curiosità da parte degli ospiti e sulla voglia di sfatare falsi pregiudizi da parte dei ciechi coinvolti nell’esperienza.
A seconda del tipo di evento e del tempo a disposizione, le attività pratiche che si svolgono differiscono ma il fine ultimo è quello della conoscenza priva di paure e di inutili stereotipi.
Si tenta comunque la stimolazione dei sensi altri dalla vista attraverso l’ascolto di brani musicali o letterari, l’assaporare ed il riconoscere i sapori noti, l’odorare i profumi riconducendoli ad eperienze pregresse, il toccare oggetti e superfici cercando di descriverne le caratteristiche ed, insomma, entrando in contatto con ciò che si è abituati a vedere in un certo modo, tentando di percepirlo, vederlo, in un altro chesia diverso ma altrettanto efficace.