FP CGIL: “Nonostante la normativa nazionale ASL Rieti non rinnova quattro psicologi da marzo”

FOTO: ASL Rieti

“La ASL Rieti non finisce di stupire e ogni volta che con la Regione si conclude un accordo puntualmente la direzione Aziendale fa retromarcia. Nonostante la normativa nazionale, nonostante gli accordi con la Regione Lazio con cui si sono formalizzate le proroghe e le stabilizzazioni, la ASL non ha rinnovato da marzo 4 psicologi. Nel merito ha evitato in tutti i modi di confrontarsi sul tema considerando che sono stati rinnovati altri psicologi che si trovavano nella stessa graduatoria, ma in posizione inferiore, adducendo pretesti che la normativa e gli accordi stessi hanno superato ampiamente.

Come se non bastasse in questi giorni l’Azienda sta inviando PEC per chiedere la disponibilità ad essere assunti a tempo determinato psicologi inseriti in una graduatoria (manifestazione di interesse) dell’Ares 118 del 2021 per coprire le esigenze del Consultorio, guarda caso due psicologhe non rinnovate provengono proprio dai servizi consultoriali. Questa direzione non conosce coerenza né rispetto per le professionalità. Soltanto convinzione di una impunità che appare garantirgli ogni volta di uscirne bene da ogni situazione, ma adesso è troppo. La regione Lazio intervenga per chiedere rispetto delle norme e degli accordi sottoscritti che
prevedono la prosecuzione dei contratti dei lavoratori fino a dicembre 2022 e i processi di stabilizzazione. Si sappia che a questi professionisti non è stato rinnovato il contratto, pur avendo maturato i 18 mesi e con ciò è stato tolto il diritto alla maturazione dei requisiti Madia in quanto mandati a casa a 31 mesi di anzianità; nessuna azienda in Italia ha potuto fare tanto.

Di questo atteggiamento pregiudizievole l’azienda molto probabilmente dovrà rispondere in ogni sede, per il caos creato, per i danni morali e materiali recati ai professionisti che hanno visto ledere i loro diritti. L’utilizzo di una manifestazione di interesse dell’ARES118 contribuirebbe peraltro a generare ulteriore precariato e instabilità dei servizi che si sono visti privati già di continuità e dell’apporto di
professionisti oramai consolidati da anni. Pertanto si chiede l’intervento della Regione Lazio per tutto quanto sta facendo questa Direzione Aziendale al fine di garantire che vengano attivate tutte le forme di tutela dei lavoratori”.

Il Segretario Generale FP CGIL Rieti Roma EVA, Francesco Frabetti