Con buona pace di chi aveva definito il progetto del raddoppio della Salaria ‘faraonico’ e ‘irrealizzabile’, prendo atto che la smentita di fatto è arrivata questa mattina dall’amministratore unico di Anas, Pietro Ciucci.
Ribadendo che per il progetto e per la realizzazione del raddoppio della consolare servono ancora 1,5miliardi di euro, e che si resta in attesa di reperire le risorse, mi auguro che ora il governo faccia il tanto atteso passo in avanti che tutta la cittadinanza aspetta da lungo tempo.
Bene, intanto, la decisione di utilizzare i famosi 60 milioni di euro stanziati dalla giunta Marrazzo per interventi di messa in sicurezza. Speriamo che questo primo passo possa stimolare l’attuale giunta di centrodestra affinchè, oltre che disporre di quanto fatto precedentemente, finanzi lavori aggiuntivi con ulteriori risorse.
RADDOPPIO SALARIA, PERILLI: GOVERNO E REGIONE FACCIANO LA LORO PARTE
BILANCIO COMUNALE, ASS.DIANA: SUPERATI I RILIEVI DELLA RAGIONERIA GENERALE E DELLA CORTE DEI CONTI
Sono stato chiamato in causa più volte nei giorni scorsi sia su questioni politiche connesse alle prossime elezioni comunali del 2012, sia sulla gestione del bilancio comunale e mi sembra doveroso da parte mia intervenire per chiarire alcuni aspetti.
È evidente a tutti che si è aperta la campagna elettorale e pertanto l’opposizione comincia a sparare a zero su tutto ciò che è parte avversa, figuriamoci poi sulla persona che alcuni indicano come possibile candidato sindaco. Questa è la politica, o meglio, questo è il vecchio modo di fare politica, tipico della sinistra che non si preoccupa di proporre idee e progetti nuovi, ma che pensa esclusivamente a demonizzare l’avversario.
Al fine di stroncare sul nascere una inutile querelle che distoglierebbe l’attenzione su questioni importanti da gestire, con la chiarezza che mi contraddistingue, ribadisco che non ho mai dato la disponibilità per la candidatura a sindaco di Rieti e che anzi in più occasioni, anche pubbliche, ho sempre affermato che preferirei, se utile alla collettività, mantenere un profilo tecnico in politica, continuando a svolgere la mia attività di direttore dell’Ufficio provinciale del lavoro.
Per quanto riguarda le problematiche di bilancio, queste sì rilevanti per i nostri concittadini, per la prima volta, infrangendo le mie abitudini, ne parlo al di fuori del consiglio comunale, ma credo che sia opportuno che tutti e non solo gli addetti ai lavori sappiano come stanno le cose, considerato che stando alle dichiarazioni catastrofistiche dell’opposizione, il Comune di Rieti sarebbe al tracollo finanziario anche per colpa mia e che non sono riuscito a risanare le casse comunali.
In un momento storico in cui gli Stati Uniti rischiano il default, la Grecia, la Spagna, il Portogallo e, ahinoi, anche l’Italia vivono una crisi finanziaria senza precedenti, in cui la Regione Lazio blocca i pagamenti e moltissimi Comuni, anche vicini, non riescono a pagare gli stipendi ai propri dipendenti, il tanto bistrattato Comune di Rieti va avanti, con le difficoltà di sempre, ma va avanti. Rispetta pienamente i parametri del patto di stabilità e i vincoli imposti per la spesa di personale. Così come rispetta tutti i dettami legislativi previsti per la gestione del bilancio. Mi preme far sapere, infatti, che i rilievi della Ragioneria generale, dopo le controdeduzioni, sono stati tutti archiviati. Anche i rilievi della Corte dei Conti, dopo le risposte e le delucidazioni fornite, sono stati superati.
Le gravi irregolarità contabili segnalate dai Revisori dei conti in realtà non esistevano, tant’è che gli stessi revisori hanno formalmente smentito precisando che era sbagliato il titolo del paragrafo e che si trattava di mere inadempienze. Certo non posso non ammettere l’esistenza di alcune criticità o inadempienze, come le definisce il Collegio dei revisori, quali la riduzione della velocità di riscossione delle entrate che ci impone di far attendere i fornitori un po’ di più, ma credo che, anziché seguire ciò che molti si affannano a sostenere e cioè “a perseguire con maggiore incisività le entrate”, in un momento di difficoltà economica per tutte le famiglie, sia meglio evitare di vessare i contribuenti reatini con azioni coattive di recupero, cercando di far leva sulla “pazienza” di grandi aziende fornitrici, magari a carattere nazionale o del nord-ovest d’Italia. A buon intenditor…
Non credo proprio, inoltre, che l’assenza della relazione sul controllo di gestione, peraltro già redatta e consegnata, o il mancato aggiornamento dell’inventario (sono queste le inadempienze) possano essere ritenute valide argomentazioni per sostenere la crisi contabile della città di Rieti. Si tratta di procedimenti amministrativi che nulla hanno a che vedere con lo stato dei conti della Città, che nonostante le tante cassandre e le condizioni generali avverse, godono di buona salute anche grazie, mi permetto modestamente di affermare, a un buon medico curante.
LEGGE REGIONALE SULLA CASA, RIUNIONE E DIBATTITO DEL PDL
Venerdì 30 settembre, alle ore 17,30, in Rieti presso la Sala dei Cordari si terrà una riunione organizzata dal Popolo della Libertà per illustrare i contenuti della nuova legge regionale sulla casa. Interverrà l’Architetto Vincenzo Pessia.
Presenzieranno: il consigliere Antonio Cicchetti, l’ass.regionale Gabriella Sentinelli, il consigliere regionale Lidia Nobili e il Senatore Angelo Maria Cicolani. Seguirà un dibattito.
DICHIARAZIONE DEI LAVORATORI ALCATEL-LUCENT DI RIETI
In questi giorni si stanno ripresentando, tra i commenti della stampa locale, delle previsioni di una volontà di disimpegno di Alcatel-Lucent dal proprio laboratorio di Rieti. Queste "previsioni" sono di fonte sindacale, e sono state sempre finora smentite dall’azienda.
Al contrario di quanto viene paventato, – dichiarano 34 lavoratori dei 40 presenti in azienda (su 47 in totale) che hanno sottoscritto questo documento – esistono chiari segnali della volontà di Alcatel-Lucent a mantenere a Rieti il suo laboratorio.
Peraltro, stupisce questa facoltà preveggente da parte di chi negli anni non ha saputo, o voluto, vedere e avversare il baratro in cui compari ed amici della Ritel stavano spingendo lo stabilimento ed i lavoratori.
Il laboratorio si confronta su un mercato internazionale dinamico e difficile, per cui il futuro non può escludere nulla; ma già nei mesi scorsi i lavoratori Alcatel pregarono il sindacato di non "anticipare" volontà non espresse.
Per lo stabilimento di Bari, la cui chiusura si cita come propedeutica a quella reatina e le cui attività vengono trasferite al Nord dove verranno assunte maestranze, ci preoccupa che il sindacato sembri operare in funzione di "accompagnamento" (anziché di verifica o di contrattazione o di contrasto) delle decisioni aziendali. Dal sindacato, invece di "accompagnamenti" e accattivanti "previsioni" ci aspettiamo un’azione di contrasto alla perdita del posto di lavoro e di aiuto allo sviluppo.
CONCLUSO IL 7° WORKSHOP INTERREGIONALE DEL PROGETTO SURF-NATURE
Si è concluso con la visita-studio presso la Riserva della Duchessa il 7° Workshop Interregionale del progetto Surf-Nature dedicato al Network Natura 2000 organizzato congiuntamente dall’Assessorato all’Ambiente e dall’Assessorato alle Politiche Comunitarie della Provincia di Rieti.
Il Workshop si è aperto con la prima sessione formativa coordinata dall’assessore provinciale all’Ambiente Michele Beccarini il 14 settembre presso la splendida sala di Palazzo Vecchiarelli finalizzata alla diffusione ed all’approfondimento riguardo le recenti evoluzioni metodologiche, strategiche e normative per la gestione dei Siti Natura 2000 e la tutela della biodiversità.
Moltissime le autorità presenti in sala: sindaci, rappresentanti delle Comunità montane, del Corpo Forestale dello Stato, delle Riserve Naturali, del Cai, di Wwf, di Legambiente e tutti gli altri stakeholders presenti nel territorio provinciale. I relatori di grande rilievo hanno affascinato la platea illustrando al meglio le politiche europee, nazionali e regionali che potranno poi essere applicate a livello provinciale riguardo la tutela della natura e della biodiversità, aprendo una finestra alla nuova programmazione comunitaria 2013-2020.
Il Workshop si è concluso venerdì 16 settembre con la visita studio alla Riserva Naturale dei Laghi della Duchessa, coordinata dall’assessore provinciale alle Politiche comunitarie Francesco Tancredi ed accompagnati dai Guadiaparco della Riserva e dal Corpo Forestale dello Stato che hanno illustrato i progetti di gestione e di tutela della biodiversità realizzati nell’Area di riferimento nonché le peculiarità naturalistiche presenti.
Il percorso Fonte La Vena – Lago Della Duchessa – Val di Fua – Cartore è stato percorso il circa 5 ore ed ha rappresentato un momento molto importante per i delegati dei paesi partner di progetto che hanno potuto apprezzare le peculiarità naturalistiche del territorio e le bellezze paesaggistiche, raccogliere informazioni utili sulla gestione delle Aree Naturali Protette ed i rapporti con gli usi e consuetudini delle popolazioni ivi residenti (vincoli, alpeggio e/o monticazione degli animali domestici equini – bovini – ovi – caprini).
L’iniziativa si è conclusa al centro accoglienza di Cartore con un buffet a base di prodotti tipici locali e con i complimenti dei delegati per la splendida riuscita dell’iniziativa e con la soddisfazione degli organizzatori.
Il progetto avrà un follow up nel mese di marzo 2012 in cui verranno coinvolti tutti i portatori di interesse locali in cui sarà possibile mettere in rete le competenze provinciale per soddisfare i bisogni del territorio e della cittadinanza in un momento in cui il nodo centrale da sciogliere è quello del rapporto tra tutela della natura e biodiversità con un corretto e sostenibile sviluppo economico del territorio.
MONTAGNINI, CGIL RIETI: IL SILENZIO E I PROBLEMI DI RIETI
Cgil, Cisl e Uil di Rieti, già da alcuni mesi, percepita sempre più forte l’esigenza di affrontare la difficile situazione del territorio reatino e di aggredire tutti quei settori ove è possibile immediatamente incidere, come puntualizzato nella recente iniziativa degli stessi sindacati presso l’auditorium Varrone, hanno espresso la propria disponibilità ad impegnare uomini, donne ed idee in vista della prossime elezioni amministrative che interesseranno il Comune “ancora capoluogo”(???).
Nel frattempo i giorni, le settimane, i mesi continuano a trascorrere ed il clima che si percepisce nelle piazze e fra la gente è quello di uno statico silenzio, come se ognuno fosse in attesa di una prima mossa dell’altro.
Crediamo che il futuro di una città che, forse a breve, perderà anche tutte le prerogative di comune capoluogo, e che oltre a subire gli effetti della crisi generale del paese, soffriva già da tempo di sindrome depressiva e regressiva, non possa essere trascinata in un gioco di rinvii e affidarne le sorti agli effetti di opinabili strategie della politica, con la prospettiva che, a tempo scaduto, qualcuno tiri fuori il famoso “coniglio dal cilindro”, come già in esperienze passate, quando “il coniglio” si è rivelato consequenziale anche nel risultato.
Ad alcuni forse sfugge, ma non a noi, che il clima nel paese sta effettivamente cambiando e che cresce, quotidianamente la voglia di partecipazione dei cittadini che pretendono chiarezza, trasparenza ed onestà da parte di chi amministra. La mancanza di solidi e credibili riferimenti alimenta quel sentimento troppo diffuso dell’antipolitica, che non condividiamo, e che fa crescere nei semplici cittadini l’esigenza di “fare da soli”.
Anche a Rieti il fenomeno si evidenzia sempre più e vanno intensificandosi iniziative pubbliche e/o incontri, tutti propedeutici all’organizzazione di un’alternativa alla politica canonicamente preposta all’individuazione di progetti e programmi amministrativi.
Tali iniziative sono spesso guidate da soggetti che ricoprono o hanno ricoperto ruoli nelle amministrazioni locali, trasmettendo, ancora più forte, un messaggio di sfiducia nella politica.
Riteniamo che questa sempre più manifesta esigenza di partecipazione – afferma il segretario CGIL Rieti Montagnini – sia un elemento comunque positivo, che potrà mettere fine a quel fenomeno di semplice allontanamento e passiva rassegnazione dei cittadini, che ha caratterizzato il recente passato, trascorso in un assordante silenzio, leggibile solo dall’aumento del dato numerico dell’astensione, nelle varie consultazioni elettorali.
Meno positiva è invece la riflessione sulle cause che hanno determinato questa situazione e su come i partiti non siano stati in grado di guidare processi di riorganizzazione per dare risposte alle richieste dei cittadini, disgustati da fenomeni di corruzione, illegalità e privilegi della casta, a tutti i livelli.
Pensiamo sia giunto il momento di superare strategie e tentennamenti e di presentare ai cittadini di Rieti un progetto fatto di idee, di programmi e di persone, individuando queste ultime in soggetti realmente consapevoli di mettersi a disposizione per risollevare le sorti di una città in costante declino.
I programmi? Nelle iniziative svoltesi a tutt’oggi abbiamo ritrovato tutti e gli stessi argomenti di cinque anni fa, segno che da allora nessuno è stato veramente affrontato né tanto meno risolto. Ciò non vuol dire che sbaglia chi li ricorda, semmai il problema sta nel non averli affrontati.
La crisi nel paese, non può essere un dito dietro il quale nascondersi; risorse locali ci sono ed atre possono essere individuate, bisogna recuperare ottimismo ed entusiasmo, individuare obiettivi concreti e mettersi al lavoro se vogliamo che Rieti sia ancora una città vivibile per noi e soprattutto per le generazioni che verranno.
Tutto questo la politica l’ha percepito davvero?
COTRAL, MONTINO: IL SISTEMA AFFONDA, LA GIUNTA PENSA ALLE POLTRONE
“La Regione Lazio affonda sotto i colpi del governo amico, ma gli assessori regionali pensano solo a occupare poltrone in modo illegittimo e provocando danni erariali enormi. Sprechi della mala politica.
L’ultima conquista è quella relativa alla Cotral-Patrimonio, ieri l’assessore Lollobrigida ha preteso di mettere all’ordine del giorno dell’assemblea dei soci, convocata per discutere il bilancio, la decadenza del Consiglio d’Amministrazione in carica che avrebbe concluso il suo mandato tra soli otto mesi.
Una scelta imposta, nonostante il voto contrario della Provincia di Roma e di quella di Rieti, a conferma di quanto poco sia sensibile questa Giunta regionale ai pareri dei rappresentati del territorio, alle esigenze delle province. A favore hanno invece votato la Regione e la Provincia di Viterbo, evidentemente più attenta alle logiche di partito che alle esigenze dei cittadini.
Il risultato è quello di aver assunto una decisione illegittima che produrrà richieste di danni, controversie legali che si tradurranno in costi e sprechi per le casse della società e che si aggiungeranno a quelli derivati dalle controversie nate in seguito all’altrettanto illegittima decisione di rimuovere il consiglio d’amministrazione del Cotral.
La Giunta regionale si occupa di poltrone mentre a breve, dopo i tagli del Governo che peseranno per circa 70 milioni sui conti del Cotral, non si saprà come far marciare i mezzi. Intanto la Commissione trasporti, presieduta dall’attuale sindaco di Latina, non si è mai riunita. Tutto questo allarga il solco che separa questa maggioranza regionale dalle esigenze della popolazione e dai problemi del Lazio. Come accade a livello nazionale, anche nel Lazio il Pdl di Berlusconi è il problema”.
CENTRO ONCOLOGICO REATINO, GUNNELLA CISL FP: SFORZO COMUNE PER MIGLIORARNE LE ATTIVITA'
Se è vero che ogni anno, nella Regione Lazio, si verificano circa 25 mila casi di tumore e, di questi, oltre ottocento si registrano a Rieti, forse sarebbe il caso di iniziare a pensare ai servizi di oncologia e radioterapia dell’ospedale “De Lellis” come ad una necessità imprescindibile e urgente per la sanità reatina, potenziandoli nella dotazione organica e nelle apparecchiature, molte delle quali inutilizzate o sottoutilizzate, proprio per carenza di personale medico ed infermieristico.
L’utilizzazione della metodica presso la radioterapia diretta dal primario Mario Santarelli negli ultimi sette anni è stata largamente inferiore alla media nazionale (30% contro 60%).
Anche l’acquisizione del secondo acceleratore, che il decreto 90 sulla rete oncologica del Lazio qualifica come “necessità assoluta” per effettuare un maggior numero di terapie e soprattutto tecniche complesse, risulta indispensabile per evitare il sovraccarico dei trattamenti routinari e un aumento della mobilità passiva verso i centri radioterapici limitrofi.
Ad oggi, sono sessanta i malati di cancro che a Rieti attendono (la media ponderata è di circa 3 mesi) di potersi curare. Malati che proprio per il disservizio subito rischiano una perdita della efficacia delle cure.
Tutto questo sta configurando una sorta di emergenza sanitaria e un allarme sociale, peraltro già palesatosi in queste settimane, con i casi di numerosi pazienti reatini costretti a sottoporsi a delicate e dolorose cure fuori provincia.
Il recente decreto sulla rete oncologica del 28 luglio 2010 ribadisce la necessità di garantire l’equità dell’accesso ai servizi ed ai trattamenti, superando la disomogeneità ed i disagi logistici dei pazienti. Al “De Lellis” tutto ciò, purtroppo, non si verifica.
Per la Cisl Fp c’è quindi la necessità di programmare interventi in grado di incrementare quantitativamente e qualitativamente le funzioni del centro reatino, così da evitare che si inneschino meccanismi volti prima al ridimensionamento e successivamente alla dismissione degli stessi.
Il potenziamento dell’oncologia e della radioterapia dell’ospedale deve necessariamente passare attraverso l’attivazione, per entrambi i servizi, del secondo turno lavorativo e, nello specifico per radioterapia, tramite la disponibilità del secondo acceleratore.
Soltanto con l’approvazione, da parte della Regione Lazio, delle deroghe necessarie in pianta organica e del progetto relativo all’acquisizione dell’importante macchinario (costo circa 3 milioni di euro) si potrà fornire finalmente una reale risposta alle necessità esistenti.
Lo stesso dicasi per l’hospice, struttura funzionalmente collegata e di pari importanza rispetto alle altre nel trattamento della malattia oncologica, della quale torniamo oggi a chiedere un rapido potenziamento.
Per far questo, c’è bisogno di una presa di coscienza vera da parte delle istituzioni e delle forze politiche, a tutti i livelli. Di uno sforzo comune in grado di incidere in maniera esponenziale sulle attività del centro oncologico reatino, in relazione alla crescita della prevalenza, cioè della popolazione in vita affetta da tumore.
In altre parole, servono scelte in grado non solo di garantire servizi indispensabili all’utenza, ma anche capaci di fare di Rieti un polo di eccellenza, attrattivo verso realtà extraprovinciali ed extraregionali.
PERILLI: “SANITÀ REATINA IN CADUTA LIBERA. URGENTE L’INTERVENTO DELLA REGIONE
“Nonostante gli allarmi lanciati e le numerose richieste d’intervento da parte dell’ente, il risultato che si sta palesando per i cittadini di Rieti sembra ormai irreversibile: la maggioranza di centrodestra della Regione ha definitivamente abbandonato i reatini che, dopo la chiusura degli ospedali di Magliano e Amatrice, rischiano ora di vedere precipitare i servizi di riabilitazione e quelli oncologici.
Sul primo fronte, quello della riabilitazione, vorrei ricordare come in fase di assestamento di Bilancio, a ridosso dell’estate, il sottoscritto e il gruppo del Pd alla Pisana avevano presentato un emendamento chiedendo lo stanziamento di 550mila euro per l’intero settore, ma la maggioranza ha ritenuto opportuno cassare lo stesso. Giovedì mattina, quando cioè verranno a manifestare i rappresentanti e i pazienti del centro riabilitativo di Rieti, sarò con loro e l’augurio è quello che si trovi in tempi rapidissimi una soluzione imminente in quanto è inaccettabile dover privare i cittadini e i pazienti di un servizio che dovrebbe essere nei diritti fondamentali.
Discorso diverso quello dei malati oncologici. A fronte dell’aumento della domanda e, a fronte del corrispondente aumento delle liste d’attesa, la Regione resta a guardare. Realizzato nel 2005 dalla giunta Storace e supportato per l’intero corso della legislatura Marrazzo, il reparto di radioterapia, più volte riconosciuto come eccellenza regionale e nazionale, rischia ora di chiudere i battenti e comunque di subire una pesante involuzione.
Le due questioni che determinano questo pericolo, ovvero la carenza di personale e quella di macchinari specifici, sono facilmente ovviabili e aspettiamo quindi risposte concrete. Per la carenza di personale, infatti, la Manovra di governo consentirebbe, previa presentazione di una documentazione specifica, l’assunzione di nuove professionalità alle quali basterebbe sommare un investimento tale da sbloccare l’acquisto, come richiesto, di un secondo acceleratore e così riprendere il cammino dell’eccellenza o quantomeno del mantenimento del servizio.
Considerati i tagli fatti dall’ente al territorio reatino, credo sia giunto il tempo di dare e questo non per favori di alcun tipo, ma per ripristinare semplicemente nella nostra provincia i servizi sanitari di base che ormai, sempre più, sembrano mancare.
TORNA A RIETI "AGGIUNGI UN PASTO A TAVOLA"
Per il terzo anno la Comunità Papa Giovanni XXIII, fondata da don Oreste Benzi, organizza “Aggiungi un pasto a tavola” per fare un’azione concreta contro la grave ingiustizia di chi nel mondo muore di fame, saranno 250 i gazebo in tutta Italia, nelle piazze, nelle parrocchie, nei centri commerciali dal Trentino alla Sicilia, perché tutti uniti si può fare la differenza.
L’invito della Comunità Papa Giovanni XXIII per il 24 e 25 settembre è di uscire e cercare i gazebo dell’iniziativa e fare qualcosa di concreto per tutte le persone che nel mondo non hanno nulla da mangiare e rischiano la morte per fame.
A Rieti il gazebo sarà presente in Piazza Vittori, difronte alla Cattedrale.
Nei gazebo della Comunità Papa Giovanni XXIII sarà possibile lasciare la propria offerta e contribuire, così, a garantire almeno un pasto al giorno ai bambini, anziani, alle persone che non hanno nulla e che vivono in condizioni di estrema povertà in Africa, Asia, America Latina, nei paesi più poveri dell’Europa e anche in Italia. “Aggiungi un pasto a tavola”, per il terzo anno consecutivo, è l’iniziativa che mobilita in tutta Italia migliaia di persone per raccogliere fondi a sostegno dei centri nutrizionali, delle mense per i poveri, delle Capanne di Betlemme per i senzatetto, dei centri di pronta accoglienza e delle case famiglia all’estero dove ogni giorno la Comunità Papa Giovanni XXIII si prende cura di tanti poveri che non possono permettersi nemmeno un pugno di riso per far mangiare i propri figli.
L’evento di piazza “Aggiungi un pasto a tavola” vuole ricordarci queste persone, il loro dramma e la grave ingiustizia che colpisce chi vede negato il proprio diritto al cibo. Soprattutto, la Comunità vuole gridare che quella contro la fame nel mondo non è una sfida insormontabile, perché se è vero che ciascuno da solo può fare poco, è insieme che si riesce a cambiare la storia.
Avvicinarsi ai gazebo, che saranno presenti in tutta Italia e parlare con i membri e i volontari della Comunità che saranno lì a testimoniare la loro vita di condivisione con i più poveri ed emarginati, aiuterà a convincersi che anche il più piccolo gesto è importante, se sommato a quello di tanti altri. Inoltre, tutto l’anno è possibile aiutare la Comunità a garantire un pasto al giorno a chi non ha nulla facendo una donazione attraverso il sito www.unpastoalgiorno.org o chiamando il numero verde gratuito 800.629.639 per avere tutte le informazioni su come è possibile donare.
“La crisi economica mondiale richiede un ripensamento degli stili di vita, che hanno ormai raggiunto livelli di sovrabbondanza per alcuni e di miseria per molti”, dichiara Giovanni Paolo Ramonda, successore di don Oreste Benzi come responsabile generale della Comunità Papa Giovanni XXIII.
“E’ tempo di condividere le risorse umane, economiche, sociali, spirituali. Mai come in questo tempo c’è bisogno di responsabilità, di sentirci un’unica famiglia umana, dove i poveri e i sofferenti hanno diritto come tutti di godere dei beni essenziali: famiglia, casa, lavoro, accesso alla salute, scolarizzazione, rispetto della dignità umana”.
Ai gazebo è possibile lasciare subito la propria offerta, anche di pochi euro, e aiutare così bambini e adulti che non hanno nulla, garantendo loro almeno un pasto al giorno.
In ricordo si riceverà una confezione “speciale” di pasta, fornita gratuitamente dal pastificio F. Divella SpA, che per il terzo anno sostiene l’iniziativa. La pasta è stata scelta come simbolo di ciò che per noi è “ordinario” e quotidiano ma che per molti nel mondo è “straordinario”.
Soprattutto, è stata scelta per essere a sua volta una donazione: come ormai tradizione, anche quest’anno la pasta che rimarrà al termine dell’evento di piazza sarà poi consegnata a mense per i poveri, centri di accoglienza non solo gestite dalla Comunità Papa Giovanni XXIII, per fare in modo che anche il simbolo scelto per l’iniziativa diventi immediatamente sostegno per chi ha bisogno.
Si potrà seguire l’iniziativa, i preparativi e gli aggiornamenti anche attraverso la pagina Facebook dell’evento all’indirizzo www.facebook.com/unpastoalgiorno.apg23.
“Aggiungi un pasto a tavola” fa parte del progetto “Un pasto al giorno”, avviato nel 1985 per dare un pasto a chi non ce l’ha e che oggi permette di sostenere le oltre 600 realtà di accoglienza della Comunità nei 29 Pesi del mondo in cui è presente e dove oltre 41.000 persone si rivolgono in cerca di aiuto e assistenza alimentare.

