Coronavirus, FP CGIL diffida la ASL Rieti per carenza dispositivi di protezione

Di seguito la lettera della FP CGIL Rieti-Roma EVA indirizzata al Direttore Generale ASL Rieti dott.ssa Marinella D’Innocenzo, e per conoscenza a S. E. il Prefetto di Rieti dott.ssa Giuseppina Reggiani e al Commissario Straordinario all’emergenza COVID-19 dott. Domenico Arcuri.

Diffida per carenza idonei Dispositivi Protezione Individuale, alla luce di quanto previsto da:

– DM 28/9/1990 – precauzioni standard ed aggiuntive –
– DL 165/01 – principi generali – – D.lgs 81/08 artt.17,18,74,75,76,77,78 – testo unico igiene e sicurezza lavoro – – Linee guida OMS 2014 – Infection prevention and control of epidemic-and pandemic- prone acute respiratory infections in health care – Regolamento Europeo 425/2016 – DPI –

– DL 23.2.2020 art.1 – contenimento della diffusione del COVID 19 – – Linee guida OMS 27.2.2020 – DPI COVID-19 – – DPCM 8.3.2020 e DPCM 9.3.2020 in materia di implemento delle suddette misure – DPCM 11.3.2020 – ulteriori misure estese sul territorio nazionale – tenuto inoltre conto di specifici studi su DPI e H1N1 e COVID-19 – American Medical Association 2009 – Surgical mask VS 95 respirator for preventing influenza among health care workers – – Xinghuan Wang MD Zhenyu pan MD et alii (2020) COVID 19 Association between 2019-NOCV transmission and N95 respirator use.

La scrivente organizzazione Funzione Pubblica CGIL Rieti Roma EVA intende inoltrare formale diffida ad adempiere a fronte dell’insufficiente fornitura di idonei dispositivi di protezione individuale per il personale esposto con differenti modalità al rischio di contagio da COVID-19.

Risulta infatti alla scrivente che il personale che presta servizio presso codesta Azienda operi in condizioni in cui la fornitura attuale di D.P.I. non risulti appieno corrispondente alle norme richiamate in premessa, il tutto con la conseguente possibile messa a rischio della salute degli operatori stessi e degli utenti. Stante l’attuale situazione pandemica, la cosa è evidentemente inaccettabile.

Vi chiediamo pertanto di procedere immediatamente al fine di produrre le indispensabili condizioni di tutela del singolo operatore, della collettività e della Salute Pubblica. Nel segnalare come l’assenza di un repentino riscontro risolutivo del problema comporterebbe per la scrivente l’obbligo di agire in ogni modo e in ogni sede ai fini di tutelare al tempo stesso la cittadinanza e gli operatori, si porgono distinti saluti.”

Francesco Fabretti – Segretario Generale FP CGIL