Guardia di Finanza di Rieti arresta extracomunitario già espulso dall’Italia per reingresso non autorizzato

Nel corso degli ordinari controlli del territorio, i finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Rieti, all’alba del 16 agosto 2022, hanno sottoposto a controllo un’autovettura condotta da un trentenne di nazionalità albanese lungo la statale Ternana.

Il conducente, su richiesta dei militari, ha esibito il passaporto e la patente di guida rilasciati dalle Autorità albanesi, riportanti la medesima data di rilascio. L’inconsueta coincidenza temporale insospettiva i finanzieri che, condotta la persona in caserma al fine di appurare la corretta identificazione e veridicità dei documenti, hanno effettuato maggiori e più approfonditi controlli, anche tramite il sistema di rilevazione delle impronte digitali. Le indagini hanno permesso così di appurare che lo stesso aveva di fatto diverse generalità, ottenute attraverso la modifica in patria del cognome, e risultava gravato, oltre che da diversi precedenti penali, anche da un provvedimento di espulsione dal territorio nazionale emesso nel corso del 2021 dalla Prefettura di Perugia e regolarmente eseguito attraverso l’accompagnamento alla frontiera.

Una volta scoperta la vera identità dell’uomo e accertato il suo rientro in Italia prima del decorso del termine stabilito (5 anni) senza la prescritta autorizzazione del Ministro dell’Interno, lo straniero è stato tratto in arresto per il reato di reingresso irregolare nel territorio nazionale, previsto e punito dal vigente Testo Unico sull’Immigrazione.

A seguito del rito direttissimo celebrato il giorno 17 agosto 2022 presso il Tribunale di Rieti, veniva convalidato l’arresto e disposta una nuova espulsione, immediatamente decretata dal competente Prefetto di Rieti. Pertanto, l’uomo è stato accompagnato dai Finanzieri, in coordinamento con la Questura di Rieti, a seguito della notifica del provvedimento, presso il CPR (Centro per il Rimpatrio) di Bari per un nuovo rimpatrio coatto in Albania. L’operazione in rassegna si inserisce nel più ampio dispositivo attuato dalle Fiamme Gialle, anche a mezzo delle pattuglie operanti quotidianamente nell’ambito del servizio 117, a tutela degli interessi economici, finanziari e di sicurezza del Paese.

Si comunica ai fini dell’esercizio del diritto di cronaca costituzionalmente garantito e nel rispetto dei diritti degli indagati che, in considerazione dell’attuale fase di indagini preliminari, sono da presumersi innocenti fino alla sentenza irrevocabile che ne accerti la colpevolezza.