CONSIGLIERE PAGGI: FRAZIONI, NUOVI TAGLI IN BILANCIO

Ivano Paggi

Mettendo da parte, ma solo per un attimo, le fatue promesse dell’Assessore Costini, l’ultima, ben assestata mazzata sulle nostre fazioni è stata data appena qualche giorno fa con il Riequilibrio approvato dalla Maggioranza in Consiglio, nelle cui pieghe sono stati tolti ulteriori 200.000 euro inizialmente destinati alla loro riqualificazione.

Va da sé che parlare ora di Piani di Recupero delle Frazioni appare sempre più impresa impossibile, sia per questa nuova detrazione, sia per il mancato seguito all’impegno formale che, in occasione del via libera al Piano del Colore e dell’Arredo Urbano del Centro Storico del Comune capoluogo, riuscì a strappare all’Assessore all’Urbanistica.

Evidentemente fu, però, solamente un assenso di facciata, se si considera che, pur attivando altri strumenti pur condivisibili come l’Urban Center e più recentemente il PLUS, lo stesso Assessorato all’Urbanistica ha continuato a brillare, sulle frazioni, solo per un inspiegabile disinteresse .

Eppure è un dato inconfutabile, e sconfortante, che le nostre frazioni siano da tempo ormai immemorabile abbandonate a sé stesse, come se fossero realtà urbanistiche al di fuori di ogni realtà e i cittadini che vi risiedono e abitano appartenenti stabilmente ad una sorta di categoria inferiore. Se la volontà politica dell’Assessore Costini, per ora il diretto interlocutore politico, e magari della stessa Maggioranza, è esattamente questa, basterebbe finalmente dirlo, cosicché se ne possano trarre le dovute conseguenze.

A mio parere, é davvero ora di dire basta ad una situazione del genere, è ora che proprio la politica dia finalmente risposte tangibili ad aree vitali del nostro territorio comunale. E’ ora, in poche parole, di restituire ad esse dignità adottando senza più rinvii una accorta e razionale riqualificazione dei  loro centri storici, mantenendo però, come principio ispiratore,la conservazione della identità del  patrimonio strutturale ed architettonico di ciascuna.

In maniera altrettanto forte va sottolineato che, coerentemente allo stato di immobilismo amministrativo, se si eccettuano i tagli sopradescritti, nulla è stato fatto a livello di programmazione e, ovviamente, di attivazione degli strumenti necessari almeno per provare a ridiscutere tale delicata materia.

Voglio allora ricordare che l’idea dei piani di recupero dei centri storici delle frazioni ha come inizio nel lontano 1984 con una serie di incarichi a diversi e qualificati professionisti. Negli anni a seguire intervennero poi modifiche e ridefinizioni dei progetti già redatti, anche in seguito alle nuove disposizioni normative succedutesi e sono stati altresì chiesti ed acquisiti svariati pareri obbligatori.

Il risultato è presto detto: sono trascorsi quasi 30 anni dagli iniziali e costosi incarichi professionali ma per le frazioni il destino è rimasto immutato. Di conseguenza, penso davvero che sia maturo il tempo per affrontare definitivamente questa problematica, prima in commissione urbanistica e successivamente in consiglio comunale. Magari evitando stavolta che con la mano (destra) si tolgano le già poche risorse a disposizione.