TENTATA VIOLENZA SESSUALE. CUSTODIA DOMICILIARE AD UN ANTRODOCANO

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Nella mattinata odierna, personale della Sezione Polizia Postale, delle Comunicazioni e della locale Squadra Mobile, ha proceduto alla notifica del provvedimento di custodia domiciliare emesso dal Tribunale del Riesame dei provvedimenti restrittivi della libertà personale, del Tribunale di Roma, nei confronti di A.L., del 1982, residente ad Antrodoco.

Il provvedimento è stato emesso all’esito della complessa attività di indagine condotta dalla Polizia Postale reatina e coordinata dal Sost. Procuratore della Repubblica di Roma dr. Nicola Maiorano, attivata da settembre 2010 sulla scorta di numerose denuncie presentate da alcune donne della Provincia.

All’uomo pertanto è stato imposto sia il divieto di allontanarsi dall’abitazione senza autorizzazione del giudice procedente, che quello di comunicare, con qualsiasi mezzo, telefonico eo telematico, con persone diverse da quelle che con lui coabitano.

Diverse le ipotesi di reato nei suoi confronti tra le quali quello di tentata violenza sessuale, per aver tentato di indurre le vittime a filmarsi o fotografarsi durante il compimento di atti sessuali, o mentre assumevano pose lascive ed oscene, mediante la minaccia di diffondere su internet o attraverso missive dirette ad amici e familiari dei fotomontaggi realizzati dallo stesso, ove il volto delle vittime veniva applicato su corpi di donne nude in pose oscene.

Nel corso delle indagini, sempre a cura del personale della Sezione Polizia Postale e delle Comunicazioni di Rieti, è emerso, inoltre, che la descritta condotta sarebbe stata perpetrata anche ai danni di una minorenne e che l’uomo si sarebbe reso responsabile anche degli ulteriori reati di intercettazione illecita di comunicazioni informatiche, di detenzione di materiale pedo-pornografico, di sostituzione di persona e di trattamento illecito di dati personali.

CONSORZIO DELLA BONIFICA, SENZA SENSO LA RICHIESTA DEI SINDACATI DI ASSUMERE NUOVO PERSONALE

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“E’ necessario fare fronte comune tutti insieme nei confronti della Regione, e non continuare una “guerra tra poveri” che non avrà alcun effetto se non quello di penalizzare sia i lavoratori del Consorzio della Bonifica Reatina sia le organizzazioni agricole perché il vero problema da cui scaturisce la difficoltà nell’inserire personale va ricercato nella mancata erogazione da parte della Regione Lazio dei fondi relativi alle convenzioni ed ai lavori già svolti pari nel primo caso a 550mila euro e nel secondo ad oltre 2 milioni e 300mila euro”.

E’ quanto dichiarato oggi dal presidente del Consorzio della Bonifica Reatina, Primo Marcelletti, nel corso di una conferenza stampa convocata per fare chiarezza sulla posizione dell’Amministrazione dell’Ente in merito alle motivazioni che hanno indotto le confederazioni sindacali rappresentanti dei lavoratori del Consorzio medesimo a dichiarare lo stato di agitazione che è sfociato nello sciopero del 5 luglio scorso.

Marcelletti, affiancato dal direttore del Consorzio, Marcello Iacuitto, e dal vicepresidente dell’Ente, Luigi Prezioso Simonetti, ha ricordato come attualmente il Consorzio si regga esclusivamente sui contributi versati dai circa 8400 consorziati, che sono pari annualmente a 500mila euro, “mentre abbiamo già svolto lavori per conto della Regione, in molti casi già anticipati di tasca nostra prendendo prestiti in banca, pari a 2miloni e 300 mila euro, senza contare la mancata firma delle convenzioni con la Provincia, ente delegato dalla Regione, che ci impedisce di incassare una somma considerevole, pari a 550mila euro, ed ai tagli operati dalla Regione sui contributi relativi alle opere pubbliche di bonifica, passati da 60-70mila euro a soli 6mila euro”.

“Per questo – ha proseguito – non ha senso che i sindacati, a fronte di una così marcata carenza di erogazioni regionali ed al documento unitario firmato tra organizzazioni sindacali, organizzazioni professionali agricole e vicepresidente della Provincia il 25 maggio 2011 che ha portato a sollecitare i rappresentanti regionali eletti nel Reatino, continuino ad insistere per inserire nuovo personale chiedendo, senza che dalla Regione si sia mosso nulla, che si passi da 7 operai assunti per 4 mesi a 10 operai per 6 mesi, o che contestino l’affidamento lavori alle aziende agricole consorziate in che noi effettuiamo in base ad una legge dello Stato, la “Legge di orientamento in agricoltura”, tramite una regolare gara pubblica al massimo ribasso che noi effettuiamo sulle imprese agricole che hanno chiesto di essere inserite nell’albo consortile”. “Tra l’altro – ha precisato – il Consorzio per l’anno 2011 non ha ancora provveduto ad appaltare lavori di manutenzione agli imprenditori agricoli che in ogni caso hanno eguale diritto e dignità rispetto ai lavoratori dipendenti”.

“Quanto poi al mancato utilizzo dei mezzi consorziali e all’organizzazione dei lavoratori dipendenti – ha aggiunto – il Consorzio non può non evidenziare che il sottoutilizzo dei mezzi è legato alla minore attività di bonifica dovuta alla già rappresentata carenza di erogazioni regionali. Prima di discutere di organizzazione del lavoro sarebbe opportuno che tutti facessero un sincero esame di coscienza sulla propria produttività, impegno e dedizione al lavoro”.

“Inaccettabili poi – ha concluso – le affermazioni diffuse da alcuni organi di stampa il 7 luglio e cioè che “il Consorzio è più legato agli interessi particolari che a quelli generali”, ovvero l’idea di “un Consorzio simile ad un comitato d’affari che con i soldi di tanti lavora a favore di pochi”, ed a questo proposito ricordo che, eccetto Presidente e Vicepresidente, i consiglieri del Cda del consorzio non percepiscono alcun gettone di presenza”.
Da qui l’invito quindi, “a riprendere un dialogo finalizzato ad agire con forza nei confronti della Regione evitando strumentalizzazioni a vantaggio di tutti”.

TRADITI DALLA TECNOLOGIA, TRE ROMENI ARRESTATI NELLA NOTTE

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I Carabinieri del Norm della  Compagnia  di Poggio Mirteto nella nottata hanno arrestato tre romeni, pregiudicati, che avevano appena compiuto alcuni furti in abitazione e svaligiato una tabaccheria in un paesino della provincia di Ascoli Piceno, Arquata del Tronto, proprio a confine con la provincia di Rieti.

Verso le 3 di questa notte i militari, con due autoradio ed il concorso di una pattuglia sempre della Compagnia di Poggio Mirteto, avevano predisposto un “filtraggio” lungo la SS Salaria per cui quando, all’altezza del km. 36,00, hanno fermato una Fiat punto con tre persone a bordo si sono subito insospettiti.

I tre sono Aurel Manolache, 47 anni, Dumitru Untaru, 35 anni, Sandel Albu, 30 anni, nella loro autovettura i militari – che hanno eseguito una perquisizione – hanno trovato ogni ben di Dio.
Centinaia di pacchetti di sigarette, soldi in moneta, accendini, un computer portatile, una statua della Madonna in gesso, attrezzi da scasso, corde, coltelli, asce, ed altro materiale.

Poiché i tre fermati non hanno fornito alcuna collaborazione, i militari hanno dovuto ricostruire il loro tragitto attraverso un paziente lavoro investigativo facilitato anche dalla rotta che essi avevano impostato sul navigatore di cui erano in possesso, procedendo quindi a ritroso è stata individuata la tabaccheria  ed una abitazione privata di Arquata del Tronto, dove il terzetto era penetrato facendo man bassa.

I derubati, G.P., 71 anni, e M.C., 41 anni, ignari dell’accaduto, sono stati convocati presso la Compagnia Mirtense ove hanno riconosciuto il materiale sequestrato che, dopo le formalità, è stato restituito.

Si indaga a tutto campo per attribuire ai tre romeni, associati al carcere di Rieti, l’eventuale responsabilità di altri episodi criminosi.

SANITA', BIGLIOCCHI DELEGATO PROVINCIA ALLE POLITICHE SANITARIE: SERVE CHIAREZZA

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Si continua ad assistere ad un confuso dibattito sul futuro della sanità nella nostra Provincia  e ci capita di leggere dichiarazioni spesso discordanti rilasciate dai vertici aziendali o da rappresentanti istituzionali.

Le prospettive future dell’ospedale di Magliano sembrano sempre più confuse e forse al Dott. Gianani viene oggi rimproverato di essere stato eccessivamente realista nell’applicare i decreti commissariali, forse unico nel Lazio, con grande zelo.

Leggiamo altresì le dichiarazioni della Consigliera Nobili che  lasciano intravedere una prospettiva diversa e non si capisce perché Il Commissario, prima di intraprendere strade tortuose, non abbia sentito la necessità di ascoltare e dare risposte alle esigenze poste dalle comunità locali.

Divertente l’idea della medicina tradizionale cinese , di cui il Direttore Generale è grande sponsor, ma viene il dubbio che non ci si renda conto delle necessità della sanità pubblica e di dare livelli assistenziali decenti a cittadini che vengono giornalmente vessati da un sistema che non funziona.

Le ipotesi ad oggi tracciate, speriamo non in solitudine, dalla Consigliera Nobili sono parte delle richieste fatte dai cittadini ma ancora oggi assistiamo al silenzio della Regione che non prende decisioni e, usando un vecchio metodo, lascia passare tempo sperando che questo abbassi il livello di contestazione.

Ma ben sappiamo che i problemi di Magliano sono solo una parte del tutto e che in realtà sta scadendo in modo forse irreversibile il livello quantitativo e qualitativo dell’offerta al cittadino. Il taglio di 5.000.0000 di euro alle spese del personale per la nostra AUSL produrrà effetti devastanti e non solo sui livelli occupazionali.

Le liste d’attesa stanno diventando insostenibili ed i servizi non coprono le necessità.  A questo aggiungiamo i costi, sempre crescenti, che gli utenti sono chiamati a sostenere. Chissà se qualcuno ha pensato che mandare fuori zona per un esame un pensionato minimo, esente dalla spesa, crea di fatto un aggravio di spesa spesso insostenibile. Ma detto questo credo sia ora di smettere di giocare e di fare annunci.

Credo sia ora di certezze e credo sia ora che la Regione dica con assoluta chiarezza quale il futuro di Magliano e quale il futuro di strutture provinciali penalizzate da scarsa attenzione o forse da eccessiva attenzione per Roma ed i suoi interessi.

SFONDANO LA PORTA CON MAZZE DA BASEBALL E FANNO RAZZIA ALL’EDICOLA DELLA STAZIONE

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Stazione ferroviariaTre uomini, la scorsa notte intorno all’una e trenta, hanno sfondato con mazze da baseball la porta d’ingresso della tabaccheria vicino alla stazione ferroviaria, una volta dentro hanno razziato tutti i biglietti del Gratta e Vinci, i biglietti del Cotral e tutte le ricariche telefoniche.

Il furto ammonta a oltre dieci mila euro più i danni alla porta che è stata completamente distrutta.

Dalle telecamere interne della tabaccheria, che hanno ripreso tutto l’episodio, non è possibile risalire agli autori del furto in quanto hanno agito con il volto completamente coperto da passamontagna. Le riprese video sono state comunque acquisite dai carabinieri che stanno indagando per risalire ai tre malviventi.

FARA IN SABINA: GUARDIE AMBIENTALI, POLIZIA MUNICIPALE E PROTEZIONE CIVILE A TUTELA DELL'AMBIENTE

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La tutela ambientale al centro di un coordinamento congiunto tra Polizia Municipale, Gruppo Comunale di Protezione Civile e Guardie Ambientali: l’Amministrazione Comunale di Fara in Sabina risponde in questo modo alla necessità di una vigilanza del territorio che, nella stagione estiva, necessita di ulteriori accorgimenti rispetto a quelli ordinari.

Predisposto, su input del sindaco, Davide Basilicata, e dell’assessore comunale ai Lavori Pubblici e alle Politiche Ambientali Giacomo Corradini, un piano operativo che mira in primo piano alla prevenzione degli incendi, anche in  riferimento al divieto di accensione fuochi, oltre che ad un controllo specifico sull’abbandono dei rifiuti, sull’uso indiscriminato dell’acqua potabile che non sia per uso domestico, sull’abbandono e l’omessa custodia degli animali e, non da ultimo, sull’obbligo di taglio di siepi e alberi che, seppur ubicati in area privata, delimitano le strade di pertinenza comunale.

Sarà la Polizia Municipale, guidata dal comandante Ennia D’Attilio, già impegnata nel controllo dell’intero tessuto comunale, a sovrintendere e a coordinare le attività di vigilanza, ripartite con Protezione Civile e Guardie Ambientali secondo una specifica competenza territoriale. La Protezione Civile monitorerà, infatti, oltre a Fara capoluogo, le frazioni di Farfa, Prime Case, Coltodino, Montegrottone, Pomonte e Canneto, mentre alle Guardie Ambientali spetterà la vigilanza sulle rimanenti aree, precisamente Passo Corese, Talocci, Borgo Quinzio, Corese Terra e Campomaggiore. 

Un’iniziativa, quella messa in atto dall’Amministrazione, incentrata sulla prevenzione, che si fonda in via principale su una diversa e più capillare presenza di forze sul territorio, per rispondere in maniera incisiva alla domanda di sicurezza, ma anche di decoro urbano, costantemente avanzata dai cittadini.

Il nuovo servizio toccherà trasversalmente tutte le aree del territorio comunale, in diversi archi temporali, per un controllo che sia a tutto tondo. Nel corso dei controlli sarà istituita una banca dati contenente i rilevamenti effettuati con accertamenti catastali, per l’individuazione di eventuali contravventori.

“Abbiamo voluto dare un segnale chiaro – spiega l’assessore Corradini – la tutela dell’ambiente   rientra tra le priorità del nostro programma e metteremo in atto tutte le strategie affinché esso sia rispettato, responsabilizzando la cittadinanza.  Sono certo che gli abitanti di Fara e di tutte le frazioni sapranno apprezzare il senso dell’iniziativa e la vicinanza delle forze preposte, con cui è importante avviare un dialogo costante e costruttivo. Ringrazio a nome dell’Amministrazione il presidente delle Guardie Ambientali, Augusto Pastorelli,  e quello del gruppo comunale di Protezione Civile, Sergio Giovannini, per l’importantissima collaborazione, caposaldo del piano”. 

Il coordinamento interforze, come pensato dal Comune, rappresenta un progetto pilota che verrà ulteriormente ampliato nel corso dell’attività amministrativa. 

“L’iniziativa messa in campo – precisa il sindaco Davide Basilicata – vuole essere un chiaro punto di partenza per una nuova idea di tutela dell’ambiente, che prende avvio dal coinvolgimento sinergico di tutte le forze interessate, coinvolgendo l’intera cittadinanza, prima depositaria e fruitrice di quella che è una delle nostre principali risorse: l’ambiente. Uno strumento utile, che verrà affiancato da una progressiva rivisitazione degli strumenti normativi comunali per arrivare ad una città in cui il decoro ambientale rappresenti il fiore all’occhiello e non una continua emergenza, come è stato negli anni passati. Ribadisco, infine, il ringraziamento a tutti i soggetti operanti in tale progetto”. 

CHIUSURA CENTRO DISABILI "RIGLIANI", NECESSITA INTERVENTO "STRAORDINARIO" PER SOLUZIONE PROBLEMA

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A seguito della chiusura del centro socio – riabilitativo “Simonetta Rigliani” di Greccio lo scorso 4 Luglio, l’associazione “Superabilità” si è subito mobilitata per trovare una soluzione agli evidenti disagi che l’improvvisa cessazione del servizio ha generato sia per i giovani disabili ospitati che per le loro famiglie.

L’associazione intende battersi in particolar modo per trovare una soluzione che garantisca la continuità nell’assistenza ed eviti il ripetersi delle criticità che hanno costretto l’amministrazione locale alla repentina chiusura del centro.

A seguito di diversi colloqui intercorsi con i sindaci dei Comuni del distretto interessati, l’associazione ha ottenuto dei locali dal comune di Rieti – presso il centro giovanile – per poter portare avanti almeno le attività di tipo sociali.

Per il momento, al fine di salvaguardare il lavoro già fatto con i ragazzi e mantenere unito il gruppo, a partire dal 19 Luglio – dalle 9.00 alle 12.00 – per due mattine a settimana, i volontari dell’associazione organizzeranno delle attività per i ragazzi già ospiti del centro “Rigliani”.

Allo stesso tempo l’associazione, consapevole di non avere le forze necessarie per assicurare tale intervento per un lungo periodo, ribadendo che il ruolo del volontariato non deve essere sostitutivo di quello della politica e delle istituzioni, lancia un appello invitando i sindaci del distretto ed i consiglieri regionali che rappresentano la Provincia di Rieti ad attivarsi in forma “straordinaria” per la soluzione definitiva del problema e per lo sblocco dei fondi destinati al funzionamento e quindi alla riapertura del centro di Spinacceto.

ISTRUZIONE, ASS.SENTINELLI: TAVOLO DI CONFRONTO IN REGIONE

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L’Assessore regionale all’Istruzione e Politiche giovanili, Gabriella Sentinelli, da sempre attenta alle problematiche del mondo della scuola, su proposta delle Sigle Sindacali rappresentative e nel rispetto delle funzioni delegate dallo Stato alle Regioni in materia, ha presieduto un tavolo composto anche dagli Assessori Provinciali del Lazio.

E’ emersa con drammaticità la grave condizione del sistema scolastico regionale alla luce degli ultimi tagli del personale scolastico, a fronte di un incremento di iscrizioni pari, nel Lazio, a 2.245 allievi.

Tale grave situazione, evidenziata anche dagli Assessori provinciali, determina inevitabilmente, incertezze nelle famiglie e si ripercuoterà: sulla minore sorveglianza agli accessi delle scuole, per mancanza di collaboratori scolastici, rendendo alcune volte impossibile l’apertura delle stesse; sull’aumento del numero degli alunni nelle classi; sull’aumento del pendolarismo degli studenti sul territorio regionale alla ricerca di un istituto scolastico che offra l’indirizzo prescelto.

A tal fine, pur rilevando l’esigenza di una razionalizzazione del settore, la Regione ha chiesto urgentemente un incontro con il Ministero per rappresentare l’emergenza del Lazio, seconda regione italiana per numero degli iscritti nelle scuole, e per ridefinire l’organico di fatto dell’anno scolastico 2011/2012 al fine del mantenimento del diritto allo studio.  

Inoltre, l’Assessore Sentinelli ha concordato con tutti i presenti di effettuare, nel più breve tempo possibile un monitoraggio della situazione sull’effettivo fabbisogno di personale, provincia per provincia, per ottimizzare le risorse ed indicare le criticità della rete scolastica regionale. 

Il Tavolo ha inoltre evidenziato che il personale ATA risulta sottodimensionato anche in considerazione degli accantonamenti degli ex LSU, non più realistici rispetto a quelli previsti dalla L. 124/1999.

COSTINI, PDL: MEGLIO MALCOTTI DEGLI ILLUSIONISTI

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Credo onestamente che sulle dichiarazioni dell’Assessore Malcotti si stia svolgendo una querelle assolutamente priva di senso.

Personalmente ritengo che il nostro territorio debba ringraziare l’Assessore ai lavori pubblici della Regione Lazio, che con l’onestà intellettuale che lo caratterizza, ha chiarito quanto era già perfettamente noto a tutti: il progetto di raddoppio della salaria, nelle sue faraoniche dimensioni, con i suoi mille vincoli, con le legittime rivendicazioni dei comuni interessati, non si realizzerà mai, o comunque in un’epoca in cui molti di noi saranno passati a miglior vita.

La vera questione, giustamente affrontata da Malcotti, è quella di cercare di utilizzare al meglio le magre risorse disponibili, evitando che esse rimangano l’ennesimo annuncio, mai concretizzato.

Io sono tra quelli che festeggiò i cartelli dei lavori della ferrovia, che applaudi con entusiasmo l’allora ministro Lunardi, ed oggi mi sento un pò preso in giro.

A chi continua a fare annunci, ad alimentare non speranze ma illusioni, preferisco chi ha il coraggio di raccontare ai cittadini la verità, e cerca di realizzare fatti concreti.

AD ANTRODOCO IL"VILLAGGIO DEI LIQUORI 2011"

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Antrodoco si prepara ad accogliere la manifestazione nazionale 2° Villaggio dei Liquori.

Il fascino di una cittadina e la ricchezza di una tradizione: ad Antrodoco l’evento annuale rappresentativo dell’associazione Licor  denominato “Villaggio dei Liquori”, alla sua seconda edizione, dal 15 al 17 luglio.

Il "Villaggio dei liquori", fatto rientrare nei festeggiamenti del 150°anniversario dell’unità d’Italia, è l’ evento rappresentativo della Licor, l’associazione dei Comuni sede di produzione tipica dei liquori, spiriti e rosoli, costituita formalmente a Saronno nel 2009, grazie all’iniziativa del presidente Avv. Pierluigi Gilli; è aderente alla "Res Tipica", progetto dell’Anci.

Lo scopo dell’associazione è quello di costituire e rappresentare una rete delle identità di produzione liquoristica tradizionale. Antrodoco entra nel 2010 a far parte della Licor, in quanto nei laboratori di Palazzo Pallini viene creato l’ormai famoso Mistrà Pallini. Era l’anno 1875.

In 136 anni l’impresa artigianale si trasforma in una società per azioni ILAR Pallini e sposta la sua sede di produzione a Roma in Via Tiburtina. Quest’anno, grazie all’azienda stessa, con il patrocinio della Prefettura di Rieti, della Regione Lazio, della Provincia di Rieti,della Camera di Commercio di Rieti, del Comune di Antrodoco, della Pro loco, dell’Associazione Culturale "Schola Cantorum Antrodoco", delle associazione commercianti "Centro commerciale naturale" e "Ascom Antrodoco", dell’Istituto Tecnico Economico “Luigi di Savoia” di Rieti, oltre al Comitato Organizzatore presieduto dai Sigg. Riccardo Guerci e Franco Minelli, la città ritornerà a quel lontano 1875, per ricordare le radici di quel liquore, ancora parte della storia del paese, ospitando il "Villaggio dei liquori".

Week end 72 ore per la manifestazione inclusa nei festeggiamenti del 150° Anniversario dell’Unità d’Italia (le Gole di Antrodoco furono lo scenario della Prima Battaglia del Risorgimento Italiano, il 7-9 marzo 1821, tra le truppe napoletane costituzionaliste del generale Guglielmo Pepe e quelle dell’esercito austriaco del generale Von Frimont): storia, cultura, degustazione nella splendida cornice dell’ex Chiostro di Santa Chiara, Sede Comunale, porteranno Antrodoco ad essere al centro d’Italia.

Bisogna assolutamente recuperare un modello di consumo positivo, legato a valori di condivisione, convivialità, coscienza del lavoro che c’è dietro una bottiglia, che fanno assumere ad una bevanda alcolica il piacere di gustarla lentamente: dire che l’abuso è una delle principali cause di incidenti stradali, non danneggia l’immagine delle aziende produttrici, che hanno mille argomenti per difendere un buon bicchiere, perché non si tratta di un semplice prodotto, ma del migliore stile mediterraneo.


Saranno presenti stand con i prodotti dei Comuni di Antrodoco (Pallini), Muccia e Pievebovigliana (Varnelli), Saronno (ILLVA e P. Lazzaroni & C.), Torreglia (Maraschino Luxardo), Tramonti (Concerto), Civitavecchia (Molinari) oltre alle Industrie Alberti (Strega) e Amarelli (Liquore di Liquirizia).

Tra i molti eventi (degustazioni, gastronomia, prodotti locali, concorso di cocktails, concerti, corali, visite guidate al ricchissimo territorio naturalistico ed al patrimonio storico-artistico), si segnala che il 16 luglio alle ore 11, il convegno "Il bere responsabile e l’educazione al gusto: esperienze in corso": dalle strategie dei produttori di liquori agli amministratori locali, dalle azioni di prevenzione della Polizia Municipale al ruolo della Camera di Commercio, dalla campagna di comunicazione di Federvini a Città dei Liquori, una presentazione di idee e progetti sulla riscoperta del bere conviviale. Nel corso della seduta della Giunta Esecutiva di Licor sarà poi scelto ed adottato il nuovo logo definitivo dell’associazione realizzato dal Grafico Pubblicitario Giuseppe Paluzzi di Antrodoco.

"L’iniziativa – chiude Gilli – ha tutti i numeri per essere un’occasione importante di valorizzazione e di conoscenza del ricchissimo mondo dei liquori, dei rosòli e degli spiriti d’Italia, che concorrono a rendere il nostro Paese il bel Paese per antonomasia, ove la gioia della vita si scopre anche nel benessere della degustazione moderata e sapiente di bevande tipiche di grande effetto, sapore e gusto".