L’Assessorato alla Cultura del Comune di Rieti comunica che sabato 20 agosto alle ore 10.30, presso la Sezione Archeologica del Museo Civico (Via S. Anna, 4), continua la serie di conferenze aperte al pubblico dedicate al tema della protostorica nella conca velina.
La Dott.ssa Clarissa Belardelli (Regione Lazio) offrirà una panoramica su “La Protostorica del Reatino, dal Caprioli al repertorio dei siti protostorica del Lazio”, mentre la Prof.ssa Rita Paola Guerzoni (Università di Perugia) presenterà “Il versante settentrionale della Conca Velina, tra Bronzo Finale e inizi dell’età del Ferro”.
Aprirà la mattinata una visita guidata gratuita alle ore 9.30, a cura del Dott. Carlo Virili, “I materiali protostorici del Museo civico di Rieti” (ingresso museo 1 euro). L’interesse per le testimonianze protostoriche nell’area reatina è testimoniato dalla campagna di ricerche archeologiche nel sito della necropoli di Campo Reatino, iniziata il 18 luglio, grazie alla proficua collaborazione tra l’Università La Sapienza di Roma e il Museo Civico di Rieti e sotto l’egida della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio. La necropoli ad incinerazione, risalente al IX secolo a.C., presenta sepolture caratterizzate da un contenitore litico a custodia dell’urna cineraria e del corredo funebre, solitamente composto da pochi vasi, qualche ornamento personale e uno strumento da toletta. Gli importanti reperti, rinvenuti durante il secolo scorso, sono attualmente esposti nella Sezione Archeologica del Museo Civico di Rieti. La campagna di scavo si concluderà il 26 agosto.
Gli interventi di sabato 20 agosto, destinati principalmente agli studenti impegnati nelle attività di scavo presso la necropoli di Campo Reatino, sono aperti (ingresso gratuito) a quanti abbiano interesse ad approfondire le radici del nostro territorio e a conoscerne i legami con le aree limitrofe.
Per ulteriori informazioni: museocivico@comune.rieti.it ; tel. 0746.287280; 0746.488530
CONTINUANO AL MUSEO ARCHEOLOGICO LE CONFERENZE SULLA PROTOSTORICA NELLA CONCA VELINA
REGNINI CCIAA DI RIETI: QUESTO RIORDINO DEGLI ENTI TERRITORIALI NON CI PIACE
Il Presidente delle Camera di Commercio di Rieti, Vincenzo Regnini, interviene sulla questione dell’abolizione della Provincia e di numerosi Comuni del Reatino esprimendo la contrarietà dell’Ente all’ipotesi prospettata.
“Ritengo che le modifiche all’architettura che garantisce la presenza dello Stato a livello territoriale non possano essere figlie di misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria; da sempre il mondo delle imprese chiede a gran voce una diversa articolazione della macchina pubblica ma questo processo dovrà avvenire in maniera partecipata, passando attraverso una profonda rivisitazione delle competenze e delle procedure che riguardano il sistema produttivo e del lavoro.
“Se il tema non sarà affrontato nella sua globalità assisteremo alla progressiva marginalizzazione delle imprese del territorio reatino, costrette a misurarsi con crescenti oneri e con minori capacità competitive.
La gravità della situazione economica mondiale e le contingenze proprie del nostro Paese hanno imposto scelte condizionate dalla necessità e dall’urgenza; ma altrettanto nitido è come l’approccio tendente alla rivisitazione della maglia istituzionale locale abbia generato un “mostro” che rischia di travolgere le aree deboli del nostro Paese (tra queste il Reatino) senza per altro contribuire alla causa del rilancio dell’economia nazionale. Sotto il profilo meramente contabile, infatti, la decretata anticipazione del riordino dell’assetto pubblico nei livelli provinciale e comunale, farebbe valere i suoi primi tiepidi effetti dopo il 2014 (anno in cui la più parte delle Amministrazioni Provinciali andrà al rinnovo) cosa che contraddice il carattere d’urgenza posto a fondamento del decreto, così come appare altrettanto evidente che l’impatto del volume del risparmio generato – intervenendo sulle cosiddette piccole Province e sui Comuni con meno di 1000 abitanti – una volta a regime, avrebbe comunque limitatissimi effetti sulla bilancia pubblica. Senza entrare nella valutazione dell’impatto sociale che la manovra presentata al Parlamento andrebbe ad arrecare, che lascia intuire effetti pesantissimi a livello territoriale.
Il Decreto Legge 138 giunge quanto mai inopportuno anche in relazione degli sforzi che l’intero territorio reatino sta producendo sul versante di una sorta di autoriforma che, in maniera certamente meno cruenta, può raggiungere ben più efficaci risultati, puntando sul protagonismo delle comunità locali. Il riferimento va alla gestione condivisa degli Sportelli Unici per le Attività Produttive che vede oltre cinquanta comuni della nostra provincia che si sono ritrovati insieme alla Camera di Commercio nel voler dare una risposta in termini di tempo, semplificazione e certezze procedurali, all’insegna di una reale maggior efficienza, unicamente orientata all’interesse del sistema produttivo. E come sottacere l’ormai definitivo varo del Distretto della Montagna, voluto dalla Camera di Commercio e dal territorio quale strumento di confronto delle comunità locali nella gestione condivisa di politiche e servizi e particolarmente opportuno per aree interne quali quelle della nostra provincia. Due esempi virtuosi che cito perché coinvolgono in prima persona la Camera di Commercio ma che si affiancano ad altrettanto encomiabili iniziative che vedono Amministrazione Provinciale e Comuni lavorare fianco a fianco ed in maniera bipartisan in società costituite per offrire servizi ai cittadini del nostro territorio.
La conversione del Decreto produrrebbe enormi danni tanto da legittimare il ricorso alla tutela giurisdizionale, che se dovesse materializzarsi – in evidente presenza di fondatissimi presupposti di accoglibilità – rappresenterebbe un pesante insuccesso per la Politica che si auspica, saprà trovare, nel dibattito parlamentare, quegli spazi per tornare a trattare la materia, magari svincolandola dall’urgenza delle misure di stabilizzazione e sviluppo, delle quali il nostro Paese responsabilmente non può fare a meno. Deve essere comunque chiaro a tutti noi che ormai nulla sarà più come prima e l’auspicato stralcio della materia del riordino non potrà essere considerato che per il suo reale valore, cioè il prodromo ad un serrato confronto che dovrà farci approdare all’appuntamento delle elezioni amministrative del 2014 con un assetto istituzionale radicalmente modificato, non solamente in ragione di una diversa articolazione territoriale ma anche e soprattutto in una logica di riordino funzionale e delle competenze, più orientate al sociale ed al mondo della produzione e del lavoro.
Elemento tutto particolare, infatti, riguarda il rapporto che si dovrà realizzare tra Rieti e l’area metropolitana della Capitale che già dal 2013 determinerà una nuova distribuzione di territori e popolazioni, lasciando intuire una dimensione demografica e di superficie dall’area reatina ben superiore ai limiti che il Decreto Legge fissa come soglia di sopravvivenza.
Responsabilità e non gattopardismi Di questo hanno bisogno tutti i cittadini, le imprese e i lavoratori di un Paese che sta festeggiando, con orgoglio, i suoi centocinquanta anni di una storia tesa ad unire, sotto il solo tricolore, territori che ci raccontano di comunità laboriose che, con sacrificio indistinto, hanno contribuito a far grande l’Italia.
Le difficoltà dei tempi rendono il quotidiano una sfida che per molti versi trasforma imprenditori, lavoratori e cittadini in veri e propri eroi. Come Istituzione vorremmo continuare ad offrire il nostro contributo, certamente mettendoci in discussione, con l’intento di migliorare la qualità del nostro agire. Per fare questo chiediamo di poter avere pari opportunità!”.
LODOVISI PD: IL PULPITO E PREDICA
Confesso che non faccio una grande difficoltà a mettere in atto l’invito di Costini in quanto considero una grande opportunità poter contare sul conforto di un maestro di politica quale l’attuale presidente della Provincia; il vero fatto nuovo è che di questo si accorga oggi l’avversario uscito sconfitto nella contesa elettorale provinciale.
Faccio fatica, invece, a trovare nel campo opposto un uomo di profilo istituzionale e politico adeguato all’impresa, poiché in questi anni dai palazzi guidati dal PDL si è detto e fatto tutto quello che era nelle possibilità per acuire il solco delle divisioni sia politiche che istituzionali. Basti per questo ricordare le innumerevoli contumelie profuse a piene mani nei confronti degli interlocutori di turno, siano essi espressione delle parti sociali, imprenditoriali, istituzionali.
Per il resto stia tranquillo l’assessore comunale, che troverà pronto il PD a difendere, con tutti i mezzi democratici, le istituzioni locali, a fianco di chi vuole starci, in questo difficile passaggio di riordino istituzionale imposto dalla seconda manovra estiva del governo Berlusconi, che consideriamo sbagliata nel metodo e iniqua nel merito.
Un po’ più difficile farci tacere su un giudizio, per cosi dire di prospettiva, su quanto è stato promesso e realizzato a favore di questo territorio da parte di chi ha ottenuto consensi, a nostro avviso non proporzionati ai meriti.
FC RIETI, PRIME SEDUTE DI ALLENAMENTO PER LA FORMAZIONE JUNIORES
Prime sedute di allenamento, alternate tra il Campo “Roberto Ciccaglioni” e l’ impianto di atletica “Guidobaldi”, per la formazione Juniores del Rieti, radunatasi nella mattina di ieri per la fase di preparazione in vista del prossimo campionato regionale d’Elìte di categoria.
Ventidue i giocatori a disposizione del tecnico Francesco Rosi, alcuni dei quali, al momento, aggregati però con la prima squadra di Fabrizio Paris. A completare lo staff tecnico l’allenatore in seconda Emanuele Silvi, il preparatore dei portieri Daniele Ratini ed il fisioterapista Damiano Aguzzi.
L’elenco dei convocati:
Portieri: Simone Natali (’93 aggregato prima squadra); Diego Serilli (’94);
Difensori: Leonardo Ranuzzi (’93), Andrea De Angelis (’93), Francesco Di Perna (’94), Andrea Canova (’94), Manuel Gentili (’93, aggr. prima squadra), Luca Salvi (’93, aggr. Prima squadra), Fabrizio Boccanera (’94, aggr. prima squadra), Marco Marcangeli (’94, aggreg. prima squadra), Alessandro Valentini (’94, aggreg. Prima squadra);
Centrocampisti: Mattia Scardaoni (’93), Riccardo Camilli (’94), Valerio Di Tella (’94), Manuel Dominici (’94), Riccardo De Angelis (’94, aggreg. Prima squadra), Jacopo Di Lorenzo (’93, aggreg. Prima squadra);
Attaccanti: Paolo Tozzi (’93), Michele Masiello (’94), Francesco Castellani (’94), Federico Di Filippo (’94), Riccardo Oddi (’94).
Il campionato Regionale Juniores d’Elìte avrà inizio il prossimo 17 Settembre. La formazione amarantoceleste ha programmato al momento tre gare amichevoli: 3 Settembre Poggio Fidoni-Rieti; 7 Settembre Frasso 2010-Rieti; 10 Settembre Rieti-Grotti (al “Ciccaglioni”).
ABILIZIONE PICCOLE PROVINCE, SABINA RADICALE: SOLO UNO SPECCHIO PER ALLODOLE
A proposito dell’abolizione delle piccole Province, Sabina Radicale ritiene la misura solo uno specchio per le allodole, fatto luccicare da un governo morente ed impotente, di fronte al risorto interesse dei cittadini per i "costi della politica". Come per lo scorso anno, il più probabile esito sarà un fuoco di paglia estivo.
Tutt’altra cosa, a nostro avviso auspicabile, sarebbe una abolizione di tutte le province e la redistribuzione delle loro competenze tra comuni e regione.
A proposito di questa redistribuzione, il terzo comma del decreto apre questa strada: esso prevede che se i comuni non eserciteranno l’opzione di chiedere il passaggio a Roma ("nel principio della continuità", il che significa che Accumoli dovrebbe aspettare l’iniziativa di tutta una catena di comuni che le diano una striscia di continuità territoriale necessaria!) allora le funzioni saranno attribuite alla Regione, che potrà trasferirle, anche parzialmente, ai Comuni.
E’ quest’ultimo un quadro molto interessante, che il nostro territorio potrebbe cogliere, d’intesa con la Regione; cosa dice su questo l’assessore Sentinelli? Ci può stare, nel suo chiedere un "ragionamento specifico per il territorio di Rieti"? O il ragionamento è solo sul mantenimento dello status quo abbassando i parametri fissati pro-Sondrio?
Detto questo, vanno fatte comunque alcune considerazioni.
La prima è politica: la responsabilità di questa scelta è del governo e di chi lo sostiene, con buona pace di Costini che peraltro da tempo sembra cosciente di quel che gli combinano i suoi eletti, pur senza riuscirne a trarre conseguenze. Peraltro, nella lunga sequenza di prese di posizione, avrà un significato il silenzio del Senatore Cicolani? Speriamo non siano i suoi doveri di Questore del Senato a distrarlo dalla cura del territorio; a nostro avviso, delegare questi importanti compiti "di aula" all’unico rappresentante di un territorio è stato un errore, ed un abbaglio per la comunità l’accettarlo con orgoglio.
La seconda è che negli ultimi tempi è maturato da parte di molti il convincimento della perdita completa di una ragione di appartenenza di questo territorio al Lazio, che questo comprenda Roma o meno, e questo episodio rafforza questo convincimento. Già adesso questo territorio (e quello sabino in particolare) è sotto gli occhi della speculazione romana; diventare parte della provincia di Roma va assolutamente evitato e da domani si dovrebbe lavorare per aggregarsi all’Umbria, con cui sicuramente abbiamo più comunanze che con Latina e Frosinone e meno da temere che da Roma.
La terza è che se dovessimo rimanere nella Regione Lazio e nella sua Circoscrizione elettorale, la nostra irrilevanza politica andrà a crescere, visto che il decreto governativo contiene la previsione prossima (strano per un decreto, ma tant’è!) di una diminuzione del numero di parlamentari, auspicata anche dal PD come addirittura "l’unica strada per migliorare la qualità della legislazione e per diminuire consistentemente i costi della politica". Una tale diminuzione, nell’attuale concetto che lega gli eletti non ad una complessità di territorio da preservare, valorizzare e governare ma al puro numero di teste che lo abitano, non potrà che annullare definitivamente la già misera rappresentanza politica di questo territorio. Ancor più di oggi, rimarremmo ostaggi di una classe politica amministrativa chiusa nei suoi giochi fra Ente Provincia ed 2-3 comuni e distantissima sia dal livello regionale che da quello centrale.
Va comunque anche notato che la provincia di Rieti sarebbe rimasta sopra la asticella fissata (dei 3mila kmq, non certo quella dei 300mila abitanti) se, come si auspica da 30 anni, essa si fosse allargata alle Sabine "eretina", "lucretile" e "tiberina". Sono passati quattro anni da dichiarazioni epocali del Presidente della Provincia, ed appena uno dall’ultimo tentativo di abolire le "piccole province" e da qualche altra dichiarazione. Purtroppo non si è mai visto un impegno concreto e conseguente.
L’ultima notazione è che traspare in controluce di molte dichiarazioni una visione della Provincia come "datore di lavoro" e non come "offerente di servizi". E’ tempo che Rieti città si ripensi ed abbandoni la fin qui comoda rendita di paese-di-uffici-in-cui-altri-sono-obbligati-a-venire per invece meritare di essere un centro di riferimento per servizi, iniziative, progetti nei confronti di un territorio che ad essa voglia liberamente far riferimento, così come accade per città qui intorno, che a Rieti non sono certo inferiori, benché non capoluoghi di provincia: pensiamo ad Avezzano, Orvieto, Sulmona, Cassino, Spoleto, San Benedetto del Tronto.
Del resto, in un quadro di abolizione di tutte le province (che verrà e che non è affrontato dal decreto solo perché richiederebbe modifica costituzionale) gli uffici territoriali saranno comunque da organizzare su qualche base e qui Rieti dovrà dimostrare di essere realmente al servizio di un territorio.
Crediamo che questo tema, forzosamente messo sul piatto dal governo, debba essere uno dei temi principali della prossima campagna elettorale, nello sforzo di immaginare una Rieti diversa, più "attiva" e meno "parassita".
ARRESTATO PER TENTATA RAPINA ED ESTORSIONE AI DANNI DELLA NONNA
Con l’accusa di tentata rapina i carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Rieti hanno tratto in arresto in flagranza di reato I.Loreto del 1987, pregiudicato di Poggio Moiano, nei mesi scorsi già denunciato dalla nonna (con la quale convive essendo orfano) per estorsione.
L’anziana, infatti, asseriva che il nipote, con violenza e minaccia, l’aveva indotta ad allontanarsi dalla propria abitazione in maniera tale da rimanere solo, non soddisfatto del risultato ottenuto il giovane pregiudicato continuava a vessare la donna costringendola a versargli periodicamente piccole somme di denaro. Ogni volta che l’anziana signora si rifiutava, il nipote la minacciava con un coltello.
L’ultima prepotenza però e’ stata fatale, dopo aver riscosso dalla nonna la somma di poche decine di euro, si e’ visto circondato e ammanettato dai carabinieri che erano in appostamento. Nel corso della perquisizione personale e’ stato rinvenuto e sequestrato il coltello a serramanico che lo stesso utilizzava per minacciare l’anziana.
IL REAL RIETI IN DIRETTA WEB
Il Real Rieti in Web sarà un vero punto di riferimento e di contatto diretto con la squadra e tutte le altre attività del club. Sarà, infatti, istituito un format settimanale chiamato “Mondo Real” che andrà in diretta tutti i giovedì dal proprio canale Real Rieti Channel, ampliato dalle partite “On Demand” della stagione appena trascorsa in serie A2, per garantire un’interattività rivolta a tutti i tifosi amaranto celesti.
L’obiettivo è quello di accrescere la cultura sportiva di ogni tifoso. Un mezzo, quello televisivo, che accompagnerà tutte le trasferte della squadra, a partire dalle gare precampionato, dando modo a tutti i tifosi di non perdere alcun minuto dei propri beniamini. Nella prima uscita in diretta Web in programma venerdì 19 alle 12,00 la società reatina presenterà il nuovo capo allenatore che guiderà la formazione reatina in serie A1, illustrerà il progetto della nuova Scuola Calcio ed effettuerà il lancio ufficiale della campagna abbonamenti.DECEDUTA LA 14ENNE COLPITA DA MALORE AL LAGO DEL SALTO
La 14enne romana, ricoverata nel reparto di terapia intensiva del Policlinico Gemelli, non ce l’ha fatta. E’ deceduta ieri pomeriggio quando il suo cuore ha cessato di battere perché non ha retto allo sforzo di un’apnea durata troppo a lungo.
La ragazzina non aveva più ripreso conoscenza da martedì quando si era tuffata nel lago del Salto ed era stata colta da un malore.
Il corpo privo di sensi era rimasto immerso per diversi minuti e già all’arrivo dei soccorritori le sue condizioni erano apparse gravissime.
Ieri il triste epilogo con i genitori che hanno deciso di acconsentire all’espianto ed alla donazione degli organi. Rosa Petrillo, questo il nome della giovanissima romana, era arrivata nella zona del lago del Salto per trascorrere qualche giorno di vacanza con i genitori, le due sorelline ospite di parenti che vivono in una frazione di Pescorocchiano.
Martedì, subito dopo aver pranzato, Rosa ha deciso di tuffarsi nelle invitanti acque del lago, ma un malore l’ha trascinata giù e a nulla è servito l’intervento del padre che si è subito gettato nel lago per cercare di trarre in salvo la figlia.
Subito dopo l’accertamento della morte i genitori della giovane hanno dato il consenso per il trapianto degli organi.
A causare la morte potrebbe essere stata una congestione. Ora la procura ha aperto un’inchiesta legata alla mancanza di misure di sicurezza nella zona circostante il Salto soprattutto la mancanza di un bagnino.
LIDIA NOBILI: SALVIAMO LA NOSTRA PROVINCIA !
Una volta di più assistiamo a scelte populiste calate dall’alto, immencuranti delle aspettative dei cittadini e dell’identità dei territori.
Ancora una volta, in maniera demagogica e per dare fumo negli occhi, si tagliano le piccole spese dei piccoli Comuni e delle piccole Province e non i grandi costi e i grandi sprechi.
La manovra del Governo porterebbe all’eliminazione del 50% dei nostri comuni, gran parte dei quali ubicati nelle zone montane e, se venisse abolita anche la provincia di Rieti, quale ente diventerebbe il punto di riferimento nella nostra realtà territoriale, orograficamente disagiata e disomogenea?
Ritengo molto più inutili le grandi province delle città metropolitane o, più vicino a noi, la Provincia di Roma, vista la creazione di Roma Capitale.
Dobbiamo in maniera unitaria e determinata scendere in campo per difendere la nostra Provincia che resta l’unica realtà contro la disgregazione delle nostre comunità.
Sarà indispensabile presentare degli emendamenti in Parlamento che riducano i parametri minimi delle superficie provinciali (2500/2700 Kmq) in presenza di un territorio in gran parte montuoso, mal collegato e già pesantemente penalizzato con il taglio di quasi 30 piccoli comuni.
Se così non fosse, sarebbe la fine del territorio reatino!
L'ASSESSORE MEZZETTI RISPONDE A COSTINI
Comprendo il nervosismo di Costini e stia tranquillo che il Partito Democratico sarà in prima fila insieme a chi vorrà starci per difendere il territorio reatino, ma non gli sfugga che le responsabilità in politica si attribuiscono sempre e quando si è forza di governo non si puo’ far finta di essere opposizione.
In questo caso è certo il fatto che il Pdl ha cancellato la provincia di Rieti.

